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Mi svegliai di soprassalto a quell'immagine, e Mike sembra essersene accorto dato che accese la luce. 

- Tutto apposto? - Dice con una voce roca.

Annuisco, ma noto che ha le coperte fino alla testa. - Si - Ansimo, mi alzo e vado in bagno. Sono le 3.40 e io mi ritrovo davanti lo specchio a contemplare tra me e me, rifletto su quel sogno ma poi mi rendo conto di essere ridicola, alla fine è solo un sogno. Mi sorrido allo specchio.

Ritorno a letto spegnendo la luce.

- Buongiorno amore! - Urla mia zia insieme a mia mamma aprendo le finestre. Che odio. Mi copro la testa con il cuscino e cerco di rimettermi a dormire, ma la loro voce mi obbliga a scendere dal letto.

- Oggi, dato che c'è il sole, ti porto in piscina Sara - Annuncia entusiasta mia zia. Sbuffo, avrei voluto stare a letto e dormire. 

Preparo lo zaino e lascio fare a mia mamma qualche panino per me è per gli altri, intanto vado a mettermi il costume. Sono dimagrita parecchio, noto guardandomi allo specchio, mi allaccio il costume a pezzi e mi metto sopra un vestitino leggero e colorato. Mi dirigo verso la cucina e con mia grande gioia vedo tutti pronti per andare.

*** 

Arrivati in piscina non vedo l'ora di buttarmi in acqua, essa per me è la cosa più importante, da piccola ho fatto tantissimi anni di nuoto e amo tutt'ora stare a stretto contatto con l'acqua. Mi tolgo il vestito e quando noto che mike gira lo sguardo verso di me, mi giro di spalle rendendomi conto di aver peggiorato la situazione.

- Che bel figurino - Urla mia zia mettendomi in imbarazzo davanti alle altre persone, che si gitano a guardandomi divertiti.

- Dai andiamo - Mike capisce il mio imbarazzo e mi porta un una vasca con uno scivolo enorme.

Mi butto da un trampolino e mike a mia volta, rimango di stucco quando vedo che anche mike sa nuotare da vero nuotatore. - Hai fatto nuoto eh - Dico io.

Annuisce e mi prende per I fianchi guardandomi per qualche istante, per poi buttarmi di nuovo nell'acqua. Ammetto che ci ho provato anche io ma senza successo, è il triplo di me ed è tutto muscoli.

Alcune ragazze poco più in là fanno battutine provocanti verso Mike, ma non le biasimo. Però almeno abbiate l'accortezza di non farvi sentire.

- Le senti quelle? - Dice ridendo mike.

- Si, si sentono solo loro - Dico io guardandole,

- Ci sono abituato - 

Odio quando fá il modesto, se la mena troppo per i miei gusti.- Ti pareva - Aggiungo io allontanandomi a nuoto. 

Mi ridirigo verso gli asciugamani, non c è nessuno e questa cosa mi piace. Amo il silenzio e amo stare sola. Mi sdraio a pancia in giù con le cuffiette e gli occhi chiusi ripensando a tutte le cose cambiate nell'ultimo periodo. Proprio in quel momento mi chiama Alessio. 

- Pronto? - Dico io.

- Hey, Macciao - Sembra turbato da qualcosa, lo conosco troppo bene.

- Tutto apposto? - Gli chiedo.

- Sisi - 

Parliamo per un pó, e poi ritorno a dormire in totale tranquillità. 

Delle gocce d'acqua fredda mi arrivano sulla schiena, e appena vedo che è mike lo insulto.

- Calmina signorina - Dice ridendo, e si sdraia affianco a me.

- Mi metti la crema solare? - Gli chiedo.

Si mette a cavalcioni su di me, cosa alquanto insolita e molto dolorosa data la sua stazza, e con le mani piene di crema inizia a massaggiare il collo e le spalle, non posso lamentarmi però, dopo poco mi riaddormeno con i suoi massaggi.

***

La sera ero abbastanza stanca, e mi buttai sotto la doccia con un getto di acqua calda, non avevo fame e avevo intenzione di andare a letto subito, ma come immaginavo mike aveva voglia di parlare, è un ragazzo logorroico, davvero logorroico. A stenti lo seguivo nei suoi mille discorsi, annuendo di tanto in tanto.

Dopo un'attimo di silenzio mi ritrovai sdraiata sotto di lui con le sue labbra sul mio collo.

- Ma cosa fai? - Dico io.

- Sh, lasciati andare - Mi convince.

Non potevo negare di non voler lasciarmi andare, era troppo forte l'attrazione fisica che c'era, e mi portò a fare l'immaginabile.

Dopo quasi 2 ore mi appoggiai al suo petto stremata, non avevo più la forza di pensare a niente, mi feci coccolare dalla mano di mike sulla mia testa, e in men che non si dica mi addormentò avvolta dalle sue braccia.

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