- Vieni con me? - mi chiede Jill guardando la pista da ballo del pub, in cui siamo entrati da neanche dieci secondi. - Dai, solo qualche ballo! - esclama lei euforica, cercando di convincermi.
- Qualche ballo è troppo. - le dico sorridendo a causa della sua espressione contrariata.
- Quanti?
- Due al massimo, cara! - le dico ridendo.
- Si vedrà! - detto questo, mi afferra per una mano e, anche se minuta, mi trascina letteralmente in pista.
- Mi piace il tuo abbigliamento, molto sexy. - dice facendomi l'occhiolino.
- Niente di speciale... - dico osservandomi: indosso una gonna a ruota, tinta unica verde pastello, e un top fiorato con lo scollo a cuore e le mie solite ballerine.
- A me piaci molto! Sei molto sensuale. - dice mentre agita i finchi in maniera forsennata.
Scoppio a ridere. - Ti ringrazio, per avermi detto implicitamente che le altre volte invece non lo sono.
Ride anche lei con me e poi mi prende le mani, trascinandomi sempre più al centro della pista, dove cominciamo a scatenarci. Balliamo ininterrottamente più dei due balli che le avevo concesso, e mi rendo conto che mi sto davvero divertendo come mai in vita mia. Con il passare del tempo la pista si riempie sempre di più, la folla continua ad aumentare e i corpi si accalcano l'uno sull'altro, ed è proprio in quel momento che sento due mani avvinghiarsi ai miei fianchi.
Per la prima volta nella mia vita, pur non conoscendo il ragazzo che mi tiene stretta a sé, non mi allontano, anzi inizio a ballare con lui, guardo di sottecchi Jill e la vedo muovere il capo in segno di approvazione, anche lei è circondata da diversi ragazzi fino a quando non si fa avanti Trevis e reclama ciò che gli appartiene, anche se ancora non vogliono proprio uscire allo scoperto. E' proprio mentre osservo Jill e Trev ballare allegramente che mi sento trafiggere da due occhi che mi guardano con rabbia, e non avrei bisogno di voltarmi per capire chi mi sta osservando, ma non riesco a resistere e quindi lo faccio.
Matthew ha i suoi occhi puntati su di me, iniettati di rabbia e disapprovazione, lo osservo mentre guarda le mani del ragazzo ancorate alla mia vita e, se gli occhi potessero mutilare delle parti del corpo sono sicura che mi sarei ritrovata già senza braccia.
Poi i suoi occhi tornano sui miei e, dopo avermi guardata per diversi minuti, passa a setaccio la pista, lanciandomi un'occhiata di sfida prima di incamminarsi verso il centro, poco lontano da dove sono io. Seguo il suo corpo fino a quando non lo vedo avvicinarsi a due ragazze in abiti succinti che ammiccano verso di lui, come se non avessero mai visto un uomo in vita loro.
Tipico di Matthew penso disgustata.
Alzo il mio sguardo sul suo viso e i miei occhi sono catturati dai suoi, ed è proprio mentre ci guardiamo, occhi negli occhi, che lo vedo ballare, tra le due ragazze, mentre si palpano a vicenda. Il nodo che mi si forma in gola mi fa perdere il respiro, tuttavia cerco di non pensare che lui è lì, incurante della mia presenza, a strusciarsi contro quelle due sconosciute.
Ma cosa pretendi Amelia? mi dico lui non è il tuo ragazzo quindi non puoi avere nessuna pretesa.
Purtroppo la voglia di ballare e divertirmi mi è passata, scosto in maniera educata le mani del ragazzo, che fortunatamente non protesta, e mi avvicno a Jill.
- Io vado a sedermi! - le dico urlando, a causa della musica troppo alta.
- Come?
- Vado a sedermi al banco! - le dico avvicinandomi al suo orecchio.
- Oh... - mi dice lei delusa. - Tutto bene?
- Sì, è solo che non mi va più di ballare. - le dico abbozzando un timido sorriso.
- È solo un cretino. - mi dice guardando fisso il punto in cui si trova Matthew con le sue nuove amiche.
- Lascialo perdere, non ti porterà nulla di buono.
Io però non so cosa risponderle, abbozzo un altro sorriso e mi allontano dalla pista.
Quando arrivo al bancone del bar mi siedo su di uno sgabello e ordino una tonica, che arriva nel giro di pochi minuti.
- Quanto ti devo?
- Nulla. - mi dice la ragazza che serve. - Ti è stata offerta da quel ragazzo laggiù. - e indica il ragazzo con cui prima stavo ballando.
Gli faccio un sorriso e alzo il mio bicchiere con la tonica, così da ringraziarlo, e lui, incoraggiato dal mio gesto, si alza e viene a sedersi accanto a me.
- Grazie per il drink!
- È un piacere offrire da bere ad una ragazza così bella. - mi dice sfoggiando un sorriso. - Mi chiamo Kyle. - dice offrendomi la mano, che stringo subito.
- Piacere, Amelia!
Osservo Kyle, e mi rendo conto che è davvero un bel ragazzo: i capelli castani, quasi biondi, incorniciano un volto forte e una mascella imponente. Non ha nulla da invidiare a Matt, e mi ritrovo a sorridergli più di quanto vorrei.
- Non ti avevo mai vista da queste parti.
- Sì, non sono di qui. Vado alla UNC Charlotte. Sono a casa di alcuni amici.
- Sei al primo anno?
- Sì, primo di una lunga serie! - dico sorridendo.
- Sono gli anni migliori quelli del college! Soprattutto per una bella ragazza!
Mi sento molto imbarazzata dai suoi complimenti, quindi non faccio altro che sorridere come una cretina e portarmi, ripetutamente, i capelli dietro le orecchie.
- Ti sto innervosendo, per caso?
- Cosa? - dico guardandolo stupefatta e imbarazzata.
Lui scoppia a ridere. - Amelia, mi piacerebbe conoscerti meglio, che ne dici di un'uscita?
- Ti ringrazio, sono molto lusingata, ma non ti conosco neanche.
- È proprio a questo che serve l'uscita! Decidi tu giorno, orario e luogo. - dice, poi mi prende la mano, si fa passare una penna dal barista alle mie spalle e inizia a scrivere il suo numero.
- Chiamami! - poi mi scocca un bacio vicino al labbro e si allontana.
Proprio in quel momento mi accorgo della presenza dei miei tre amici, poco distanti da me.
- Era il ragazzo con il quale ballavi? - mi chiede Jill euforica. - E cos'è questo? - chiede afferrandomi la mano.
- Il suo numero. - dico io, ancora sbigottita dai modi di fare di Kyle.
- E come si chiama, quel maschione? - chiede lei, avida di informazioni.
- Kyle.
- Kyle... - ripete. - Molto sexy come nome!
Trevis scoppia a ridere e la avvolge per la vita, mentre io lo guardo ancora totalmente rapita dagli occhi verdi di Kyle.
- Mi sa che gli shot le hanno dato alla testa. E' il momento di levare le tende!
- D'accordo.
Prendo la mia borsetta e scendo con un piccolo salto dallo sgabello, un po' troppo alto per una bassa come me.
- E adesso dov'è Matt? - sento chiedere a Trevis.
- Era qui un attimo fa. - gli dico di rimando.
- Sarà andato da quelle puttanelle. - dice Jill, con troppa foga.
Il mio cuore, al solo menzionare quelle due ragazze, si fa piccolo piccolo, e mentalmente prego affinchè Jill si sbagli. Purtroppo le mie preghiere vengono accolte solo in parte, perché Matthew torna da noi accompagnato da una delle due ragazze.
- Possiamo andare? - chiede quando è abbastanza vicino.
Lo guardo, ma lui ovviemente si rivolge a Trevis, il quale fa un cenno di conferma con il capo, quindi andiamo verso l'uscita del locale e poi ci incamminiamo verso casa.
Il tragitto dura un tempo infinito e quando finalmente arriviamo do la buonanotte a tutti e mi dirigo, in maniera puttosto veloce, verso quella che per il momento è camera mia. Sento Jill e Trevis discutere riguardo Matthew e al suo comportamento poco appropriato nei miei confronti, ma Trevis risponde a Jill che, infondo, Matthew si comporta come sempre e che io e lui non abbiamo nessun tipo di relazione.
Con un nodo in gola e uno allo stomaco indosso il pigiama e mi metto sotto le coperte, poi comincio a sentire le molle del materasso, i gemiti di piacere e il nome di Matthew soffocato tra le grida.
E io non posso fare altro che piangere. Non dovrei, ma non riesco a fermarmi, perché anche se lo conosco da poco più di un mese, sono consapevole di provare qualcosa di molto forte per lui.
STAI LEGGENDO
L'AMORE NON HA BISOGNO DI PAROLE
FanfictionIl college per Amelia dovrebbe segnare un nuovo inizio e il mezzo attraverso il quale ripagare tutti i sacrifici della madre, che l'ha cresciuta senza l'aiuto di nessuno; l' inizio di una nuova vita che le permetta di dimenticare l'abbandono del pa...