MATTHEW

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Jillian's pov

Osservo, attraverso la finestra della nostra camera, Amelia che cammina in maniera svelta e cercando di non attirare l' attenzione.
Non posso ancora credere che non si renda conto di quanto è bella e interessante.
Evita sempre di mettersi in mostra e cerca di mantenere un profilo basso.
So per certo che diversi ragazzi del campus avrebbero voluto invitarla fuori, ma mio fratello ha prontamente allontanato chiunque volesse avvicinarla, il che è molto strano perché Matthew non è uno di quei soliti ragazzi gelosi; a dire il vero, non lo è mai stato.
Da quando è morto Lucas poi, sembra aver perso qualsiasi tipo di interesse nel cercare qualcosa di serio.
Prima della morte di nostro fratello aveva una ragazza, con la quale è stato quasi un anno; poi il nulla totale, se non fosse per i rapporti che ha con quelle che conosce durante le feste e alle quali, il giorno dopo, da il benservito.
Mi risveglio dai miei pensieri, allontanandomi dai percorsi tortuosi che ha preso la mia mente e osservo Amelia cercare qualcuno nel parcheggio.
La osservo mentre sorride e si porta i capelli indietro; e sono felice per lei, perché un po' di felicità se la merita dopo tutto quello che ha passato, dopo l' aver scoperto che la sua ex migliore amica è incinta di suo padre.
Certo che la vita delle volte ti tira davvero pessimi scherzi, ne sono sempre più certa.
La guardo mentre alza una mano e saluta il suo compagno di corso così seguo il suo sguardo anche io.
Il sangue mi si ghiaccia nelle vene quando i miei occhi si posano sulla figura di Coen.
Lo vedo mentre posa una mano sul fianco di Amelia, attirandola a sé e posandole un bacio sulla guancia.
Com'è possibile che si conoscano?
E da quando Coen frequenta i corsi alla UNC?
Poggio la fronte sul vetro freddo della finestra e prendo un profondo respiro.
Non posso permettere che Coen si avvicini ad Amelia.
Rifletto qualche secondo, incerta sul da farsi; poi la mia unica alternativa si palesa nella mia mente così prendo il telefono e chiamo l' unica persona capace di aiutarmi.
La voce rude penetra nelle mie orecchie dopo diversi squilli.
So che sono l' unica persona, oltre nostro padre, che non vuole sentire.
Deglutisco.
-Abbiamo un problema, Matt.

Matthew's pov

Ho la bocca insensibile vista la quantità di alcool che ho ingurgitato dopo che sono rimasto solo nella mia camera incapace di riuscire a prendere sonno a causa del volto di Amelia che tormentava i miei pensieri e i miei sogni.
Mi stiracchio perché ho tutti i muscoli intorpiditi poi mi alzo dal letto lentamente così da evitare qualche giramento di testa.
Mi porto in bagno, riuscendo a mantenere un precario equilibrio, e mi infilo sotto la doccia così da riacquistare un po' di lucidità.
Sto minuti infiniti sotto il getto dell'acqua acqua calda, cercando di trovare un po' di pace e di ristabilire le mie idee; ma niente da fare: ho riacquistato lucidità ma di dare un senso ai miei pensieri, il mio cervello non ne vuole proprio sapere.
Ho solo Amelia in testa.
Solo lei.
Esco dalla doccia quando ormai l' acqua è gelida, mi porto un asciugamano alla vita ed esco dal bagno.
-Finalmente sei uscito da quella topaia- mi dice Trev nel corridoio.
Gli lancio un' occhiata di fuoco e entro nella mia camera ignorandolo.
Perché cazzo non riesce a farsi i dannati affari suoi?!
Sono solo le otto di sera e già mi rompe i coglioni.
Strabuzzò gli occhi quando mi rendo contro di che ore sono.
Ho saltato tutte le lezioni, ancora.
E ho dormito per dodici ore filate, anche se mi sento stanco come se avessi dormito appena tre ore.
Mi vesto velocemente indossando la prima t-shirt e il primo jeans che mi vengono tra le mani, la cosa importante è che siano puliti e rigorosamente neri, come il mio umore.
Ho bisogno di uscire un po' da questo posto e di dare tregua al mio corpo.
Non posso resistere ancora molto se continuo a bere in questo modo, e il fottuto mal di testa che ho ne è la prova.
Faccio per uscire dalla camera quando il mio telefono squilla.
Il nome di Jillian compare sul display.
Non la sento da quando Amelia mi ha cacciato e, se è possibile, la odio più di prima; tuttavia rispondo, voglio sapere che cazzo si è inventata questa volta.
-Che c'è?- le dico burbero.
-Abbiamo un problema, Matt.
-Davvero?- chiedo ironico.
-Sì, e per favore sii serio e cerca di mantenere la calma.
-Avanti Jillian, dimmi che succede- dico schioccando la lingua sul palato così da innervosirla.
-Si tratta di Amelia.
Non appena sento il suo nome stringo il pugno e chiudo gli occhi.
-Non voglio neanche sentirla nominare!- dico duro.
-Matt! Mi ha detto che doveva uscire con un suo compagno di corso e...
La interrompo; sento un dolore alla bocca dello stomaco, come se qualcuno mi avesse appena tirato un pugno.
-Può uscire con chi cazzo vuole. Me ne sbatto!- questa volta urlo, incapace di contenere il rancore nei confronti di Amelia.
-È uscita con Coen,Matt. Con Coen.- mia sorella lancia la bomba.
I miei muscoli si tendono mentre le mani cominciano a tremare e la gola mi si secca.
-Che cazzo dici?! Come diavolo fa a conoscerla?- urlo così forte che Trev spalanca la porta della mia camera, entrando.
Fanculo la privacy.
Lo guardo, con un sopracciglio alzato mentre con una mano mi massaggio le tempie.
-Non ha mai detto il suo nome, se avessi saputo qualcosa l' avrei fermata..- dice Jillian desolata.
-Dove sono andati?- chiedo.
-Non lo so, mi ha solo detto che avrebbero mangiato qualcosa insieme.
-Tieniti pronta, passo a prenderti tra cinque minuti.- le dico riattaccandole il telefono in faccia.

L'AMORE NON HA BISOGNO DI PAROLEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora