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Tra due settimane partiamo, non sò ancora dove andremo, sò solo che andremo verso New York, quelle parti lì. 

Sono circa 3000km da dove abito io e la cosa mi terrorizza abbastanza, ma purtroppo, e mi dispiace ammetterlo è la cosa più giusta da fare, dovrei appoggiare mia madre per quanto difficile sia anche per me, ma anche per lei non penso sia facile.

Penso che partirò con lei, mi stó autoconvincendo che sarà una bella esperienza e che alla fine potrò tornare qui ogni tanto. Mi dispiacerá lasciare tutto, ma è la cosa giusta per noi.

Il rientro a scuola è stato piuttosto drammatico, quasi tutti sapevano del mio trasloco e Alessio e Simone non credo siano stati contenti di averlo saputo da altre voci.

All'ingresso di scuola noto Alessio, di solito arriva più tardi di me, gli vado incontro. Mi modo il labbro e capisce quanto sia nervosa. 

Mi abbraccia prima che possa dire qualcosa.

- Sta succedendo davvero? - Dice lui.

Faccio cenno di si con la testa.

- Non ho altre soluzioni -

- Ci deve essere una soluzione Sara, ci deve essere, non puoi stare lontano da me ora -

Abbasso lo sguardo e Prego Di non piangere in quel momento, davanti a tutti.

***

Entro in classe.

- Sara? - Mi dice Maria - Quindi te ne vai? -

La guardo senza ormai un briciolo di emozione. Annuisco con la testa.

Sarà una giornata dura.

Entra Simone, il quale mi Fá un cenno di saluto. Ricambio anche se l'imbarazzo ha il sopravvento e divento rossa.

Maria ci guarda felici, ma sembra fraintendere.

- Siamo ancora semplici amici - Le dico fredda.

Il fruscio di sottofondo viene interrotto all'ingresso del prof.

- Buongiorno ragazzi- Sofferma lo sguardo sul mio - Ho saputo che ti trasferisci -

Ma come fanno a saperlo tutti? - Già prof - fingo un sorriso.

Ho paura a vedere la faccia di Simone in questo momento.

Al cambio dell'ora Simone si avvicina seguito dagli occhi attenti di Valentina.

- Quindi te ne vai? - Dice.

- Ma non dovete cambiare corso voi? - Interviene Maria.

- Si oggi è l'ultimo Giorno che stiamo in questa classe - Mi guarda e mi dice di seguirlo con gli occhi.

Mi porta fuori dall'aula.

- Perché tutti lo sapevano e io no? -

- non lo so, non l'ho detto a nessuno - Abbasso lo sguardo.



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