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- Eccoci qua - Mi dice lui appoggiandomi la mano sul fianco.

Aspettiamo cinque minuti,  e ci ritroviamo davanti a due buttafuori, davanti alla porta, capisco che è un luogo di lusso quando ci chiedono se siamo in lista.

- Nome? - Chiede uno di loro con una lunga lista in mano.

- Alessio -

- Okay, potete entrare -

Mi prende nuovamente per il fianco e mi accompagna dentro questo enorme locale, a primo impatto sembra molto disordinato, ci sono molte luci colorate e tante persone che ballano attaccate l'una all'altro, sembrano divertirsi. C'è un grosso bancone con qualche ragazza seduta che scambia qualche parola con il barista, che non è niente male. Dietro di lui ci sono svariate bottiglie di svariati alccol, alcuni mai visti.

- Vieni - Dice portandomi al bancone.

Ci sediamo vicino a due ragazze che danno subito confidenza ad Alessio, ed ad Alessio non sembra dare particolarmente fastidio dato che ci scambia qualche parola.

- 2 rum e pera - Dice al barista che mi lancia un sorrisetto.

- Ma io non bevo - Non mi piace particolarmente bere.

Ci porta subito due bicchierini, uno con il rum e uno con il succo di pera.

- Devi mandare giù il rum, e sentirai bruciare poi bevi subito il succo - Mi spiega.

Sono un pò scettica, ma oramai siamo qui. Prendo il bicchierino con dentro il rum e lo mando giù, sentendo un bruciore arrivare fino allo stomaco, per poi sentire una sensazione di freschezza mandando giù il succo alla pera.

- Com'è? - Dice lui.

- Strano -

-  Facciamo un'altro giro? -

- No - Dico io.

- Un'altro giro di rum e pera - Dice al barista.

- Ma ti avevo detto di no - Replico.

Rimando giù il rum e la pera, dopo poco si prende un'altro shottino di qualche cosa strana che non ho capito.

- Tieni, bevi - Mi porge il bicchiere.

Senza pensarci lo mando giù, brucia da morire.

- Brucia eh - Ride lui.

Mi prende per la mano portandomi in mezzo alla sala, Ho bevuto 3 bicchieri di alcool, e già inizio a non capire più nulla, mi sembra tutto così divertente, persino Alessio che balla davanti a me.

Balliamo per un tempo che mi è sembrato infinito.

- Siediti qui, ti vado a prendere da bere - Sparisce in mezzo alla folla, Per poi non vederlo più tornare.

Cinque minuti, dieci, venti. Dov'è finito? Mi alzo, andando addosso a qualcuno. Mi faccio spazio tra le tante persone e mi viene d'istinto andare verso il bancone. Mi gira la testa.

Alessio era al bancone a parlare con una ragazza, palesemente ubriaco, la sua mano era in una posizione indecifrabile, non sembra accorgersi di me finchè non mi avvicino ulteriormente.

- Ei - Mi dice lui.

Sono ancora abbastanza sobria da capire che la situazione non stà andando come dovrebbe andare.

- Lei è giorgia - Dice.

- Giada - La corregge lei.

Non sò se andarmene, oppure gridare qua davanti a tutti, mi limito ad andarmene fuori con una fitta al cuore, e un mal di testa terribile.

L'aria fresca che mi smuove i capelli mi fà subito stare meglio, mi siedo su un marciapiede, ci sono altri ragazzi più in là ma non ci faccio caso, appoggio la testa sulle mie ginocchia e inizio a pensare a quanto io sia stupida, come ho fatto a non capirlo subito?

- Hey tutto bene?- Sento una voce difianco a me.

- No - Alzo la testa.

- Vuoi un pò di compagnia? - E' un ragazzo, non sò definirlo in questo momento.

- Se vuoi si -

Iniziamo a parlare, parliamo per quasi tutta la notte, Alessio non si è fatto vedere, e non oso immaginare con quella giorgia, giada cosa ci abbia fatto. ma proprio mentre penso a lui mi squilla il telefono.

- Ma dove sei? - è Alessio, ubriaco marcio.

Gli metto giù, tornerò in pullman.

- Chi era, il tuo ragazzo? - Chede lui.

- Non sò cosa sia, è un semplice amico -

Mi richiama. - Dove sei? perchè mi chiudi in faccia?- Non riesce ad articolare bene le parole.

- Sono fuori, io ritorno in pullman tranquillo - Chiudo la chiamata.

- Beh se vuoi ti accompagno io -

- Se per te non è un problema - Non dovrei fidarmi, ma sono cotta e l'unica cosa che voglio è andare a casa.

Sono le quattro del mattino, e miritrovo stravolta dentro la macchina di un tipo conosciuto un paio di ore fà. Ma come mi sono conciata?

Mi porta davanti casa, è un miracolo che mi sia ricordata dove abito.

Cerco di non fare il minimo rumore, salgo le scale e mi butto sul letto di camera mia, chissà se Alessio mi stà cercando, chissà cosa stia facendo ora. Chiudo gli occhi, ma la mia testa non smette di girare, basta alcool, non lo reggo.




Hey guys, abbiamo oltrepassato le 200 visualizzazioni.

Spero che la storia vi prenda, e che vi piaccia sempre di più.

Grazie!

bye bye.


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