38. L'occhio onniveggente

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Siete ancora lí, su quel divano, assorti in pensieri che dilagano verso mille ricordi e migliaia di previsioni per il futuro.
Ti senti totalmente vuota, terribilmente priva di vita e stracolma di lacrime verso un destino segnato.
Sono ormai passate ore, minuti, secondi e numerosi battiti del cuore, cosí come i sospiri silenziosi di entrambi.
Ti avvicini un po' di più a lui, ormai qualche centimetro vi separa; hai paura che lui possa allontanarsi e sei insicura.
"Professore" inizi, voltandoti completamente verso di lui. Ora tu puoi scorgere nei suoi occhi una luce fioca che brilla in due pozzi neri senza fine.
Sai che ti sta respingendo, utilizza il silenzio come arma tagliente e mortale, ti alzi lentamente facendo scorrere il tuo sguardo sul suo viso privo di alcuna emozione.
Ti fa male, percepisci qualcosa rompersi dentro di te e non ti importa più nulla, non desideri più lottare nemmeno con te stessa e ti lasci andare lentamente verso lo sconforto.
Arranchi sulle scale, aggrappandoti spasmodicamente al corrimano e crolli sul suo letto.
Potrebbe entrare, ma non ti importa, sai di essere patetica quasi come Lavanda.
Inspiri il suo profumo, le lenzuola e il cuscino sono impregnate di quel particolare miscuglio di muschio e menta.
Rimani sdraiata per alcuni minuti e poi, scossa da un'improvvisa rabbia, ti alzi e afferri con decisione il tuo bagaglio, gettando violentemente il contenuto a terra.
Afferri poi la pergamena che contiene la profezia e numerose immagini ti scorrono davanti, accompagnate da disoneste lacrime.
Chiudi gli occhi e ti smaterializzi da Ikary.
Hai promesso, te lo eri promesso, non lo avresti più sfiorato, ma stai male e hai bisogno di lui.
Corri sino a scendere nella rientranza che conduce nelle sue stanze e lo vedi chino su una scrivania; non servono parole, lui si avvicina a te e ti avvolge tra le sue braccia.
Piangi lacrime che fanno male, lacrime figlie del dolore e poi senti uno strano rumore dietro di te.
Ti volti e noti il suo volto senza alcuna emozione osservarvi.
"La pergamena, Granger" sussurra con voce dura, mentre l'afferra rabbiosamente dalle tue mani "potrete continuare più tardi, ora abbiamo cose più importanti da fare" finisce, passandoti accanto.
Un tumulto di emozioni indistinte rapisce la tua attenzione e vieni riportata alla realtà dal tocco leggero della mano di Ikary sul tuo candido polso.
Severus dispiega lentamente il foglio, accarezzando volutamente la carta, pregustandosi l'effetto che le parole avranno su di te.
" Mescolererai con difficoltà la tua umana essenza con la cupa anima che il passato travagliato ha quasi distrutto.
Il male occuperà il tuo sguardo, ma l'uomo dall'occhio onniveggente potrà salvare la parte migliore di te.
In cerchio riunirai i cinque pilastri degli elementi, immortali spiriti, risorgeranno nei loro errori, portando a termine l'antica missione" dice, senza interrompersi, il tuo cuore e il tuo animo sussultano, ma, forse quelle parole che hanno sancito l'inizio della tua fine, sussurrate con la sua voce profonda hanno un effetto diverso su di te.
Non le recepisci cruente e taglienti, ma come una leggiadra scossa di vento.
"Hermiome Hai capito chi è l'anima cupa?" ti chiede il signore della luce, spostandosi un po', lasciandoti sola per rispondere alla domanda e vorresti azzardare, vorresti tentare a dire il suo nome, ma non lo fai "si sta parlando di lei, Snape" enuncia con tono calmo e stanco.
Severus non risponde, anzi continua a contemplare, quasi con sadica espressione, le parole scritte in un corsivo elegante.
Ikary con passi veloci e corti si avvicina a lui, strappandogli la pergamena di mano e, appena compiuto quel gesto, il foglio si illumina e sfugge dalle dita del signore di luce, ricadendo leggiadramente su una grande roccia posta nella parte più nascosta della caverna.
Rimanete tutti senza fiato, stupidi dall'effetto che ha causato il tocco dell'uomo più grande.
Improvvisamente si crea un vortice che diventa sempre più grande, ma ciò che ti spaventa è la direzione che sta acquisendo; viene verso di te ad una velocità notevole.
Poni le mani davanti al viso, come se fosse uno scudo, ma prima di chiudere gli occhi, spaventata, noti la figura imponente di Severus frapporsi tra te e il pericolo immenente.
Senti il tuo cuore lacerarsi e un urlo disumano fuoriesce dalle tue labbra, ti accasci a terra, soccorsa dalle braccia di Severus che ti sorreggono con forza.
Riapri gli occhi e noti la runa che era entrata nel tuo cuore un mese addietro uscirne e stamparsi sulla fronte di Ikary, prendendo la forma di un occhio.
Tu e il pozionista rimanete accanto, lui sguaina la bacchetta, pronto ad un attacco improvviso e tu, da brava grifondoro coraggiosa, ti dirigi verso il signore della luce.
"Ikary" sussurri, scuotendo il suo corpo, mentre Snape si avvicina a te, spostandoti da lui.
I suoi occhi si riaprono e si rialza, come se nulla fosse accaduto.
"Hermione dobbiamo parlare" esordisce con tono ansioso, iniziando a passarsi nervosamente una mano tra i capelli.
Annuisci, non capendo cosa possa essere successo.
Severus non mette via la bacchetta e questo ti preoccupa, ma rimani ferma ad attendere il fiume di parole che presto potrebbe arrivare.
"Marte è l'oscura, nonchè madre di Voldemort" esordisce, facendo cadere la bacchetta dalle mani dell'uomo che ami.

Spero vi piaccia, sev risponderà alle vostre recensioni


LA FENICE RINASCE DALLE PROPRIE CENERIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora