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Mi invita a rientrare dopo il piccolo sfogo, e mi ha giurato che se avesse fatto canestro me l'avrebbe dedicato,ha uno strano effetto su di me, dopo cinque minuti un abbraccio e due parole stò già meglio.

Nella mia testa scorrono le mille parole che vorrei dire a Simone, mi preparo mentalmente un discorso con tanto di gesti e espressioni facciali, ora rimaneva solo un dubbio, quando andare a parlargli, non volevo che Alessio lo sapesse, perchè conoscendolo l'avrebbe o picchiato, o allontanato da me, devo trovare un posto e il momento giusto, quando è solo e quando possiamo parlare tranquillamente, oggi non credo perchè Alessio è nei paraggi.

- Meri, secondo te se dovessi parlare a Simone, senza che Alessio lo sappia, come faccio? hai qualche idea? -

- Cioè fammi capire, vuoi parlare a Simone, senza che Alessio lo venga sapere, quindi da soli? -

- Esatto -

- Sei pazza? Quello potrebbe anche prenderti e fare qualsiasi cosa con te -

Scaccio quei brutti pensieri, e lo difendo subito - Non è il tipo -

Maria mi guarda e si avvicina - Secondo te Valentina non se l'è già portata a letto? Apri il cervello Sara-

Rimango il silenzio, non cambio idea su di lui, nè su quello che voglio fare, quando mi metto in testa una cosa è quello. Alzo lo sguardo e noto che Alessio mi stà guardando, mi sorride e io ricambio il suo sorriso. Mi giro verso Maria.

- Ma puoi fare una cosa del genere? - dice Maria. - Rovineresti tutto, per farti magari anche insultare? oppure per sentirti dire che la vostra amicizia è finita? -

La fulmino con gli occhi, sà quanto ci tengo nonostante tutto a Simone, e non deve permettersi di dire quelle cose. - Non dire mai più una cosa del genere riguardo Simone -

- Ma ti vedi? Guardati, ti stai logorando l'anima per cosa? Per uno che dopo anni e anni di amicizia ti abbandona per stare con un'altra -

- Smettila - la guardo - La vita è mia, e decido cosa fare, se permetti -

- Se permetti io voglio difenderti- Esclama Maria.

Alzo lo sguardo verso Maria - Io ci parlo con Simone che tu lo voglia o no-

- E Alessio? ma lo vedi? ci tiene così tanto a te, se lo venisse a sapere? che gli dici? eh? -

- Ripeto, la vita è mia e faccio quello che voglio -

- Poi non venire a piangere da me - Maria si alza ed esce dalla palestra, quando esagera esagera.

Rimango sola a finire di guardare l'allenamento, quando finisce Alessio dice di aspettarlo che sarebbe arrivato subito, e così fù.

- Maria? - mi chiede Alessio.

- Doveva andare a casa - dico mentendo.

- Allora siamo soli? - mi bacia la fronte.

- Esatto -

Mi porta appena fuori dalla palestra, dopo poco alcuni ragazzi escono dall'edificio e salutano Alessio seguiti da alcuni commenti un pò spinti, solito dei ragazzi. Quando esce Simone un silenzio cala, non si salutano e la cosa mi sembra strana, io e Simone ci guardiamo e in quel momento mi sento insicura di tutto ciò che volevo fare.

Alessio mi prende per i fianchi e mi stringe a sè. - Ti piace se ti chiamo piccola? -

- Oh beh, si -Sorrido.

Mi bacia di nuovo la fronte - Sei bellissima -

Lo guardo - Magari -

Un'attimo di silenzio cade su di noi, lui mi guarda negli occhi quasi come si aspettasse qualcosa, porta la sua mano sulla mia guancia e mi sorride, mi sposta i capelli, mi guarda ancora negli occhi, tutto questo nel più totale silenzio, l'atmosfera che si è creata è stupenda, fuori è buio, ma una piccola luce ci illumina, i suoi occhi brillano di emozione, e credo anche i miei. Piano piano si avvicina a me, petto contro petto, una sua mano si poggia sulla mia schiena che mi spinge sempre più a lui.     Le sue labbra, si appogiano sulle mie, sono così morbide, ma al tempo stesso parlano tanto di lui, delicate, e soffici allo stesso tempo, un retrogusto di amore si mischia al mio, e socchiudendo le labbra dò libero accesso alle emozioni più profonde mai provate, ho già baciato in precedenza, ma questo è quasi come fosse il primo, Il bacio sembra durare ore, tutte e due ci lasciamo trasportare da quel momento che avrebbe segnato la nostra esistenza, la sua lingua passa sopra la mia, cosa che mi causa un brivido lungo la schiena.

Si stacca da me, e mi dispiace, avrei voluto passare tutto il tempo così, mi guarda - Sei bellissima, ora ci credi? -

- Perchè dovrei crederci? -

- Sennò non ti avrei baciata se non mi piacessi, non credi? -

Si è appena dichiarato o sbaglio?

Mi sento diventare rossa, lui mi prende di nuovo per entrambi i fianchi mi bacia le lentiggini sulla guancia, e piano piano arriva al bordo delle labbra, per ribaciarmi di nuovo, Le mie mani le accarezzano il corpo, fino a mettersi dietro la sua testa, il mio cuore batte forte assieme al suo, un bacio, due labbra, mille emozioni.

Ci guardiamo per alcuni attimi, indecisi su chi dovesse parlare per primo.

- Ti va di essere la mia piccola? -

Sorrido a quella affermazione - Vorrei fare le cose con calma - ammetto abbassando lo sguardo.

- Ho sbagliato a baciarti? -

Vorrei dire di si, ci conosciamo da davvero poco, ma le emozioni che mi ha fatto e mi fà provare sono troppo forti - Nono, anzi mi è piaciuto -

- Andremo con calma, faremo tutto con calma ti giuro, ti tratterò come la mia principessa - Mi abbraccia e mi stringe al petto, sento il mio cuore battere troppo velocemente.

Mi accompagna sotto casa, dove mi ribacia di nuovo - Scusa, non resisto-  ride.

Lo guardo, è incredibile come mi possa far sentire una persona.

Entro in casa correndo, la mia felicità è alle stelle, ma un pensiero mi riviene in mente. Quando parlo a Simone? Gli devo parlare? Cosa devo dirgli? Voglio parlargli di persona, voglio vedere che ha da dire riguardo tutto questo, solo io e lui.

Mi metto il pigiama e li mando la buonanotte, Mi sento un pò confusa, la mia testa dice una cosa e il mio cuore ne dice un'altra, ma per decidere devo per forza parlare con Simone, il più presto possibile.


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