5.Venti punti

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Non hai alcuna voglia di ritornare nel dormitorio e rimanere sul letto a contemplare il nulla che osserva te e le tue movenze stanche.
Percorri velocemenente i vari corridoi bui, illuminati dalla flebile luce che esce dalla tua bacchetta; stai andando al settimo piano, nella stanza delle necessità.
Il tuo maglioncino blu si intona perfettamente al colore della malinconia insopportabile che ha attanagliato il tuo cuore da troppo tempo, hai bisogno dei tuoi amici per continuare a superare gli ostacoli che appaiono nel tuo lungo cammino solitario.
Distratta dai tuoi pensieri, non ti accorgi di essere davanti all' entrata della stanza delle necessità.
Titubante, non sapendo ciò che cosa apparirá, entri.
Il soffitto incantato, mostra lo spazio infinito nella sua tonalità più oscura, le pareti appaiono luminose, ricoperte da candele fluttanti e il pavimento mostra il profilo di Hogwarts, nascondendo la capanna di Hagrid, risaltando le torri dal tetto blu in contrasto con il cielo.
Dinnanzi a te c'è un lungo tavolo in legno che sostiene un libro dalla copertina verde, le pagine ingiallite provocano la tua sete di sapienza e la tua implacabile curiosità.
Nell'angolo più remoto della stanza sono presenti alcuni calderoni in peltro e dei mestoli di legno, accanto agli utensili appare un ripiano che ha la lunghezza di tutte le pareti, nel quale sono riposti vari ingredienti.
Ti dirigi a passo svelto verso il libro, intuendo che sia un ricettario raro e forse unico nel suo genere.
Sulla prima pagina si staglia una calligrafia stretta e oscillante.
"Questo libro appartiene a Severus Snape" leggi e a queste parole il tuo cuore perde un battito, capisci cosa vuole suggerirti la stanza con mute parole; vuoi sentirti vicino all'uomo che ami.
Vuoi sentire le vostre menti unite mentre spezzetti gli ingredienti fino a ridurli in una sottile polvere.
Stringi il tomo, accarezzando la scrittura con avida passione, non sai spiegarti il perché, ma le pagine hanno ancora il suo profumo e rimani immobile per un tempo indefinito, mentre immagini Severus con il capo chino, i capelli corvini che sfiorano la carta, sfogliare con gelosia il libro che il destino ha donato a te.
Noti che in ogni pagina è presente un commento per ogni pozione, rapita ti umetti le labbra socchiudendo gli occhi.
Improvvisamente noti l'ora e spaventata, rimpicciolisci il libro, non sapendo se tu possa portarlo fuori da quell'universo incantato che ha permesso ad una parte di te di incastonarsi con una piccola porzione del passato di Severus.
Sei in ritardo, il tempo è letteralmente volato, tra meno di cinque minuti la lezione inizierà e tu non sarai presente.
Corri verso l'aula, dimenticandoti dei libri e del tema che dovevi consegnare, troppo euforica e terrorizzata allo stesso tempo.
Bussi, sistemandoti il maglioncino e la gonna, la sua voce profonda ti invita ad entraere
"Bene, vedo con piacere che ci ha degnati della sua presenza Miss Granger, detono però che ha dimenticato sia il saggio che lei doveva portarmi e i libri di testo! Si sieda" dice, mentre senti gli Slytherin ridacchiare "ah e venti punti verranno tolti alla sua casata per il suo comportamento" esordisce infine, ghigniando apertamente.
Non gli rispondi non ne hai la forza, vorresti solo rifugiarti tra le onde del mare che attutirebbero il suono delle sue parole sdegnose che si conficcano con dolore nel tuo cuore già spezzato.
Osservi la classe di pozioni che ti ha accompanato per sette anni.
Il freddo e l'umidità a cui ormai sei abituata ti entra nelle ossa, facendoti rabbrividire; la sua cattedra è davanti all'intera classe, donando al professore un'aria ancora più austera.
"Ah, se non lo avesse capito lei è in punizione con me da stasera alle otto per un mese" sputa fuori con disprezzo a pochi centimentri dal tuo viso, non ti sei accorta che si era avvicinato pericolosamente e, in questo momento, hai paura perché senti l'istinto di scontrare le tue labbea con le sue.
Sposti il tuo sguardo in basso, annuendo senza sicurezza mostrando agitazione.
Lui si allontana causando lo svolazzare del suo mantello, tutti i Gryffindor di osservano con dispiacere e Alastor, il tuo compagno di banco, ti sfiora la mano per rincuorarti.
Ti mordicchi le unghie, muovendo la gamba a causa dell'agitazione.
Ora non puoi permetterti distrazioni, così ti tiri su le maniche e ti leghi i capelli in una crocchia; iniziando a leggere le istruzioni per la pozione, incurante dell'improvviso cambiamento di colore della runa.
Ora è grigia e nonostante tu non lo sappia, hai compiuto un altro innumerevole passo verso la devastazione che prende posto dentro di te.

LA FENICE RINASCE DALLE PROPRIE CENERIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora