49. Una Fine dolce, un inizio amaro.

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Con un sonoro pop apparite ai cancelli di Hogwarts, pronti ad affrontare le conseguenze di quanto accaduto.
"Ho portato qua gli abitanti" enunci mollemente, non lasciando ancora la sua mano.
"Minerva non sarà molto entusiasta di tutta la confusione che creeranno" ghigna, assumendo il solito tono che ha sempre utilizzato per schernire qualcuno.
Nonostante la guerra fosse finita, prediligeva i Serpeverde e continuava ad essere ingiusto con noi Grifondoro. Le battaglia su chi fosse la casata migliore imperversa tra lui e la professoressa di trasfigurazioni ed ora, a pochi minuti di distanza da quello che è accaduto, ti sembra il giusto modo per descrivere quella che è Hogwarts: casa.
"Quello che c'è tra di noi, Hermione, lo affronteremo in un secondo momento" si allontana da te e aspetta che la preside vi conceda di entrare.
"Severus Snape" la voce di Minerva McGonagall causa un nervosismo incontrollabile, sembra infuriata e impaurita allo stesso tempo.
"Preside" dice lui, quasi come se nulla fosse successo "forse, se ci farà entrare potremo spiegarle tutto"
Minerva alza la bacchetta e tu, sbigottita, alzi la tua.
"Qual è stato il dono che durante il tuo terzo anno hai ricevuto?" domanda, lasciandoti allucinata.
"Ma professoressa, cosa" tenti di capire il motivo della sua domanda, ma la donna ti interrompe prontamente.
"Rispondi, se non vuoi essere schiantata" urla, quasi terrorizzata dalla tua sola presenza.
"Io... Una Giratempo" enunci con ovvietà, facendo sospirare rumorosamente la preside.
"Severus! Che incidente è accaduto durante i tuoi anni di studio ad Hogwarts?" questa volta la bacchetta è rivolta verso di lui ed inizi a capire cosa stia succedendo.
"Quale dei tanti, Minerva?" enuncia stancamente "la mia quasi uccisione ad opera di Remus Lupin, sotto forma di un lupo mannaro? O intendi la mia unione ai MangiaMorte?"la schernisce, entrando nel cancello che è stato aperto poco prima.
" Mi dispiace, ma è stato necessario. Le persone che hai mandato qua hanno iniziato a farneticare su di te, Hermione, e non ero sicura che fossi tu a tornare o lui. Temevo foste degli impostori" confessa, rilassandosi visibilmente mentre vi scorta entrambi verso l'ingresso principale "il ritratto di Albus mi ha spiegato tutto. Quel vecchio pazzo deve sempre rendere tutto più complicato" mormora, entrando nel portone.
Respiri l'aria a pieni polmoni.
Sei a casa.
A casa con Severus.
Siete entrambi sani e salvi.
"Non so ancora niente di quello che è accaduto oggi, però"
Lasci che sia Severus a rispondere. Lasci che siano le sue labbra a pronunciare una storia di orrore e di guerra. Tu aggiungi solo il dettaglio del limbo.
Sono entrambi visibilmente stupiti , ma tu sei troppo stanca ora per dover affrontare la folla che sai ti sta aspettando da qualche parte dentro Hogwarts.
"Ho confinato la folla nella Sala Grande, spiegheró loro quanto oggi è successo e la verità su di te, mia cara ragazza. Li rimanderó a Taurus Valley. Voi due andate pure a riposarvi" la preside vi rassicura, permettendoti per la prima volta di sentire veramente la stanchezza che incombe sulle tue spalle.
Annuite entrambi, prendendo la strada che conduce ai sotterranei, ma la voce calma di Minerva vi interrompe.
"Miss Granger, i tuoi alloggi sono tornati nella Torre di Grifondoro" ti informa, proseguendo senza voltarsi e lasciandoti scontenta.

Ora siete soli.
"Vai a riposare, Hermione" Severus ti invita ad andare, permettendoti già di sentire la sua mancanza.
"Devo dirti una cosa, prima" gli confessi, pronta a raccontargli di Lily.
Con uno sguardo penetrante si volta e inizia a camminare. Lo segui.
Quando arrivate ai suoi alloggi, lui ti osserva con il suo solito sopracciglio inarcato.
"Ti amo, come solo una diciannovenne sa fare, con le sue insicurezze, con la poca spensieratezza che le è rimasta a causa di una guerra. Una guerra che ti ha portato via tutto e stava per portarmi via l'amore della mia vita. Ho visto Lily nel limbo e mi ha detto che ti ha perdonato tanto tempo fa, vuole che tu sia felice" enunci.
Sei sconvolta. Un uragano sta trascinando con se tutte le tue convinzioni, ma hai bisogno di dirgli tutto ciò che deve sapere.
"So che sarà difficile, lo so, Sev" all'uso del suo soprannome fa una smorfia, ma non dice nulla "Posso solo immaginare cosa abbia voluto vivere nel dolore per vent'anni e poi scoprire questo. Venire a conoscenza che lei non nutriva rancore verso di te, ma che è sempre stata fiera di ciò che hai fatto per Harry. Voglio starti accanto. Voglio poter farti capire cosa sia la felicità. Sarà difficile. Tu adesso sei ancora un mio insegnante ed io una tua alunna, ma dopo il diploma saremo liberi. Potrai assaggiare una libertà che non hai mai avuto nemmeno la possibilità di conoscere. Ti aspetterò. Sempre."
Hai finito.
Queste sono tutte le carte che potevi giocare per fargli capire la verità sulla bellezza della vita, una vita che lui aveva abbandonato quando Lily era morta. Non sai se è pronto a ricominciare a vivere davvero, ma lo speri profondamente.
"Lo so, Hermione" ti sorride, avvicinandosi a te e guardandoti negli occhi.
Ti perdi nel sul sguardo.
Non siete nient'altro che voi, ora.
Niente più guerra, niente più confini.
"Rimani" ti dice solo e questo ti basta. Ti basta fino a domani o anche per sempre.
Sai che non dirà mai qualcosa di dolce, sai che i litigi saranno furenti e sai che tutti vi giudicheranno, ma non ti importa e nemmeno a lui.
Vi sdraiate nel letto, cingendovi in un abbraccio infinito.

Quando vi svegliate non sai se sia mattino o pomeriggio, ma sapete entrambi di dover parlare con la preside.
Un leggero bussare alla vostra porta, vi distoglie dalle vostre elucubrazioni.
Con un cenno ti suggerisce di rimanere nella sua stanza.
Non appena senti la porta aprirsi, la voce di Severus si intona impercettibilmente in una sfumatura di agitazione.
"Minerva" mormora, con una domanda palesata nel pronunciare il suo nome.
"So che Hermione è qui. Non c'era nel suo dormitorio. Vieni fuori, ragazza" senza mezzi termini ha tirato fuori la bomba nascosta sotto il setto.
Hai paura per Severus.
Hai paura per te.
Non vuoi essere espulsa.
Non vuoi che lui venga licenziato.
"Quando avreste avuto l'intenzione di dirmi della vostra relazione?" pronuncia la domanda con delusione, sedendosi su una poltrona del piccolo salottino.
"Minerva, mia cara, sai benissimo quanto il giovane Severus abbia sofferto. Ha sempre lavorato egregiamente per l'ordine, mettendo da parte la propria vita privata. Non è forse ora che possa trovare l'amore?" la voce di Dumbledore vi salva, poco prima di una vostra risposta imbarazzata.
Il suo ritratto vi guarda giovilmente, lasciandoti spiazzata come tempo prima quando, nell'ufficio della preside, aveva lasciato intendere che conoscesse i tuoi sentimenti.
Non capisci come possa sostenere una relazione di questo tipo.
"Albus, ne abbiamo già parlato!" la professoressa di trasfigurazioni scandisce con rabbia ogni singola parola, facendoti rabbrividire.
Non l'hai mai vista cosí arrabbiata.
Severus, stupendoti, fulmina il quadro del suo mentore con uno sguardo sprezzante.
Non l'ha ancora perdonato per avergli chiedo di ucciderlo.
"Minerva, so quanto possa essere moralmente sbagliato, ma non ho nessuna cattiva intenzione. Hermione è maggiorenne. Abbiamo entrambi perso molto durante la guerra. Sai che non alzeró i suoi voti. È una Grifondoro e in aula per me rimane tale" Severus dice tutto ciò che non avresti mai immaginato potesse dire.
In un momento di panico, hai creduto potesse gettare la spugna, incontrando la rabbia e il disappunto della professoressa di trasfigurazioni.
"Topkins è stato arrestato in vostra assenza. Il suo vero nome era Julius Fortar" asserisce, cambiando senza motivo discorso "era un mangiamorte e voleva eliminare Hermione"
Noti Dumbledore diniegare la testa e andarsene in qualche altro ritratto.
Severus è infuriato.
"Come puoi non aver controllato il suo passato, Minerva? Quando lo hai assunto, le sue credenziali quali erano?" chiede rabbiosamente, senza alzare il tono della sua voce, lasciando che la freddezza possa gelare le vostre anime.
"Aveva pianificato tutto. Sembrava in regola. Mi dispiace. Severus, tu eri l'uomo più fidato di Voldemort, come puoi non aver mai visto Topkins?" dice, apparendo improvvisamente una donna stanca e sconfitta.
"Minerva, non posso conoscere tutti i mangiamorte che si sono uniti a Volemort" asserisce.
La preside si alza dalla poltrona e, prima di scomparire dietro la porta si volta e ti osserva attentamente.
"Questo non significa che io approvi. Finché non finirai i tuoi studi, prestate attenzione"

"Vigilanza costante" scherzi, facendo riferimento al vecchio Malocchio Moody e provocando uno sbuffo divertito nel tuo professore.
"Ragazzina" borbotta , abbracciandoti, ancora entrambi spaventati dalla prospettiva di un ex seguace di Voldemort nella scuola.
Gli sorridi e ti avvicini al suo volto.
Sfiora leggermente le tue labbra con le sue.
Siete entrambi pronti per una corsa verso una storia che non sarà capita da tutti, ma che vi renderà felici.
Sempre.

Finalmente.
Dopo circa due anni, quarantanove capitoli, ventunomila visualizzazioni, quattrocentocinquanta commento, duemila e passa stelline, posso finalmente mettere l'opzione "completata a questa storia"
L'ho iniziata a scrivere quando ancora non sapevo bene chi fossi ed ora la completo dopo un percorso personale lungo e difficile. Sono davvero molto soddisfatta.
Non credo ci sarà un continuo. Alla fine, doveva finire così. Severus, per quanto l'amerà, non esprimerà mai i suoi sentimenti. Hermione, invece, sì. Proprio per questo, il capitolo scritto mi sembrava perfetto.
Ringrazio tutti coloro che sono arrivato sino a qui e, perché no, anche si è fermato al primo capitolo.
È la prima vera Fan fiction che completo. Un traguardo.
Un grande abbraccio.
Giulia.

LA FENICE RINASCE DALLE PROPRIE CENERIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora