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Sono ancora parecchio scossa da quello che è successo, insomma, non voglio difendere Simone ma Alessio ha esagerato, posso capirlo, è stato portato a fare determinate cose dalla gelosia, ma fino ad un certo punto.

Stasera vado a ballare con lui, non sono mai stata in una discoteca e ho paura di quello che potrei trovare in quei posti, non girano belle voci, Sono già in ansia anche se mancano 6 ore da quando lui mi verrà a prendere.

- Pronto maria? - La chiamo al telefono.

- Si? Dimmi - Risponde al primo squillo.

- Non sò cosa mettermi stasera - Dico impanicata.

- Vuoi che passo da te? così ti trucco e ti aiuto? -

- Si, puoi passare tra un paio d'ore, così mi faccio la doccia -

***

Sono troppo agitata, ho le farfalle nello stomaco che sembrano vogliano uscire. Dopo essermi fatta la doccia, mi metto l'intimo con su l'accappatoio e aspetto Maria.

La sento salire dalle scale.

- Hey, eccomi -

- Manca poco, tra 4 ore mi viene a prendere - La guardo.

- Addirittura - Ride - In quattro ore fai in tempo anche a rifarti 5 docce - Ridiamo assieme.

- Sai cos' è successo oggi? - Ritorniamo serie.

- No, che è successo? - Mi chiede sedendosi sul letto.

- Alessio ha picchiato Simone -

- Cosa? - mi guarda sospresa - Come mai? -

- Per il fatto che mi ha fatto soffrire, e per la gelosia - Abbasso lo sguardo.

- E tu? -

- Eh io, non riesco ad essere arrabbiata con lui, ho semplicemente aiutato Simone perchè mi dispiace che Alessio lo abbia picchiato -

- E quando hai aiutato Simone? Che ha fatto? -

- Nulla, si è arrabbiato un pò ma alla fine ci siamo abbracciati -

- Beh, tu lo sai come la penso io, odio Simone dopo tutte le cose che ti ha fatto, e che tu l'abbia aiutato mi lascia un pò sconvolta -

Resto in silenzio, ma lei sembra capire quello che penso.

- Non mi dire che - Si ferma. - Dopo tutto quelo che ha fatto? -

- I sentimenti non vanno via da un momento all'altro -

- E Alessio? che mi dici? -

La guardo - Non lo so, sono confusa. Quando stò con Alessio stò bene, e anche se Simone mi ha fatto tutto quello che mi ha fatto, quando mi parla, anche se male, io li prendo come consigli -

- Fammi capire, quello che ha detto Simone, per te, non sono insulti ma consigli? -

- Sono cambiata per lui in fondo -.

Maria è fantastica, non mi giudica mai, dopo aver parlato ed essermi liberata mi aiuta a scegliere dei vestiti per stasera.

- Questo? - Tira fuori un vestitino nero, con la schiena in pizzo, corto e aderente.

- Te lo scordi - Dico io.

- Invece lo metti - Dice cercando un paio di scarpe da abbinare, fino a quando trova un paio di scarpe altissime con il plateau, nere. Mi sorride buttando sul letto il vestito e appogiando le scarpe a terra - Trovato -

Non esito, tanto mi obbligherà.

- Ora passiamo ai capelli, che ne dici di farli lisci lisci? -

- Mi piace -

Ci ha messo una vita a piastrarmi i capelli, ma quando spruzza la lacca su i capelli capisco che ha finito. Mi stupisco di quello che vedo.

Mancano un paio d'ore oramai. - Ora passiamo al trucco - Mi dice.

Inizia a truccarmi e a mettere strani prodotti in faccia, che non sono di mia conoscenza, ma alla fine il risultato è ottimo. - Non sembro nemmeno io -

- Ma sei bellissima, zitta, Ora vai a cambiarti -

Mi infilo quel vestitino, con quelle scarpe, sembra di essere su i trampoli, ma sono più alta, e questa cosa non mi dispiace.

Quando esco dal bagno, Maria rimane scioccata.

- Vedrai che ad Alessio piacerà -

- Grazie- la abbraccio

-Ora vado dai, che anche io devo prepararmi, mi fai sapere domani eh-

Mi guardo allo specchio, e mi chiedo se non sia troppo esagerato per una semplice serata.

Mi contemplo allo specchio, finchè non sento il clacson della sua macchina, ha una macchina? ebbene si, non è sua, ma di suo padre, ma meglio di nulla.

Quando esco dal portone, Alessio fà un'espressione attonita, quasi incredula.

Salgo in macchina e guardo Alessio.

- Ti piace? è troppo eccessivo? -

Mi poggia una mano sulla coscia - Stai scherzando? -

A quel tocco rabbrividisco.  - Andiamo? - Dico io.

Guidiamo per circa mezz'oretta, fino ad arrivare ad un grosso edificio con due buttafuori all'entrata e una fila assurda di ragazzi e ragazze di ogni età.


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