24. Sono solo io

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Ti risvegli di nuovo, sentendo lo stomaco brontolare dalla fame, porti le gambe al petto, tenendo di placare i crampi che ormai tentano di comumicarti, invani, il loro impellente bisogno di nutrimento.
Pensi all'uomo che ami e il mento inizia a tremare, presagio di un altro pianto.
Lo immagini chino nel suo laboratorio, lo immagini cercarti, perché sei certa, ti troverà e arriverà.
Ti troveranno, non morirai in questo modo, la tua parte psicologica rimane aggrappata a questa speranza nel tentativo di non abbandonare la ragione.
Hai le mani incatenate in una sorta di manette di energia, sei in una posizione scomodissima, le braccia legate dietro la schiena che senti tirare terribilmente.
Severus.
Harry.
Ronald.
Minerva.
Tenti di ricordarti ogni tratto del loro volto, cercando di impiegare il tuo tempo in un passatempo relativamente piacevole.
"Devi andare in bagno?" senti la voce di quell'uomo orribile alle tue spalle, riesci solo ad annuire e un attimo dopo sei libera.
Hai davvero bisogno di andare in bagno, ma magari una possibilità così non ti capiterà più e appena tenti di cercare l'entrata della caverna, compleatamente scura, lui ti agguanta un braccio, stringendolo in una morsa dolorosa.
"Prima che tu pensi di scappare, ti informo di alcuni piccoli particolari, l'entrata è elettrizzata e se una persona che non sia io tenta di sorpassarla, riceve una scossa pari a quella di un fulmine" dice, spingendoti, mentre con uno schioccar delle dita l'oscurità scompare.
È un rifugio nascosto.
Le pareti in pietra danno una certa stabilità alla struttura, sei accanto ad una porta che molto probabilmente da sul bagno, ti lascia libera ed entri.
Senza bacchetta non puoi fare nulla, se non stare al suo volere, l'unico modo che hai per usvire da qui è quello di trasformarti, ma odi lasciarti andare al male.
Esci poco dopo, guardando di sottecchi l'uomo che ti si staglia di fronte.
Ti vedi riflessa nei suoi occhi, hai un aspetto orribile: labbra mangiucchiate, occhiaie e i capelli spettinati.
Ti si avvicina e ti prende per la tua folta chioma, creandoti dolore.
Ti lamenti, dimenandoti, ma questo non fa che arrecare furia al tuo rapitore.
Ti passa la mano sul viso, facendoti rabbrividire dal disgusto.
"Bene bene, sei proprio un bocconcino prelibato, ma il mio compito è distruggerti e ora" mormora a pochi centrimenti della tua bocca, scagliandoti poi a terra "scoprirò cosa stai cercando di nascondere" sussurra, inginocchiandoti accanto a te, mentre ti tocchi il capo, da cui esce del liquido rosso.
Sangue.
Lo osservi con rabbia, ma te ne penti subito, sentendolo entrare nella tua mente.

Sei a lezione di Difesa, il tuo sesto anno, mentre Severus ti passa accanto, sfiornadoti con la spalla.
Rabbrividisci, respirando a fondo.
Non porta il mantello e la sua corporatura è ben delineata dal tessuto ruvido della casacca.
"Miss Granger" tuona, osservandoti con disprezzo, mentre con un cenno del capo richiama il prediletto della casata Serpeverde "sei proprio un incompetente, osserva come Mister Malfoy esegue l'esercizio" proferisce, mostrandoti con la mano il biondo mentre scaglia uno schiantesimo.
"Dieci punti a Serpeverde, e dieci in meno a Grifondoro per la sua totale incompetenza" dice, elgogiando con lo sguardo il suo pupillo.
Ti senti inetta e incapace e lui non fa che sminuirti, ma il vero problema è che lui ti ferisce e tu lo lasci fare.
Da qualche tempo a questa parte hai capito di provare qualcosa in più e questo sentimento non ti da pace.
Ma sei preuccupata per lui, da alcune settimane ha un'aria afflitta e più cupa del solito e ti dispiace molto vederlo così.
"Allora, sa ripetere l'esercizio appena svolto?" la sua voce ti risveglia dai pensieri, denota un tono irato e sembra pregustarsi il tuo fallimento, ma sei determinata a dimostrargli il contrario.
Annuisci, muovendo velocemente il polso e, senza proferire parola, vedi una scia rossa lasciare la punta della tua bacchetta.
Sorridi compiaciuta e alzi lo sguardo su di lui.
Storge gli angoli della bocca, ritornando alla cattedra.

Tenti di resistergli, di buttarlo fuori dalla tua testa, ma ruba i tuoi ricordi come se fossero nettare prelibato.

Senti il respiro di Bellatrix fermarsi, quando ingurgiti la pozione e gemi dal dolore.
"Crucio" sussurra e senti mille aghi entrarti nella carne, chiudi gli occhi, mentre le tue urla, che sembrano di un animale braccato, si innalzano nella stanza.
"Forza, sangue sporco, lo so che ne vuoi ancora" mormora al tuo orecchio, mentre rompe la boccetta della pozione, raccoglie un frammento di vetro e lo porta vicino al tuo viso, lo passa con noia sulla tua pelle, sino a giungere sulla tua guancia, dove per un breve secondo, ti taglia.
Senti il sapore metallico del sangue giungere alle tue labbra.
Digrigni i denti, mentre la senti spostarsi sulle tue braccia, dove continua ad incedere il segno della sua pazzia, poi ad un tratto senti un rumore alle tue spalle.
"Bellatrix, Potter e i suoi amichetti sono scappati dalla cella, ci serve il tuo aiuto per riprenderli, probabilmente torneranno a prenderla" pronuncia la sua voce, è lì ,ormai stai piangendo a dirotto, e non fa nulla per aiutarti, rimane li a osservarti, mentre tu respiri affannosamente, ancora reduce della tortura di Bellatrix.
La vedi sorridere, mostrando i suoi denti marci e rovinati, proprio come la sua anima.
"Severus! Non mentire, lo so che la vuoi per te" urla, iniziando a salterrare intorno a te, lui invece alza il sopracciglio e si volta, andandosene.
"Per me puoi continuare a divertirti, ma se il signore oscuro rimarrà deluso, questi non saranno affari miei" dice, uscendo dalla stanza.
Senti la donna affermarti per le spalle e, appena Harry e Ron entrano nella stenza, ti prende da dietro, puntandoti il coltello alla gola.

Senti il ricordo abbandonarti, mentre lui ne cerca un altro.

Sei seduta da alcune ore su una sedia di fronte al letto su cui giace Severus.
Appena dopo che Fanny aveva pianto per lui si era stabilizzato, ma poi, quando eri tornata ad Hogwarts, Madama Chips ti ha detto che era svenuto e aveva ripreso a sanguinare.
Due settimane, sei qui da due maledettissime settimane.
Te ne sei andata solo per gli sguardi perplessi dei tuoi amici, ma ti sei giustificata, dicendo che non c'era nessuno ad aiutarlo nel caso si fosse svegliato.
A quel pensiero il tuo cuore si stringe in una morsa dolorosa, lui aprirà i suoi occhi, che scatenano in te una tempesta infinita di confusione e amore, e se non lo farà andrai sino all'inferno a riportarlo indietro.
Sospiri, sentendo Harry cingerti le spalle.
"Devo farti vedere i suoi ricordi, Hermione" dice, accarezzandoti i capelli.
Lo segui, lasciando Severus solo.

Esce dalla tua testa finalmente, mentre stremata chiudi gli occhi e inizi a piangere.
Il tuo rapitore non parla, rimane a osservarti stupido.
"Non mentivi, sei veramente Hermione Granger e sei buona" morma, stupido, mentre con un gesto della mano fa sparire la tua ferita e si siede accanto a te.
"So quello che sto diventando e domani dovevo andare in biblioteca per prendere un libro per uccidermi" mormori sconsolata, mentre gli occhi azzurrini dell'uomo si velano di dispiacere, corrughi le sopracciglia cercando di carpire il motivo del suo gesto.
"Sono passati sei giorni" sussurra, mentre socchiudi la bocca, preuccupata per Severus.
Sospiri, iniziando ad osservare la casa di quest'individuo che dovresti odiare, ma per cui non provi assolutamente risentimento, anzi ti senti meglio dopo quello che ti ha fatto.
Al centro della stanza c'è un enorme buco, da dove probabilmente, si nasconde il suo appartamento.
"Vai, quando tornerai dovremo parlare, ti aspetto tra due giorni" mormora, voltandosi.
Esci, correndo fuori da quell'anfratto di terra in cui hai passato momenti di terrore.

Spero vi piaccia, scusate ma ieri ero stanchissima! Domani nuovo aggiornamento
InchiostroInfinito

LA FENICE RINASCE DALLE PROPRIE CENERIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora