40. La vera oscurità

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Entrambi siete trascinati in un voluttuoso vortice, lo scenario che vi circonda è totalmente nuovo, ma non vi sentite spaesati.
"Hermione" sussurra Severus, mentre lascia la tua mano e ricompone la sua espressione neutra "guarda" enuncia, poi, indicando Ikary, avvicinarsi all'albero a cui siete vicini.
Vi trovate in un campo arido, senza vita, piccoli rimasugli di spicche di grano emergono sull'erba morta e il cielo, più nuvoloso che mai, sfiora i grandi rami dell'arbusto con la corteccia ricoperta di muschio.
Assomiglia terribilmente ad Onisor, ma non poni molta attenzione a questo tuo futile pensiero, osservando attonita la scena che ti si presenta davanti.
"Mia dolce e leggiadra Marte" enuncia con tono calmo e gentile il giovane signore di luce, osservando con occhi brillanti una donna, non assomigliante in nessun particolare all'attuale Marte Nothemberg.
I capelli sono ricci e neri, gli occhi grigi, il naso piccolo e le labbra sottili.
Assomiglia moltissimo alla madre, se non fosse per gli occhi di Artù.
Sentite una leggere brezza accarezzare quel momento e tu socchiudi gli occhi.
"Perché mi hai portato qui?" risponde la ragazza, accarezzando il volto di Ikary, lasciandoti livida di rabbia.
Questa donna ha rovinato la vita al al tuo migliore amico e all'intero mondo magico, ma, soprattutto all'unico uomo che ami.
Entrambi ora camminano, dirigendosi verso di voi che vi avvicinate l'un l'altro.
"Sono incinta, porto in grembo tuo figlio" sussurra la giovane donna, che cela un lieve sorriso baciando le labbra del suo amante.
Accade qualcosa, proprio in quell'istante, un enorme raggio di luce nera squarcia il cielo e si scaglia contro Marte.
L'espressione di gioia che si era creata sul volto di Ikary, scompare, subito velata da una di preoccupazione.
La paura sembra sferzare l'aria, muoversi sinuosa attorno a voi, ma, tu da donna coraggiosa non sembri spaventata dall'imminente, pensi, trasformazione dell'immortale -sino ad ora- signora dell'oscuritá.
Un urlo di dolore proveniente dal corpo di Marte scuote persino i rami dell'albero, il raggio oscuro le entra prepotentemente nel petto e Ikary non può che rimanere ad assistere, impotente.
Sembra aver intuito cosa stia accadendo, così estrae velocemente una bacchetta, che non riconosci come sua.
È la bacchetta di sambuco, non sai se rimanere sconcertata oppure stupita.
"Ebbene? Abbiamo qui il signore della luce! Non aspettavo altro che poter rivelarmi a te, mio dolce Ikary. In tutto questo tempo non ti sei accorto di nulla" esordisce, assumendo alcuni tratti del padre, come i capelli lisci e corvini e, immagini, il vile comportamento.
Ha utilizzato l'uomo che ci è di fronte per i suoi piani, probabilmente di conquistare il mondo.
Ora si spiega la pazzia di Voldemort, portando i geni di una donna di tale crudeltà, non poteva essere diverso, forse se avesse conosciuto l'amore
Tom non avrebbe scelto l'oscurità.
Un' illuminante domanda si fa spazio nella tua mente, già confusa.
Si diceva, con assoluta convinzione che Voldemort fosse nato dai Riddle, concepito sotto filtro d'amore.
Severus non cambia espressione, sembra attraversato solo da un notevole vuoto, che si presenta limpido nei suoi occhi; sono sempre loro a tradirlo.
Sai a cosa sta pensando:Lily.
Si sente ancora più in colpa e il tuo cuore perde un battito quando lo vedi allontanarsi da te, scurendosi in volto.
Vorresti avvicinati e rincuorarlo, ma lui ha bisogno di fondersi con la solitudine, chiudendosi di nuovo in quel suo guscio di rimpianti e, a malincuore, rispetti la sua decisone.
Ikary, nel frattempo, si è avvicinato al volto della donna che ama e non proferisce parola, probabilmente troppo amareggiato.
"Siamo maledetti lo sai? Finché uno dei due non uccide l'altro saremo immortali, per questo preferisco non rischiare di combattere con te. Se tu morirai ci sarà un altro signore di luce, non ho voglia di portar a creare situazioni spiacevoli, quindi ti lascio in vita"enuncia Marte, passando le dita sulle labbra del suo nuovo nemico, che si sposta velocemente pronto ad attaccarla.
"Non vorrai colpire la madre di tuo figlio" sussurra, ghignando maleficamente, mentre si accarezza il ventre ancora piatto, dove alleggia una vita.
"Tu" sputa fuori con rabbia Ikary, mentre si gira verso l'unico albero presente e con un colpo deciso della bacchetta fa un incantesimo non verbale donando qualcosa a quell'arbusto.
Onisor.
Ora capisci.
"Vedi, mia cara?" il signore della luce utilizza queste parole come veleno e non puoi che sorridere amaramente, mentre vedi il giovane uomo gettare la bacchetta di sambuco in una rientranza del tronco, mentre lo fa scomparire immediatamente.
"Lui sarà la tua rovina, troverà un altro signore di luce, ci volessero anche mille anni. Diverso tempo prima che nascerà il predestinato a distruggerti ci risveglieremo, in questo modo lo troverò e lo addestrerò" enuncia con tono calmo "ora l'albero è un guardiano e il suo nome è Onisor, ricordatelo bene" sussurra, mentre il volto impersonificato dell'oscurità capisce cosa sta per accadere, anche tu hai intuito il senso letterale delle parole.
Lui non potrà mai farle del male.
Utilizzerà un incantesimo oscuro per ibernare in uno stato di morte vivente sia lui che la donna che gli è di fronte, ma prima che lui possa scagliare completamente l'incantesimo lei sfodera la sua bacchetta e lo colpisce con un imperio.
Non sai cosa possa servire ora che l'incantesimo si sta propagando in loro.
"Forse non posso fermare quest'incantesimo, ma posso ritardarlo, mio caro, ora sei sotto imperio"socchiude gli occhi, mentre la tristezza di un uomo innamorato lacerato dal suo stesso sentimento, osserva impotente la donna che ama socchiudere gli occhi e utilizzare una voce, molto simile alla professoressa Cooman.
"Quando Albus Wulfric Brian Dumbledore sarà ciò che dovrai esser tu gli consegnerai una lettera dove lo commissioni del tuo cruento compito.
Dopo questo ti oblivierai, perdendo l'imperio.
La morte sopraggiungerà per te, amaro destino"
Gli ha profetizzato ciò che dovrà fare, non hai mai visto nulla del genere.
Ormai l'incanto è completo ed entrambi scompaiono nel nulla.
Voi venite sbalzati fuori del pensatoio.
Severus non accenna a muoversi e tu non sei più intenzionata a lasciarlo solo, deve reagire, deve capire che lui non ha nessuna colpa ma c'è solo un modo e questo lo allontenera da te. Cosí ti avvicini a lui, osservandolo dal basso, è e sará sempre più alto di te.
"Lily non ti ha mai odiato, Severus" sussurri, accarezzandogli il braccio sinistro, dove una volta spiccava prepotentemente il marchio nero, ma lui ti spinge via, come scottato.
Non demordi, sapendo che il suo gesto valesse come primo e unico avvertimento.
"Lei ti voleva bene e sarà sicuramente fiera di te per come hai sempre protetto Harry, suo figlio. Guard-" La mano di Severus sulla tua bocca non ti permette di guardare, il suo volto ha un espressione di mal celata ira ma la cosa che ti spevanta sono i suoi occhi con la pupilla che ha quasi coperto l'iride.
"Tu non devi permetterti mai più di parlare di lei, hai capito? Tu sei solo una maledetta ragazzina che non sa niente della vita. Non pensare che avendoti permesso di starmi vicino ora puoi parlare della mia vita. Tu hai chiuso per sempre, Granger, fuori da questa stanza" urla con voce irata, sei ferita da quelle parole, ma era l'unico modo di fargli capire cosa significa avere una persona accanto che vuole vederlo essere felice, ma sai che lui non ti permetterà mai di entrare nel suo passato.
Sconsolata, esci dalla stanza, portandoti con te solo dolore e il ricordo della sua pelle contro la tua.

Se ve lo state chiedendo , sono viva, ma ho avuto problemi personali e non riuscivo a metter giù nemmeno una parola.
Poi, oggi, dopo essermi infuriata per non esser riuscita ad aggiornare la scorsa volta mi sono detta " Giulia aggiorna oppure ti uccideranno tutti"
Spero che possa piacervi, a me non convince tanto, ma mi sono impegnata più che potevo.
Il prossimo aggiormento è sabato 17 Settembre (il mio compleanno muahah) così avrò un'altra scusa per non fare stupide e inutili festicciole dove parenti antipatici ti pizzicano la guancia e dicono "dov'è il fidanzatino", mamma mia non saprei come dire che è il rompiscatole del prof di pozioni

*severus entra lentamente*
Come prego? Io sarei che cosa? Veda di non gongolare in stupide convinzioni, miss, ora torni al suo sproloquio senza parlar del sottoscritto
*esce velocemente senza salutare, ma mette la testa tra la porta e il muro, parlando*
Quasi dimentocavo, 10 punti a Slytherin
*se ne va*

Scusatelo, ma è un vecchietto acido e stasera ,anche se dovrò metterlo sotto imperio, risponderà alle vostre recensioni sia di questo capitolo (sempre permettendo che ne lasciate, basta che non siano minacce di morte) che dello scorso.
A presto e una grande, grandissimo cartellone di scuse.
Giulia

LA FENICE RINASCE DALLE PROPRIE CENERIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora