17.

35 2 2
                                    

Alessio pov's

Conosco Simone da quando è entrato a far parte della squadra di basket, lo vedevo sempre un tipo un pò puttaniere ma fino a questo punto no.

- Okay che ti ha trattato male, ma non mi sembra il caso di dare tutte le colpe a lui -

- Te lo giuro, non potrei mai dire una cosa del genere in giro-

I suoi occhioni verdi si riempiono di lacrime, odia piangere davanti agli altri, infatti si trattiene.               - Perchè piangi? -

- Perchè non mi credi - mi guarda - E poi scusa, che ci traggo a dire in giro che tu sei un puttaniere? Lui ci guadagna qualcosa, ormai mi ha perso e forse ha notatato che io stò venendo da te, e si mette sulla difensiva, pensa ogni tanto - - Ti prego - Aggiunge.

- Quindi lui, vuole fare del male a noi, cioè a te maggiormente? - La mia voce prende un tono arrabbiato.

- Beh, non lo so, non lo capisco ultimamente, l' altro giorno è venuto da me e mi ha chiesto scusa e io gli ho sclerato davanti ricordi? -

A quel ricordo stringo i pugni, mi fà arrabbiare che lui, dopo averla persa per colpa sua, la faccia stare male più di quello che già stà.

- Mi credi? - mi richiede.

Come faccio a non credergli - Si ti credo, ma io a quello lo ammazzo se ti fà di nuovo del male -

Alza le spalle, come in segno di indifferenza, mi fà piacere a dir la verità, ma da Simone mi aspetto questo e altro.

- E dimmelo, qualsiasi cosa faccia - mi avvicino e lei e la abbraccio e lei ricambia. - Mi dispiace - dice sottovoce.

Non voglio dare la soddisfazione a Simone di vedermi stare male, sia a me che a lei. - Fa nulla dai -

Vorrei baciarla quando si morde il labbro in quel modo, sopratutto quando è nervosa o sovrappensiero. - A che pensi? -

Alza lo sguardo - A come vendicarmi -

- Vendicarti? - non la facevo una persona vendicatica.

- Pensaci, dopo tutto quello che mi ha fatto dovrò fargli qualcosa, qualcosa che gli faccia male magari -

- Ma lascia perdere dai, è stupido -

- Si ma intanto mi sono fatta male a una mano per colpa sua - si rattrista a quella affermazione.

Ci penseremo dai.

Sara pov's

Mi abbraccia prima di salire in classe. Amo gli abbracci, i suoi poi.

Salgo in classe e non faccio caso a Simone e Valentina appiccicati alla finestra. Ultimamente non Provo dolore, soltanto fastidio, come una specie di indifferenza, Qundo si soffre per tanto e poi non te ne frega più nulla provi indifferenza. Ed è quella che provo io.

- Oggi ci sono gli allenamenti, vieni? - Mi chiede Maria.

- Chiedo ad Alessio, magari non vuole che vengo -

- Massi che vorrà, figurati -

Dopo altre due ore di lezione, esco dalla classe e vado a sbattere con un ragazzo. Alessio.

- Che ci fai qua? - gli chiedo.

- Passavo di qua -

- Ah - rispondo fredda.

- Ma scherzo su, ti aspettavo - sorride.

- Ti scoccia se oggi pomeriggio vengo a vedererti agli allenamenti? -

Ci pensa un pò - No no, anzi, dovrai farlo sempre -

- Non ti scoccia? sicuro? -

- Mavva, anzi sono felice, guarderai il miglior giocatore di basket in tutta la tua vita - Abbassa la voce - Ci sarà anche Simone però -

- Sisi lo so - abbasso lo sguardo.

- No in senso, lo picchio - Dice sarcastico. Poi aggiunge - Dai scherzo -

- Quindi oggi a che ora? -

- Ho gli allenamenti verso le 6.00, quindi se vuoi alle 5.30 6.00 qua, va bene? -

- Sisi - Sorrido. Mi piace stare con lui.


PrideDove le storie prendono vita. Scoprilo ora