27. Il potere dell'inchiostro

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Quelle poche parole ti donano la consapevolezza non del tutto completa, ma veritiera.
"Mi dispiace" mormora, sorridendo amaramente, i vostri occhi si scrutano con curiosità, l'uomo rimane impiedi, senza muovere un muscolo.
La sua espressione denota rimpianto e pura malinconia, siete terribilmente simili e allo stesso diversi; siete entrambi umani e maghi, nelle vostre vene scorre il sangue della luce e per te anche quello dell'oscurità.
Il tuo respiro è veloce e affannoso, ti senti schiacciata da ogni cosa, come se le pareti della caverna ti crollassero addosso, ma ogni cosa è al suo posto, ogni cosa tranne te.
Sei una sanguesporco anche in questo, mischiata da quattro nature diverse.
Babbana.
Maga.
Signora della Luce.
Signora dell'oscurità.
Ma nulla di tutto questo si può avvertire dall'esterno, semplicemente sei tu a saperlo: le tue cellule sono contaminate dal male.
Ti immagini di diventare come Bellatrix o Voldemort, a torturare le persone per divertimento, a non conoscere l'amore o a supporre di provarlo verso una creatura fatta di odio e nient''altro.
Un risolino isterico ti scappa dalle labbra che rieccheggia tra il nulla infinito della tua disperazione.
Non si è mosso e osserva le tue labbra che sono socchiuse nel tentativo di rubare più aria possibile dall'esterno.
Ti concentri sul tuo stato d'animo e un senso di inadeguatezza si incontra tra le pareti della tua mente.
"Hermione" Ikary pronuncia quelle parole con un'intonazione spaventata "osservami" proferisce, avvicinandosi a te, stringendo la tua mano e portandosela al volto.
Ti sembra pazzo, in un momento come questo ti chiede di guardarlo e non capisci il perché.
"Guardami e immagina che io sia lui" mormora, lasciando la sua mano cadere tra i tuoi capelli ribelli, mentre tu, sempre più spaventata, sposti lo sguardo dietro di lui.
Non vuoi farlo.
Non lo merita, lo useresti e basta e non sei fatta così.
"Fallo Hermione" urla, rubandoti un bacio pieno di passione, mentre tu lo allontani con forza, i suoi occhi ormai sono color ebano, proprio come i suoi capelli.
Severus.
Il suo viso.
Il suo respiro.
La sua pura essenza.
La sua anima travagliata che si rispecchia nei tuoi occhi color nocciola.
Si avvicina di nuovo a te, ma ora con forza, facendoti picchiare la schiena contro la roccia, ma non ti importa, ormai non riesci più a percepire le senzazioni esterne, senti solamente il suo corpo contro il tuo.
"Severus" mormori, tracciando con le tue labbra il percorso pallido del suo collo nascosto dalla casacca nera.
Le vostre labbra si incontrano, senti i suoi capelli solleticarti il viso e rabbrividisci, siete ormai schiavi della passione umana che vi travolge.
Lui è Severus e tu sei Hermione.
Non ti importa quanto questo momento possa essere falso, un costrutto che utilizzi con la presenza di Ikari, trasformandolo in lui, ti senti leggera e senza preuccupazione, ne hai terribilmente bisogno e allo stesso tempo sai che è sbagliato.
I tuoi ultimi dubbi sono rubati e poi distrutti dalla voce di Severus che mormora infinite volte il tuo nome, ti accarezza il viso e ti morde il labbro inferiore.
Non hai mai sfiorato nessun uomo così, non hai mai desiderato né osservato qualcuno come fai con lui, i tuoi occhi quando lo guardi tentano di imprimere nella loro lucentezza i più piccoli particolari in cui si specchiano.
Il tuo cuore ormai batte fortissimo, al ritmo del suo, siete in completa sintonia.
"Sei così perfetta" sussurra al tuo orecchio, mentre arrossici e percepisci il suo respiro sulla tua pelle.
Consumate il frutto della vostra passione sul terreno, consapevoli del l'inadeguatezza del vostro gesto.
Vi addormentate abbracciati, mentre il suo viso torna quello di Ikari.
Ti svegli e il peso di quello che hai fatto si annida dentro di te e l'unica cosa che fai è piangere, piangere in solitudine mentre scappi da lui e da quel luogo che ti fa sentire inadeguata, come se avessi tradito Severus e l'amore che provi per lui, ma quando hai accettato di stare bene con la falsità nel cuore non hai pensato alle conseguenze.
Ti sei donata ad una semplice illusione e all'ideologia che hai di lui, hai preferito ascoltare la tua impulsivitá e il desiderio di dimenticare, ti sei comportata da codarda.
Corri senza una meta e non chiami aiuto, non evochi nessun patronus e desideri ancora una volta di sparire, di porre fine alla tua vita.
Improvvisamente inciampi e cadi a terra, picchiando la testa.
Sei un disatro, non fai altro che piangere e cadere.
Senti due mani cingerti e sollevarti da terra, sai chi è, per questo non ti volti, osservando il paesaggio.
Cielo e prato, nient'altro.
Sembrano unirsi insieme in una danza armoniosa, colorata dalle nuvole bianche che abbracciano la distesa azzurra.
"Sei scappata" dice la voce alle tue spalle, non è una domanda, ma una semplice constatazione triste "non sei sbagliata" mormora, parandosi davanti, sollevandoti il volto con un dito "piangi" sembra un ordine, ma è solo un'offerta d'aiuto.
Non lo abbracci né ti avvicini, rimani a guardarlo negli occhi mentre silenziosamente lasci che le tue lacrime bagnino la tua maglietta nera.
"Non sei sbagliata" ripete ancora, mentre ormai singhiozzi e ti accasci tra le sue braccia "shh" sussurra, accarezzandoti la testa, trasmettendoti tranquillità.
Ti allontani poco dopo, non sapendo cosa dire, se non sfogarti, dopo tutto quello che ti è successo devi farlo.
"Sono un mostro" proferisci, stringendoti le braccia al petto, mentre corrughi la fronte e repsiri profondamente.
Non ti risponde subito, guarda il cielo e sorride.
"Non lo sei, mia cara" dice, indicando una nuvola solitaria "sei tu, terribilmente sola, nonostante abbia la possibilità di poter essere felice. Tu ami Severus, ma non ti avvicini a lui per paura di essere respinta e di non superare il confronto con una donna ormai morta da vent'anni" continua, spostando lo sguardo su di te e sul tuo viso perplesso "so tutto questo perché ho seguito la guerra, ma tu non puoi avere il terrore di essere felice, io ti ho letto l'anima e ho creato un potente collegamento tra me e te, quello che abbiamo fatto era semplicemente il bisogno l'uno dell'altra, nonostante tu vedevi Severus sapevi che ero io e non ti sei fermata. Ciò che è successo é semplicemente la prova dell'amore profondo che provi per lui: se non lo amassi ti saresti fermata dinnanzi alla possibilità di lasciar trasparire ogni tua emozione perché saresti stata egoista nel voler celare i tuoi sentimenti all'immagine che hai di lui, mostrando semplicemente un capriccio" finisce, voltandosi e sedendosi sul prato.
Ora hai capito tutto, Severus é la pura semplicità dell'amore per te, la rivincita dopo una sconfitta, ma il senso di tradimento non lascia la tua mente.
"Ogni volta che tu provi qualcosa lo percepisco anche io, non lo hai tradito perché volevi che io fossi lui, lo ami troppo per sbagliare nei suoi confronti" dice, invitandoti a sederti.
Siete di nuovo vicini, ma ti senti meglio e non provi il senso di colpevolezza di prima.
Hai fatto l'amore con Severus, non con il suo corpo, ma con l'idea che hai di lui, con il sentimento e con il dolore.
Intrecci la mano con quella di Ikari, ti senti bene quando sei con lui, ma non è il tuo professore e non lo ami.
"Vado da lui" dici, alzandoti e abbracciandolo.
Evochi la fata dell'infinito ed entri nel portale, sentendo Ikari dirti un'unica frase che ti scalda il cuore.
"Hermione, sei semplicemente il riflesso del destino e tutto questo non si intreccerá mai più tra di noi"

Eccomi!
Questo è il mio capitolo preferito e spero non mi linciate per aver fatto una cosa del genere ma ho scritto queste parole con decisione.
Non ho mai progettato che tra loro due succedesse qualcosa, ma tranquilli i nostri sev e Herm staranno insieme......o forse no?
A parte gli scherzi...
Lettori state assolutamente tranquilli tra Ikari e hermione non c'è nulla se non del semplice affetto, ma quello che è successo era necessario per lei, per farle capire cosa prova realmemte verso Severus.
A domani
InchiostroInfinito
Ps scusate il ritardo. Un ringraziamento enorme per le 2.96 k visualizzazione per chi commenta e lascia una stellina!

LA FENICE RINASCE DALLE PROPRIE CENERIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora