15. Partenza

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"Buongiorno cara, dormito bene?" chiede la McGonagall, abbracciandoti calorosamente.
La Foresta Proibita innalza le sue fronde scure, il suo richiamo è palpabile nella tua mente.
Senti lo scalpitio dei centauri, mezzi uomini e mezzi equini, che corrono invasi dalla loro libertà.
Percepisci il sottile velo di luce che percorre quel piccolo pezzo di natura. Il vento ti sferza i capelli, le nuvole coprono il sole, tu placidamente osservi tutta la maestosità che ti circonda.
Questa è la tua casa.
L'abbraccio pare durare ore, nonostante siano pochi secondi.
"Alloggerete in una piccola casa, non dovrete dare nell'occhio. Se vi chiederanno qualcosa il tuo nome è Violet Wekly e Severus é tuo marito, Sam Potions" mormora, staccandosi da te.
Tuo marito.
Respiri.
"P-professoressa é necessario?"chiedi, balbettando.
Lo scruti con incertezza, il suo viso é contratto in una smorfia di disgusto.
"Miss Granger, ovviamente il nostro rapporto non cambierà di una virgola" enuncia, assottigliando gli occhi "ah, stia pur tranquilla, non fa piacere nemmeno a me assumere il ruolo di suo marito. Purtroppo, Dumbledore ha partorito una delle sue idee geniali e dobbiamo seguirle" finisce, dando un occhiataccia ad Hogwarts.
"Severus! Comportati meglio, in presenza di altri dovrai essere garbato nei suoi confronti, miraccomando segui ciò che ti ha detto Albus" dice con malinconia la preside.
Ti volti verso il maestoso castello che per anni è stato il tuo rifugio.
Lo smistamento.
Il basilisco.
Remus.
Il ballo.
Il ministero.
Lui, quando ti sei accorta di amarlo in un'uggiosa giornata di pioggia.
La morte di Albus.
La sua, quasi, morte.
"Hermione" Minerva con il suo tono dolce e materno ti fa voltare, sul suo viso c'è una nota di tristezza "lo sai, vero, che tutto si aggiusterá per il meglio?" ti chiede sorridendoti, mentre ti porge un anello.
Una fede d'oro.
Guardi Severus e noti che anche lui ne porta una.
Lo afferri con delicatezza e lo infili al tuo anulare.
"Andate, o perderete la passaporta" grida con veemenza, mentre vi sorride.
Ti volti verso l'uomo vestito di nero, lo stesso che avvolge il tuo cuore che, in questo momento, si sta plasmando in ombra scura.
Severus tira fuori dalla tasca del suo cappotto, rigorosamente color ossidiana, un contenitore rosso fuoco.
La stessa cromatura che prendono i tuoi occhi, assomigli così tanto al male che risiedeva in Voldemort, ma allo stesso tempo la tua purezza combatte una battaglia invisibile con la tua, placida e vivace, parte oscura.
Lo afferri, ma le vostre mani non si sfiorano come accade nei film.
Le vostre dita sono a pochi centimetri dallo sfiorarsi, ma non fai nulla per dar modo che questo accada, non sei una ragazzina sciocca.
Le tue pupille si soffermano sul viso della sua ex capocasa e, con un ultimo sorriso, lasci la maestosità di Hogwarts.
Percepisci la classica senzazione all'ombelico, la tua mente è confusa come le immagini che prendono posto davanti al tuo sguardo,
improvvisamente ogni cosa diventa nitida.
Il verde smeraldo dell'erba si confonde con il nocciola dei tuoi occhi, i fili d'erba sembrano filati da ragni, in migliaia di ragnatele sottili, il cielo assume una colorazione grigiasta, in contrasto con la perfezione del paesaggio.
Numerosi alberi ti circondano, le loro fronde creano ombre dalle figure ondeggianti, le foglie sono secche, in procinto di cadere e di lasciare i rami senza i gioielli naturali che li ricoprono; poco distante da te si erge un cottage settecentesco, i muri bianco panna e le numerose finestre gli danno un'aria pittoresca.
Poco lontano si intravede un villaggio dalle case completamente nere, schierate come fieri soldati, il silenzio regna sovrano in questo spiazzo di umanità.
"Miss Granger" la sua voce profonda rieccheggia nelle tue orecchie "quella" mormora, indicando la casa "sarà il posto in cui alloggeremo, ricordati che il mio nome è Sam, se pensi che le persone possano riconoscerci ti sbagli, qui nessuno ha mai visto nemmeno una foto di Potter, i cittadini del villaggio sono solo informati dei fatti recentemente accaduti. Al nostro arrivo ci aspetta Marte Northenberg, la padrona del cottage, che ci consegnerà le chiavi" finisce, iniziando a camminare con passo svelto, non si preoccupa di aspettarti. I suoi modi sono sempre quelli stizziti che ha sempre usato verso di te e questo fa male.
La sua figura ammantata di nero si completa con il colore del villaggio, Valley Taurus, i suoi capelli corvini sono scossi dal leggero vento autunnale e il mantello, che gli dona austerità, ondeggia a tempo di una musica sorda.
Lo segui, mentre questa nuova realtà ti invade, il tuo passo si fa sempre piu veloce per raggiungerlo.
Camminate uno accanto all'altro finché non notate una ragazza giovane che vi osserva curiosa.
"Buongiorno Miss Northenberg, io sono Sam Potions e questa è mia moglie, Violet Wekly" dice, mentre osserva con stupore la ragazza.
Il suo fisico è magro e slanciato, il suo viso é fine con un paio di occhi verdi, i capelli sono lisci e rossi; indossa un vestito che arriva al ginocchio dal motivo floreare.
Lily.
Assomiglia così tanto a lei, sembra che tu abbia fatto un salto nel passato di Severus e questo fa male.
Lo guardi con dolore, non si è minimamente scomposto davanti all' assurda somiglianza, ma tu si.
"Oh, Sam, posso chiamarti così, vero? Chiamami pure Marte" mormora con aria civettuola, ignorandoti completamente.
Non ti intrometti, non lo devi fare assolutamente.
"Penso che sia meglio che lei mi chiami Mister Potions, non è una cosa molto etica che mi chiami con il mio nome di battesimo" dice, incenerendola con lo sguardo.
Ridi interiormente, lasciando che lo sguardo affranto di questa ragazza si posi su di te con rammarico.
"Va bene" sussurra con timidezza, il suo carattere è cambiato radicalmente, lasciando spazio ad una ragazza timida, anche lo sguardo di Severus si trasforma, forse il comportamento che ha assunto ora rispecchia Lily.
"Tenga, queste sono le chiavi, l'aspetto domani in biblioteca per discutere sui libri che mi ha chiesto" esordisce, sfiorando la sua mano.
Lui annuisce prontamente e lei, dopo aver salutato, si allontana.
Scocciata, entri insieme a lui.

Scusate il ritardo...il prima possibile aggiungerò un altro capitolo...il filo narrativo che ho ideato é, a parer mio, intrigante e soprattutto nel mio stile.
Ho una fervida immaginazione, insomma.
A presto
InchiostroInfinito

LA FENICE RINASCE DALLE PROPRIE CENERIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora