Ci troviamo davanti ad un grosso edificio pieno di gente, dire che sono agitata è poco. Non sò come andrà la serata ma spero vivamente di svagarmi e di liberare la testa di tutto, almeno per queste ore. Mi mordo il labbro, cosa che faccio sempre quando sono nervosa e agitata.
- Calma, vedrai che andrà bene. Tu pensa solo a divertirti capito? -
Quelle parole mi incoraggiano un pò. - Giusto, hai ragione - le pongo un sorriso dolce.
Entriamo e noto sugli spalti già molta gente. Il campo è molto grande. Non vedo l'ora di veder giocare i ragazzi.
Maria mi invita a seguirla e fortuna vuole che ci siano due posti liberi in prima fila. C'è molta gente, e le voci si uniscono in un forte brusio;
Manca un quarto d'ora e ho il tempo di guardarmi un pò in giro. Maria nel frattempo stà parlando con un ragazzo, credo sia del terzo. Mentre guardo tra gli spalti mille ragazzi e ragazze che parlano tra loro, noto una faccia conosciuta: VALENTINA. Mi sale la nausea. Stà ridendo e scherzando con una ragazza che ho già visto a scuola. Valentina ha un vestitino viola scuro che se le copre le cosce è già tanto, ha un paio di tacchi color nero e i capelli lisci che le scivolano sulle spalle.
Cerco di aver l'attenzione di Maria, che notandomi saluta il ragazzo e si avvicina a me. - Hai visto chi c'è? -
- Chi? - mi guarda preuccupata.
- Valentina, Colei che ha portato Simone via da me. - Avrei voluto dirlo nella mia mente.
- oh, beh, ma tu sei più forte, lei vuole solo vederti soffrire -
In effetti sembra che ci provi gusto a farsi scarrozzare da Simone in ogni dove, e a lui non sembra dispiacere. Ma alla fine se qualcuno deve perdere qualcosa, quello è lui.
Mancano cinque minuti all'inizio della partita, e guardo di fretta il cellulare. Intanto Maria parla con una ragazza affianco che mi presenta.
- Lei è sara, è del mio corso - mi indica.
- Piacere Martina - sorride. Mi stà simpatica, non sembra una ragazza altezzosa.
- Lei è del secondo anno come noi, e dell' aula accanto -
Le sorrido e lei ricambia.
Una voce fuori campo invita tutti a sedere e un ragazzo si siede accanto a me, ma non mi degna di uno sguardo. Normale, beh non ha tutti i torti, sembro uscita da un film degli anni quaranta, sono diventata molto autocritica;
Le due squadre entrano accompagnate da un flagoroso applauso.
Simone non sà che sono quà e credo che anche se lo sapesse non gli dia molta differenza, saluta Valentina con un bacio e sento il mio cuore smettere di battere. Abbasso lo sguardo per qualche secondo, ma cerco di farmi forza. Mi sorprendo di aver così tanto autocontrollo da non scendere in campo e uccidere lui e la sua amichetta.
Presentano i giocatori uno a uno, e poi la partita ha inizio con un fischio dell'arbitro. Non ne capisco molto di basket, infatti quando vedo Maria che si alza e esulta lo faccio a mia volta.
Il primo tempo finisce 32 a 35, per noi ovviamente. Mi inizia a piacere il basket e inizio anche a capire come funziona.
- Allora, ti stai divertendo? - Mi chiede Maria.
- Si inizia a piacermi il basket. -
- Visto? te l' ho detto che ti saresti divertita -
In effetti ha ragione, mi sento bene e inizio a fregarmene di Simone, non è facile ma ci stò provando.
- Domani hai qualcosa da fare? - mi chiede poi.
Ci penso un' attimo. - No, perchè? -
- Ti va di venire con me a fare un pò di shopping? -
Ci penso. Potrebbe essere la mia svolta,si inizia dal look prima. - Si va benissimo -
- Domani mattina va bene? Così facciamo colazione -
- Sisi perfetto - sorrido.
Noto che molti ragazzi tirano occhiate a Maria. Vorrei essere come lei.
Il secondo tempo rinizia e le squadre iniziano a giocare, ad ogni canestro le persone si alzano ed esultano, mi piace l'atmosfera di rivalità, è una rivalità non violenta ma piacevole.
Il secondo tempo termina e noi vinciamo con una differenza di cinque punti. Esultano tutti e applaudono.
Le squadre entrano negli spogliatoi e le persone iniziano ad uscire, Io e Maria restiamo dieci minuti a parlare con Martina, è una bella persona.
Scendiamo le scale per uscire, ma in quel momento un ragazzo mi spintona per sbaglio.
- Scusami - Si gira e mi sorride.
- Nulla, tranquillo - L'ho già visto. E' un'amico di Simone, e gioca nella sua stessa squadra.
- L'ha fatto apposta - ride maria.
- Mavva, ti pare? - la guardo e rido assieme a lei.
- Beh è un bel ragazzo però - mi convince.
- beh, su questo non posso dire nulla - arrossisco.
Arrivo a casa e saluto Maria.
Ma chi era quel ragazzo?..
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Pride
Teen FictionL'amicizia può finire in svariati modi,ma a volte ti distrugge in maniera totale,sopratutto quando la protagonista è innamorata del suo migliore amico. Ma che succederà poi?