Vedo il suo sguardo cambiare al suono delle mie parole.
Sono stata estremamente sincera con lui, lo voglio come non ho mai voluto nessuno.
Lo conosco da poco, ma è come se lo conoscessi da tutta la vita.
Ho provato a stare lontana da lui, perchè lui non è tipo da baci e cuori; nel profondo so che non ne uscirà nulla di buono, ma non posso più ignorare quello che provo per lui.
Mi tira dalla nuca e si avventa sulle mie labbra, i nostri corpi si completano, andando ad occupare il posto che spetta loro.
Non sono mai stata così sicura e decisa in una mia scelta; ma lui rappresenta tutto ciò che voglio adesso.
Non posso farne a meno.
La sua lingua si insinua nella mia bocca che si schiude immediatamente, permettendoci di fonderci l'uno all'altro, il suo fiato diventa mio; le nostre lingue si toccano e una scarica di elettricità trapassa il mio corpo.
Mi solleva a sedere sul ripiano della cucina, aggancio strette le mie gambe alla sua vita, e Matthew continua a fondersi con me.
Mi strattona delicatamente i capelli, scoprendomi il collo sul quale si avventa, baciondolo in ogni sua parte; i brividi percorrono incessantemente il mio corpo.
Sento la sua erezione farsi sempre più possente, preme contro il mio bacino, facendomi perdere ogni tipo di cognizione.
-Tua madre continua ad essere di sopra- dice, allontanandosi di qualche centimetro dalla mia bocca, permettendomi di riprendere fiato.
-Mmh...mmh- mugolo.
Un sorriso affiora sulle sue labbra, rendendolo ancora più bello di quanto non sia, mi soppesa con lo sguardo -Splendore, non credevo fossi così smaniosa di avermi- dice con un ghigno.
-Non lo credevo neanche io ma non voglio parlare di questo, adesso!- mi meraviglio del mio essere così spudorata e senza ritegno.
Matthew sogghigna, avventandosi di nuovo sulle mie labbra, ormai gonfie e arrossate a causa del troppo strapazzo.
Struscia il suo bacino contro il mio, mostrandomi quanto mi desidera; la sua mano si insinua sotto alla mia maglia, traccia dei ghirigori sulla mia pelle, fino a toccare la stoffa del reggiseno, poi si avventa sul mio seno, stringendolo delicatamente.
-H...o...ho bisogno di averti. Adesso, Amelia.- mi dice, spasmodico.
-Amelia!- la voce di mia madre rimbomba dalle scale nello stesso momento in cui il campanello annuncia, pressante, la presenza di qualcuno alla porta.
Metthew si stacca da me immediatamente, le sue dita sfiorano la mia bocca, poi con un ghigno si volta dalla parte opposta alla mia, celandosi alla mia vista; scendo di fretta dal bancone della cucina, prendendo un canovaccio tra le mani per dare la parvenza di star sistemando.
Con la coda dell'occhio vedo Matthew armeggiare con un secchio, cercando anche lui di camuffare la realtà.
-Non avete ancora finito?- sento la voce di madre alla mie spalle.
Mi schiarisco la voce, ancora carica di desiderio -N...no, ma...
-Stiamo per finire, signora Philipson!- mi interrompe Matt, probabilmente salvandomi per l'ennesima volta in quel giorno.
-Tranquillo Matthew, fate con calma. Amelia, tesoro- dice rivolta a me, che sono costretta a girarmi per guardarla, spero non si accorga di quanto sua figlia si eccitata in questo istante, prego tra me - io sto uscendo con Mike.
-Con Mike?- chiedo sbalordita.
-Sì, be' è da un po' che ci frequentiamo e mi aveva già chiesto di uscire prima che tu mi facessi quasta bellissima sorpresa. Se vuoi rimando, così resto qui.
Sono ancora scossa dalla bomba che ha sganciato mia madre, avevo intuito che ci fosse del tenero tra quei due, ma lei adesso lo ha confermato e non so come prendere la cosa; lei e Mike, l'uomo che mi ha insegnato ogni segreto che sa sulle auto, facendomi appassionare, il nostro eterno vicino di casa. Mike.
-Amelia...- la voce di Matthew mi riporta alla realtà.
Scuoto la testa, per riprendermi dall' improvviso stato di trance -Cosa?
-Tua madre vuole rinunciare alla sua serata per stare con noi- dice enfatizzando la parola "noi".
-Oh... sì... certo certo- dico e lo vedo strabuzzare gli occhi, incapace di credere alla mie parole.
-Intendevo dire- ricomincio - che non c'è nessun motivo per il quale dovresti rinunciare alla tua uscita con il nostro vici...ehm... Mike.-prendo un profondo respiro cercando di tranquillizzarmi -l'importante è che al tuo ritorno mi aggiuorni su tutti gli eventi di cui non sono ancora stata informata.
Mia madre ride istericamente -Certo, certo, allora ci vediamo più tardi. Mi raccomando, fatemi trovare tutto ben pulito.- schiaccia un occhio aprendo la porta, fuori dalla quale è rimasto il povero Mike, ancora in attesa.
Come un' automa mi fiondo anche io verso la porta, uscendo fuori e guardando Mike avvolgere in un abbraccio mia madre, prima di posarle un casto bacio sulle labbra.
-Ehi Mike- dico, schiarendomi la voce.
Lo vedo arrossire e mia madre trattiene un risolino -Ciao Amy, tutto bene?
Annuisco -Tu?
-Ehm... sì, sì tutto ottimamente direi.
-Dobbiamo andare Mike- lo pressa mia madre, scoccandomi un' occhiata che mi chiede di lasciare in pace il poveretto.
-Ci vediamo dopo Amy- mi sorride.
-Certo, state attenti, sta piovendo abbastanza forte.
-Certo mamma- scherza mia madre, fiondandosi verso la macchina con Mike, che sorregge l'ombrello sopra le loro teste.Li guardo allontanarsi fino a quando non riesco più a vedere l'auto.
-Che rompi scatole che sei!- mi prende in giro Matthew, che mi ritrovo immediatamente attaccato alla mia vita.
-Non so che mi è preso!- dico sbuffando.
-Sei solamente protettiva e forse anche un po' invidiosa.
-Invidiosa?- chiedo sorpresa.
-Tua madre questa notte avrà parecchio da fare- ammicca.
-Ma smettila di fare lo scemo!- alzo gli occhi al cielo.
-E com'è che farei?- chiede avvicinandosi al mio collo, baciandomi -dimmi come si fa a fare lo scemo, forza- continua a scherzare, spingendomi delicatamente verso la chaise-longue, posta sotto il piccolo porticato all' ingresso; mi fa adagiare delicatamente su di essa continuando a riempirmi di baci.
-Così forse?- mi solletica leggermente facendomi ridere, aventandosi, nuovamente, sulla mia bocca.
-Dov' eravamo rimasti pochi secondi fa?- mi chiede sornione.
Un mugolio mi sfugge dalla bocca- Non ricordo- sospiro, sopraffatta dai suoi incessanti baci.
-Aspetta che vedo di rinfrescarti la memoria.
Le sue mani risalgono sotto la mia maglia fino al seno, che questa volta stinge senza esitazione, le mie mani si incrociano dietro alla sua nuca, avvicinandolo alla mia bocca, che si unisce alla sua immediatamente.
Con movimenti veloci si sbarazza della mia maglia, che afferro al volo per evitare che rimanga per terra come prova.
-Siamo fuori,Matt- dico a fior di labbra.
-Hai ragione, adesso rimediamo!- dice e mi solleva di peso -tieniti stretta a me, splendore!
Con il piede apre la porta di casa, rimasta socchiusa, e si dirige, a passo spedito, verso le scale che sale velocemente; raggiungiamo la mia camera e mi adagia sul letto, le nostre mani si cercano convulsamente, incapaci di resistere ancora.
Lo libero dal peso dei suoi vestiti esattamene come fa lui con quei pochi dei miei che mi sono rimasti addosso, mentre continuiamo a perderci nei nostri baci.
-Sei sicura?- chiede staccandosi da me e catturando il mio sguardo nel suo.
Annuisco.
-No, splendore. Me lo devi dire, se sei davvero convinta.
-Lo sono Matthew. Ti voglio.
Lo vedo annuire poi si libera della mia biancheria intima, la sua mano sfrega contro la mia intimità, mentre la sua bocca è concentrata a possedere il mio seno; il mio corpo è percorso da spasmi inarrestabili; chiudo gli occhi così da riuscire a sopportare le cose meravigliose che sta facendo al mio corpo.Dopo quelli che per me sono stati lunghi minuti, lo sento allontanarsi da me, apro gli occhi e lo guardo mentre prende il suo jeans tra le mani, estrae il portafoglio e da questo una bustina argentata, che apre; estrae cautamente il profilattico dalla bustina e, con la stessa attenzione lo srotola sulla sua erezione.
Si posiziona tra le mie gambe, che mi fa divaricare con delicatezza.
-Se credi di non riuscire a sopportare il dolore fermami immediatamente- si raccomanda.
-D...d'accordo- dico, d'improvviso agitata.
Cerca di farsi ancora più spazio tra le mie gambe -Sentirai una lieve pressione, se ti faccio male...
-Te lo dico subito Matt, tranquillo.
La punta del suo membro mi sfiora nell'intimità, sento la lieve pressione di cui mi ha detto e, pian piano, lo sento farsi strada dentro di me; chiudo gli occhi leggermente per la fitta di dolore che mi ha percorsa, si ferma aspettando che il mio respiro si regolarizzi.
-Tutto bene?
Annuisco e lui comincia a muoversi, le sue spinte sono delicate e leggere; la sua bocca continua a perdersi nella mia, le mie mani gli strattonano i capelli e il mio busto si alza, in risposta alle sue spinte, che diventano sempre più vigorose.
Quella notte, per la prima volta, appartengo anima e corpo ad un'altra persona.
E non avrei voluto altri se non Matthew.〰SPAZIO AUTRICE〰
Eccomi qui per dirvi che i Mattelia (?) finalmente ce l'hanno fattaaaa!!!! 🎉🎉🎉 spero che il capitolo vi sia piaciuto e mi scuso per gli eventuali errori!!
Non siate lettori silenziosi, lasciate qualche commento sia se il capitolo è stato di vostro gradimento sia se non lo è stato!! E mi raccomando, lasciate tante 🌟🌟🌟
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L'AMORE NON HA BISOGNO DI PAROLE
FanfictionIl college per Amelia dovrebbe segnare un nuovo inizio e il mezzo attraverso il quale ripagare tutti i sacrifici della madre, che l'ha cresciuta senza l'aiuto di nessuno; l' inizio di una nuova vita che le permetta di dimenticare l'abbandono del pa...