AMELIA

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Quando apro gli occhi il senso di nausea mi investe prepotentemente; un dolore allo stomaco si fa strada dentro al mio corpo costringendomi a rannicchiarmi su me stessa.
Ripenso alle parole di Rachel, alla cattiveria con la quale le ha pronunciate, e una lacrima mi cade sul viso.
Non posso credere che avranno un bambino!
Come hanno potuto?
Come hanno potuto farmi questo?
Il braccio di Matthew avvolge la mia vita in una stretta salda, prima di attirarmi a lui.
I nostri corpi diventano un tutt'uno, dandomi un po' di sollievo dai miei mali.
-Tutto bene splendore?- chiede con la voce ancora impastata dal sonno.
-Sì..- rispondo con un filo di voce.
Sento il materasso deformarsi sotto al peso del suo corpo che si muove.
-Guardami, per favore!- chiede.
Prendo un profondo respiro e mi giro incastrando i nostri sguardi.
-Ne vuoi parlare?- mi chiede accarezzandomi il viso dolcemente.
Scuoto la testa. Non mi va proprio.
-Non puoi tenerti tutto dentro. Questa situazione ti distruggerà se non la affronti.> dice.
-Devo solo metabolizzare quello che mi ha detto e accettare quello che accadrà. Non è la prima volta che le persone mi deludono, ormai ci sono abituata...-sussurro.
-Amy...- dice accarezzandomi la guancia.
-Non dare più peso a questa storia di quanto in realtà ne meriti- dico alzandomi.
-Amelia...- dice fermandomi per un polso -ehi, per favore parlami...
-Non ho nulla di cui parlare Matt- dico sottraendomi alla sua presa ferrea.
-Perché fai così? Perché non mi guardi e non mi parli?
-Perché, alla fine dei conti, tu non sei poi così diverso da loro- dico guardandolo alla ricerca di un barlume di speranza che possa farmi credere in lui, in un Matthew capace di provare qualcosa, qualsiasi cosa.
-Che cosa intendi?- mi chiede nervoso.
-Io Matthew, dentro quella doccia, ieri notte ci ho fatto l' amore, con te. Per te che cosa ha significato? Cos' è questa cosa assurda che c'è tra me e te?- gli domando furiosa.
-Non farlo Amelia!- questa volta urla. Punta i suoi occhi lividi di rabbia su di me -lo sapevi fin dall' inizio quali erano le mie intenzioni. Non ti ho mai promesso cuori e fiori, MAI! Per me non è stato nulla di più che una semplice scopata; ogni stramaledetta volta abbiamo solo scopato! Potevo farlo con te o con un' altra, non sarebbe stato diverso; non sarebbe cambiato assolutamente niente!- dice annientandomi del tutto.
Sbatto gli occhi ormai pieni di lacrime cercando di metabolizzare le sue spregevoli parole prive della benché minima umanità.
Mi asciugo le lacrime ormai stanca di essere umiliata e di stare male per chi non lo merita; mi spoglio dei suoi vestiti rimanendo in intimo davanti a lui; mi rivesto con i miei abiti ormai asciutti e vado verso la porta.
-Sai...- dico guardandolo attentamente -credevo di aver visto qualcosa di buono in te ma mi sbagliavo, come sempre d' altronde. Ti ho dato tutto di me, ti ho dato la cosa più preziosa e non avevi diritto di prenderla. Non avevi diritto di distruggermi e, mi dispiace dirtelo, ma non troverai mai pace dal tuo inferno finché non capirai che davanti a te ci sono degli esseri umani, proprio come te, proprio come Lucas...- dico prima di abbassare la maniglia della porta.
-Amelia...- mi chiama venendomi incontro.
Scuoto la testa -Non hai il diritto neanche di fermarmi Matt. Qualsiasi cosa fosse questa tra di noi è finita- dico uscendo e allontanandomi di fretta dalla sua stanza.

Quando arrivo al piano inferiore Trevis e Jill sono già di sotto seduti, con una tazza di caffè bollente tra le mani, sul divano.
-Che ti ha fatto?- mi chiede Jill alzandosi di scatto e avanzando veloce nella mia direzione.
-Nulla che non mi aspettassi.- dico abbozzando un sorriso per rincuorarla.
-Mi fa schifo...- dice Jill scuotendo la testa e avvolgendomi nel suo abbraccio.
-Sapessi quanto me ne fai tu, sorellina- tuona la voce di Matt dietro di noi.
Vedo Trevis alzarsi svelto dal divano e avanzare verso di noi.
-Non siate precipitosi.- dice immediatamente, cercando di calmare la situazione divenuta piuttosto seria.
-Deve farsi i dannati affari suoi!- urla Matt.
-Amelia è una mia amica!- ribatte tronfia Jill.
-Dannazione Jill smettila di rispondergli- la rimprovera Trevis che ormai ci fa scudo con il suo corpo mentre ci allunga la chiave della sua auto da dietro la schiena così che Matthew non possa accorgersi di nulla.
Il messaggio è chiaro "andatevene prima che la situazione peggiori irreparabilmente" e noi lo ascoltiamo.
Jill afferra la chiave dalla mano di Trev e,trascinandomi per un polso, inizia a correre verso l' uscita della confraternita lasciandoci alle spalle grida e rumori di ogni genere.

L'AMORE NON HA BISOGNO DI PAROLEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora