Siamo occhi negli occhi, i miei verdi catturati dai suoi ,blu come l'oceano, e per un istante ho la sensazione che possano trascinarmi a fondo. Ne ho la consapevolezza: sono occhi splendidi ma così profondi da riuscire a nascondere qualsiasi cosa.
Tutto dura solo pochi istanti, perchè a prendere il sopravvento sono le farfalle che ho allo stomaco quando mi fa circondare il suo collo con le mie braccia e io, spinta da animato coraggio, circondo il suo bacino con le mie cosce.
Tutto accade nella frazione di un minuto e poi...
Mi bacia, il mondo intorno a noi scompare. Dapprima è un bacio timido, come se le mie labbra dovessero abituarsi alle sue, poi cambia forma diventando sempre più passionale e lascio che la sua lingua esplori la mia bocca. Lo imito e infilo timidamente la mia lingua nella sua bocca, sento il suo sapore ed è fantastico. Sento il suo basso ventre strusciarsi contro il mio, il sangue mi pulsa nelle vene a mille, infilo una mano tra i suoi capelli e mi stringo di più a lui con le gambe.
Non ci fermiamo neanche quando lui mi solleva di peso e mi porta fuori dall'acqua, io stringo ancora più forte le gambe intorno a lui e mi aggrappo al suo collo, come se non volessi perdere il contatto.
- Sono qui... - mi sussura tra le labbra mentre mi fa stendere sulla sabbia. Mi allarga le cosce e lui vi si posiziona in mezzo, e lo sento: sento tutta la sua virilità.
- Matthew... - sussuro a mezza voce.
- Basta che tu lo dica e io mi fermo. - dice con voce roca.
Ma io non dico nulla. Mi piace troppo anche solo per riuscire a fermarlo.
Sposta la bocca sul mio collo dove lascia diversi piccoli baci, poi torna ad avventare le mie labbra, contemporaneamente fa scorrere la mano su e giù sulla mia coscia fino a quando non arriva al bordo delle mie mutandine.
- Posso? - mi guarda dritto negli occhi e io annuisco, mossa da un coraggio che non credevo di avere.
Entra la mano nei miei slip e mi tocca dove nessuno mi ha mai toccata, dapprima lentamente, sfiorandomi dolcemente il punto più sensibile, poi sempre più veloce. Mi toglie gli slip e si sposta lentamente, lasciando una sfilza di baci lungo tutto il mio corpo, cominciando dal collo fino a raggiungere l'interno coscia. Io tremo nello stesso istante in cui lui infila un dito dentro di me: è la sensazione più bella che abbia mai provato, o almeno lo penso finchè non comincia a stuzzicare il mio sesso con la lingua. Adesso potrei anche rinunciare a qualsiasi cosa per non farlo smettere mai.
Affondo le mani nella sabbia e comincio a dimenarmi ma lui mi tiene ferma per i fianchi, istintivamente porto una mano tra i suoi capelli e glieli strattono, sempre più forte man mano che lui aumenta il ritmo.
- Vieni per me,splendore. - mi dice accarezzandomi con le mani, adesso.
- Oddio... - urlo, scossa dai fremiti.
- Sei ancora più bella dopo... - dice baciandomi sulle labbra, io gli accarezzo il volto.
- Grazie. - gli dico e sorrido.
- Dai vieni, facciamo un altro bagno!
Mi rimetto gli slip e lo seguo di corsa in acqua, facciamo una nuotata e parliamo del programma per la serata mentre torniamo a riva: alla Tau stanno organizzando la prima festa del week end.
- Jillian verrà sicuramente, quindi conto nella tua presenza. - mi dice con uno sguardo sornione.
- Staremo a vedere. - dico uscendo dall'acqua.
Quando siamo ben asciutti andiamo verso la macchina così da poter fare ritorno al campus.
- Hai più cercato il mio telefono? - gli chiedo aprendo lo sportello.
- Veramente no, ma sarà sicuramente alla Tau. Sta' tranquilla, prima o poi verrà fuori. -dice ridendo.
- Lo spero davvero, non ho mai il tempo di sentire mia madre tra tutte le lezioni e le uscite.
- Sta' tranquilla. - mi ripete e si concentra sulla strada, io alzo il volume della radio quando mandano 'Stole The Show', lui storce il naso ma non dice nulla.
Mi sveglio non appena la macchina si ferma.
- Piccola, siamo arrivati. - mi sussurra Matthew all'orecchio.
- Altri cinque minuti... - dico supplicandolo.
Lui ride. - Se non riporto a Trevis l'auto entro i prossimi cinque minuti metterà una taglia sulla mia testa, mi ha già chiamato una decina di volte. Forza, devi anche prepararti per questa sera.
Scendo dall'auto e lo saluto con un cenno della mano, che lui non ricambia perchè riparte subito. Lo giustifico immediatamente: aveva fretta, è normale che non abbia ricambiato il saluto. Me ne convinco mentre cerco le chiavi.
Quando rientro in camera Jill non c'è, ne approfitto per fare una doccia veloce e metto i vestiti insieme agli altri panni sporchi ripromettendomi di andare in lavanderia domani.
Quando finisco vado in camera e mi porto avanti con i compiti, ho una tabella di marcia da rispettare assolutamente.
Qualche ora dopo rientra Jill.
- Eccoti. - dice sorridendomi. - Allora? Com'è andata?
Le sorrido di rimando. - Bene, siamo andati in Sud Carolina a fare il bagno in una spiaggia fantastica! - Lei annuisce ascoltando ogni mio particolare.
- Ti ha baciata? - Mi guarda con sguardo indagatore e io divento subito rossa.
Eccome se mi ha baciata!
- Oddio, lo sapevo! Lo. Sapevo. - scandisce ogni sillaba e poi comincia a saltellare per la stanza.
- Non credevo saresti stata così felice, visto il rapporto che hai con Matthew.
- Oh sciocchezze! - dice facendo un gesto con la mano, a mo di allontare l'aria - Io sono felice per te! L'ho capito subito che ti piaceva!
- Sì, mi piace! - ammetto e mi alzo per prendere il mio mac.
- Che stai facendo?
- Devo chiamare mia mamma, non la sento da parecchi giorni.
- D'accordo, ma hai i minuti contati. Questa sera c'è la festa del primo week end alla Tau, dobbiamo essere pronte per le undici. - mi intima guardandomi seria.
Faccio una videochiamata di pochi minuti con mia mamma, alla quale si unisce anche Jill. Mia mamma mi racconta della vita a Port WentWorth e degli ultimi pettegolezzi, io le parlo della prima settimana di università, poi ci salutiamo.
- Forza, abbiamo poco più di un'ora per prepararci. - mi dice Jill andando verso il bagno.
Passo la piastra sui capelli e mi trucco un po', indosso un vestito di cotone, rosa chiaro e smanicato, lungo fino a sopra il ginocchio e che cade morbido sul corpo con una leggera scollatura sul seno. Abbino un paio di sandali laminati di un colore di poco più scuro del vestito e ,mentre aspetto Jill,completo una ricerca di letteratura inglese.
- Andiamo! - esclama Jill.
Questa volta al parcheggio ad aspettarci non troviamo Trevis ma... Liam.
- Ciao bellezze! - ci saluta e mi apre la portiera del passeggero, Jill si siede dietro e mi schiaccia l'occhio.
Quando arriviamo il giardino è come l'ho trovato la prima volta che sono venuta: pieno di studenti ubriachi e bicchieri buttati a casaccio.
- Vieni. - mi dice Liam prendendomi per mano e conducendomi dentro casa, io cerco la mano di Jill dietro di me e lei afferra subito la mia.
Quando entriamo l'aria è impregnata dal fumo e ci sono diverse ragazze su dei tavoli che ballano, lasciando ben poco all'immaginazione.
- Che confusione! - dico rivolta a nessuno in particolare.
- Sì, questa sera c'è solo la festa alla Tau quindi vengono tutti qui. - dice Liam sorridendomi.
- Ecco Trevis. - dice Jill, lasciandomi la mano e andando incontro a Trevis, che la stringe dai fianchi e la bacia teneramente su una guancia.
- Ciao Amy! - mi dice Trevis - Passata una bella mattina?
Lascio subito la mano di Liam. - Sì, devo dire che la colazione in quel fastfood era davvero ottima. - Rido, e con me anche Jill e Trevis mentre Liam ci guarda confuso.
Mi si avvicina posandomi le mani sui fianchi e mi chiede se voglio qualcosa da bere ma per il momento io sono a posto così, quindi si allontana per andare all'angolo bar nell'enorme cucina.
- Penso che sia ancora in camera sua. - dice Trev a Jill quando mi avvicino al gruppo.
- No, guarda dov'è quel bastardo!- esclama Nate ridendo, indicando un punto alle mie spalle. Mi volto anche io.
Matthew è seduto sul divano con una birra in mano, la cosa che mi lascia sbigottita è che seduta su di lui c'è una ragazza che, nello stesso momento in cui io mi sono girata, gli ha ficcato la lingua in bocca.
- Io non capisco come fa! - esclama Luke.
- Secondo me ha il cazzo d'oro! - gli risponde Nate. - Si è scopato Megan appena è arrivato oggi pomeriggio e tra qualche minuto vedrai che sale di sopra. È assurdo! - e sbottano a ridere.
- Che stronzo! - esclama Jill avvicinandosi a me. - Andiamo in giardino!
Attraversiamo la portafinestra che conduce al guardino, ancora esterrefatta da quanto ho visto e sentito. Che gran pezzo di merda.
- Amy, tesoro, tutto bene? Lascialo perdere finchè puoi, non merita un minuto in più del tuo tempo.
- Siamo solamente usciti Jill, non mi aspettavo chissà che. - dico, ma nè lei nè io crediamo a quello che è appena uscito dalla mia bocca.
- Tesoro, mi dispiace tanto... - dice guardandomi con compassione.
Non voglio che mi guardi in quel modo, è solo uno stronzo e io avrei dovuto saperlo.
- Jill, non voglio rovinarmi la serata, non mi importa davvero.
- D'accordo, allora vieni, io ho bisogno di qualcosa di forte da bere. Questa notte si fa baldoria! - dice urlando e trascinandomi verso la cucina.
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L'AMORE NON HA BISOGNO DI PAROLE
FanfictionIl college per Amelia dovrebbe segnare un nuovo inizio e il mezzo attraverso il quale ripagare tutti i sacrifici della madre, che l'ha cresciuta senza l'aiuto di nessuno; l' inizio di una nuova vita che le permetta di dimenticare l'abbandono del pa...