16. Controllo

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Entri nella tua nuova e temporanea casa guardandoti intorno.
L'accogliente profumo di limone invade con prepotenza le tue narici, il tuo sguardo scruta con bramosia ogni cosa.
Sei in piedi, mentre Severus si dirige verso Fanny.
È entrata poco dopo che Marte se ne è andata, si accovaccia sul trespolo che tuo marito, il tuo finto compagno precisi nella tua testa, ha evocato per lei.
I pavimenti sono bianchi e lucidi, come le pareti, assomiglia alle stanze del San Mungo e a quelle di Villa Malfoy.
Osservi un divano verde con accanto due poltrone dello stesso colore, di fronte si staglia un bellissimo tavolino.
Oltre a questo mobilio la stanza é vuota, lascia trasparire tristezza.
"Miss" mormora, mentre si avvicina pericolosamente a te "mi segua" non è una domanda, ma un ordine, così borbottando mentalmente alcune frasi di protesta, lo segui.
Ti conduce in un laboratorio di pozioni.
L'odore di spezie è davvero forte, presumi che provenga dagli scaffali colmi di ingredienti e di erbe, appoggiato ad una parete grigia.
Osservi un banco di legno che Severus pare contento di possedere in questa angusta stanza.
Non c'è altro, se non calderoni, ingredienti e un tavolo.
"Questo è il mio laboratorio privato e le proibisco di entrarci senza il mio permesso" dice, osservando la poca luce provenire dalle candele "venga, le mostro una cosa" esordisce con tono piatto.
Uscite dal suo laboratorio e salite le scale, ci sono due porte.
Una deve essere il bagno.
L'altra la vostra camera.
Deglutisci.
"La porta più vicino a noi è il bagno, quella a seguire è la tua camera da letto, io dormirò nel mio laboratorio e lo modificherò un po', giù come hai visto il salone è spoglio di arredamento, ci sono due porte, una conduce nel corridioio e poi nel mio laboratorio, tramite quel corridioio ci sono le scale e tu starai su quel piano e non invaderai i miei spazi personali, intesi? Nell'altra porta c'è la cucina. Bene, ci vediamo tra due ore per il pranzo" detto questo, se ne va lasciandoti spaesata.
Entri in camera.
I muri, per fortuna, sono grigi, il pavimento è di legno. Attaccato alla parete c'è un enorme letto matrimoniale con accanto due comodini neri.
Dovevate dormire qui.
Insieme.
Inoltre c'è anche una scrivania che utilizzerai per le ricerche.
Esci ed entri nell'altra stanza.
Anche questo è classico, solo che c'è un enorme vasca da bagno.
Sospiri ed esci.
Per le restanti due ore disfi i bagagli, sentendo Severus muoversi con passo pesante.
Senti le mani formicolare, quella stranza senzazione che precede i momenti di panico.
Il respiro mozzarsi e l'ondata di magia ti scuote.
Non ti devi far sopraffare.
"Professore" urli con tutto il fiato che ti ritrovi in corpo.
Hai paura.
Senti la testa bruciare e tanti pallini neri prendono posto nella tua mente.
Devi farcela.
Senti distintanente il male muoversi dentro di te, sinuoso e intrigante, rubarti la flebile luce che ora divampa in te.
Tum, tum, tum.
Il tuo cuore batte fortissimo.
Senti Severus arrancare sulle scale velocemenente.
"Granger" la sua voce é flebile e strozzata, tu non capisci, non sai perché il tuo tono duro è stato sostituito da questo.
Cerchi di camminare, ma le tue gambe cedono.
Il verde degli occhi di Marte.
I suoi capelli rossi.
Queste poche immagini e il poco controllo che hai svanisce.
I tuoi capelli cambiano così come i tuoi occhi.
"Granger" ripete ancora, mentre stringe convulsamente la bacchetta nella mano destra.
"Mi dica professore" dici con astio, mordendoti le labbra.
Rimani ferma, osservandolo con i rubini rossi che hanno preso posto agli occhi nocciola.
"Non sei tu, questa non sei tu, è soltanto una visione distorta della luce" la sua voce é calma, ma sai che ha paura.
Senti la rabbia crescere e non ti importa nulla di quello che farai.
"Cosa ne sai tu, pensavo che per rivolgermi la parola con modo educato dovevo avere i capelli rossi, come la nostra amichetta di poco fa" denoti con odio, ti avvicini e senti il suo respiro fermarsi in gola, quando con un piccolo schioccare di dita ti trasformi.
Non in Marte.
In Lily.
"Ciao, caro Sev, quanto tempo, vero?"chiedi, ma a farsi spazio nelle sue orecchie non è la tua voce, ma quella di lei.
Sai di fargli del male, ma questo non ti causa dolore o sensi di colpa.
"Granger, non sei in te, finiscila con questo tuo comportamento immaturo" mormora con voce molle e stanca.
Non ha pronunciato il nome della donna, non ha sfiorato la pelle candita appartenuta a lei.
Ha solo detto che sei immatura.
Stai per ribattere con cattiveria e probabilmente gli vuoi fare del male, male fisico, ma una forza superiore, come se fosse una limitazione, ti ferma.
Hai ancora il controllo.
Dinieghi la testa, riprendendo le tue sembianze, scoppiando a piangere.
Scappi in bagno e lui con passo silenzioso e presente, ti segue.
I tuoi occhi sono diversi.
Una pupilla ha il colore rosso che la circonda.
L'altra è il tranquillo e spensierato nocciola.
I capelli sono mossi, ma neri.
Lui è sul vano della porta ad osservarti, rapito.
Ti osserva con stupore.
Un'altra ondata di oscurità e piangi di nuovo, il dolore è insopportabile.
Devi assolutamente stare calma.
"Granger" mormora avvicinandosi a te "guardami" sussurra a pochi centimetri dalla tua bocca.
Ossidiana e castano.
Nero e nocciola.
La calma che ora vi è dentro sembra placarti e il tuo aspetto ritorna a quello "dell' Hermione" di sempre.
Si allontana da te bruscamente e ritorna il solito, burbero e cinico professore.
"Granger, non te lo voglio nascondere, la situazione sta peggiorando e per me è molto rischioso, soprattutto per gli abitanti di questo villaggio. Sono costretto a trasferirmi nella tua stanza, ma non preuccuparti dormiremo in letti separati" dice con un ghigno apro "non verrò meno alla missione che ho e devo dire che sono alquanto sorpreso per il tuo comportamento collaborante, oserei quasi dire, questa sera prenderai la pozione" mormora girandosi e scendendo le scale.
Probabilmente andrà nel suo laboratorio a sistemarlo.
Tu, invece, ti dirigi verso la cucina, pronta per cucinare il primo pranzo per tuo marito, Sam.
Sei imbarazzata per come ti sei comportata e sai che dopo dovrai parlare del tuo comportamento durante la tua trasformazione, ma per ora preferisci non affrontare l'argomento.

Si, lo so, ma vi chiedo venia, ho avuto un sacco di interrogazione e ne avrò soprattutto e quindi non so con quanta regolarità potrei aggiornare, ma durante questi tre giorni aggiornerò ancora, almeno, una volta se non due.
Spero vi piaccia
InchiostroInfinito

LA FENICE RINASCE DALLE PROPRIE CENERIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora