3. Bianco

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Sei sul pavimento liscio e freddo di villa Malfoy, senti il corpo tremare e hai paura, lo sai che Bellatrix ti tortureará sino allo sfinimento e questo ti mozza il fiato.
"Ciao Granger, vuoi giocare con zia Bellatrix? Stasera ci divertirmo insieme" dice con la voce folle, trasudande di impazienza e di voglia.
È pazza e non esisterà ad ucciderti dopo quello che ti farà, ma ciò che più ti preoccupa è "quel prima".
Senti il calore del tuo corpo in contrasto con quel pavimento spoglio e ricco di disprezzo verso di te, ogni cosa in quella casa ti odia, non sopportano quelli come te.
"Il mio signore" dice sognante mentre si passa una mano nei capelli ricci "vuole che bevi una pozioncina, sono sicura che ti piacerà! Poi potremmo divertirci insieme" finisce, avvicinandosi al tuo viso.
Puoi sentire il suo respiro caldo sul tuo viso madido si sudore, il martellante rumore del tuo cuore rimbalza tra le pareti della stanza dalle pareti bianche.
Il bianco, sempre simbolo di purezza ora è semplicemente la tortura che prende forma nei tuoi occhi.
Osservi la donna alzarsi e prendere una fiala con un contenuto bluastro.
Si avvicina lentamente con passo sicuro e frivolo, mentre cerchi di chiudere gli occhi e a non pensare, sembra quasi che tu ti stia vedendo dall'esterno, che la ragazza dai capelli folti, riversata sul pavimento e con le lacrime agli occhi non sia tu.
"La prego signora Lestrange" sussurri, la tua voce è rotta dal pianto e dalla diserzione.
"Lo so, sei impaziente di bere questo intruglio, non ti preuccupare, ti accontenterò subito" ti dice ridendo, mostrando i denti rovinati dopo il suo soggiorno ad Azkaban.
"Imperio" urla, alzando la bacchetta curva e scura come la sua anima.
Prendi la boccietta che ti porge e senza esitazioni la bevi.
Senti la bocca formicolare, poi ti pieghi su te stessa, scossa dai dolori che si espandono dentro di te, come iniziato quella sorda tortura finisce, lasciando un crescente bruciore sul avambraccio sinistro, un marchio, uno strano disegno color viola ha sporcato la candida pelle.
"Sei pronta?Crucio!" urla la donna, mentre senti la tua anima spezzarsi in mille frammenti di specchio.

Ti svegli, urlando, hai sognato per l'ennesima volta ciò che è successo tempo prima.
Dinieghi la testa, stanca di quel continuo mormorio che senti ogni notte.
Fuori, come dentro di te, infuria una tempesta che distrugge ogni sentimento sul suo cammino, ogni ramo che cerca invano di sfiorare il cielo viene rotto dal vento furente.
Domani andrai a parlare con la McGonagall e nemmeno se Snape vorrà aiutarti lo obbligherai perché sei determinata a scoprire ciò che ti attende.
Improvvismente il tuo ricordo va a Harry, vittima di quella straziante guerra che ha rubato anche a lui la purezza e la felicità.
Lui e Ron lavorano al ministero, insieme come due paladini della giustizia che non hanno ancora sacrificato abbastanza.
Sospiri, passandoti una mano sul viso, anche questa notte la passerai in bianco, tormenta dai ricordi e dai suoi occhi scuri che si stagliano nei riflessi delle splendenti stelle.


Buonasera, spero che il capitolo vi piaccia.
A domani!
Giulia40174

LA FENICE RINASCE DALLE PROPRIE CENERIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora