MATTHEW

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Ma come cazzo si fa ad inciampare in quel modo? Deve avere un baricentro proprio pessimo ed una coordinazione gambe - cervello sotto lo zero.
L'ho buttata in piscina e lei mi ha guardato con quegli occhi verdi sognanti, come se mi stesse dicendo ti prego, spogliati e spogliami,prendimi qua davanti a tutti, e io pensavo fosse già caduta ai miei piedi, una preda facile. Mi sbagliavo.
Merda, sono incazzato nero, mi ha tenuto testa davanti a tutti, e ancora peggio mi ha alzato il medio davanti a tutta quella gente dandomi le spalle. Se la trovo, me la paga.
Ho il cervello che va a mille, devo darmi una calmata prima che qualcuno mi veda, ma prima devo pulire questo schifo che mi ha buttato addosso.
Vado in cucina, prendo un canovaccio e inizio a pulire la maglia e i pantaloni.
- Eccoti finalmente! Ci avevo quasi perso le speranze!
- È la prima sera, non avevo di meglio da fare. E poi volevo divertimi con qualche matricola. - rispondo a Liam, continuando a pulirmi.
- Trovato niente di interessante?
- Forse - dico sornione.
- Quando la ritrovi dimmelo, la voglio vedere.
- Certo - dico fingendo interesse mentre penso a quegli enormi occhi verdi e rifletto sul fatto che lui non la deve avvicinare
- Lei è qui.
- Come? - chiedo ritornando alla realtà.
- Jillian, è qui.
- È normale che sia qui, dove se no? Tutti i suoi amici sono alla Tau. Per me non è un problema, non la vedo da un mese, e cercherò di evitarla il più possibile. - rispondo a Liam cercando di dissimulare la rabbia che provo.
- Chi devi evitare? - chiede alle mie spalle una voce familiare, mi giro e vedo Trevis, subito sorrido e lo saluto.
- Nessuno. - dico in maniera sbrigativa. Devo andarmene, lei arriverà da un memento all'altro. Fanculo.
- Credo si riferisse a me.
Eccoci qui, lo sapevo che sarebbe successo. Devo farmi forza e devo uscire di qui prima che possa dirmi qualcosa che mi faccia esplodere. Sapevo che non dovevo venire e, ora, ne ho avuto la conferma.
- Possiamo parlare? - mi chiede.
- No.
- Matthew, non essere stupido, non può continuare così. Io non ho fatto nulla! 
La guardo, e la rabbia mi sale lungo il corpo, stringo i pugni per cercare di calmarmi, ma me ne devo andare.
- Mi manchi, Matthew, per favore.
- Ciò che dovevo dirti te l'ho detto, un mese fa. Non rompermi i coglioni, non me ne frega un cazzo di te. Ho chiuso con te e con tutto. - le dico e vedo i suoi occhi riempirsi di lacrime e guardare Trevis per chiedere aiuto, ma non è un buon momento per intromettersi.
- Matt, non è il luogo adatto. - mi dice lui, sempre pronto a difenderla.
- Trev, non sono affari che ti riguardano. Le ho messo in chiaro un mese fa la situazione, ora viene qua dicendomi che vuole parlare, e io non posso. Non merita più niente da me.
- Ma io non ho fatto nulla, sono stata sempre dalla tua parte! - dice in lacrime e io la guardo con uno sguardo pieno d'odio, che non avrei mai pensato di rivolgerle
- Io ho chiuso con te e con loro.
- Matthew...
- Ciao Jillian. - dico voltandole le spalle e dirigendomi verso l'uscita della fottuta confraternita.
Ho bisogno di allontanarmi il più possibile da questo posto, non posso stare un minuto di più. Prendo le chiavi della mia Classe C Coupè dirigendomi verso la I-77, ho bisogno di scaricare la tensione e la rabbia, e lo faccio non appena mi immetto sulla strada. Raggiungo i 240 km/h e comincio, pian piano, a rilassarmi.
Non mi importa di nulla, non mi importa di Jill, non mi importa dei miei, non sento nulla, solo la rabbia che lascia il posto all'adrenalina.
Tre ore dopo sono a Charleston e 43 minuti dopo a Seabrook Island, mi tolgo i vestiti e mi butto in acqua. Amo questo posto, l'ho amato fin da piccolo, mi rilassa come nessun altro.
Poco dopo risalgo in macchina diretto a Charlotte, alla Tau.
Quando arrivo il giardino è uno schifo, come al solito, disseminato da bicchieri, sigarette e preservativi. Domani toccherà alle matricole pulire tutto, un gran bel benvenuto.
Vado in bagno a farmi una doccia e poi vado in camera mia, lascio per terra i vestiti sporchi e mi metto a letto.
Domani inizia l'inferno.

L'AMORE NON HA BISOGNO DI PAROLEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora