Nota.
L'estratto presente nel primissimo capitolo ( la prolessi ) appartiene a questo capitolo.
Buona lettura ;)
Aurora
Dicono che una persona arrogante e spavalda si riconosca al primo sguardo.
Io di certo non credevo minimamente a queste cose.
Naaah, perché mai avrei dovuto farlo?
Preferivo non lasciarmi influenzare dalle prime impressioni, oppure offuscare dai vari commenti e pettegolezzi, il più delle volte privi di fondamento, sparsi un po' nella bocca di chiunque avessi attorno.
Non conoscendo la tale persona , mi sembrava alquanto ridicolo ed illogico, oltre che modo ingiusto, inquadrarla in maniera frettolosa.
Eppure Jonathan Corindone non mi aveva lasciato altra scelta.
Sin dal primo nanosecondo che l'avevo accidentalmente incontrato e conosciuto in Università, in quella cavolo di aula 400.
Puff. Idee di una vita gettate al vento.
Quel "soggetto" o " tizio" , a voi la scelta su come definirlo, entrava in aula con una camminata così assurda!
Lenta, sicura di sé. Non sopportavo la sua spavalderia.
Le suola delle sue scarpe neanche toccavano il pavimento tanto era narcisista.
Si credeva forse il galletto del pollaio?
Evidentemente sì, visto che tante quaquaraquà gli ronzavano attorno, proprio come delle zanzare impazzite.
"Vestivo" le loro punture da capo a piedi, ogni anno! Non tolleravo ragazze di quel genere.
Appena individuavano un ragazzo carino, al di sopra degli standard...TAC. Le gatte morte in incognito entravano in azione uscendo allo scoperto.
Jonathan sfoderò un sorrisetto odioso quando incontrò il mio sguardo.
La sua arroganza e la sua strafottenza sembravano averlo preceduto prima ancora che il suo piede oltrepassasse quella soglia.
Per non parlare del suo smisurato ego!
La sua sicurezza di sé dava ai nervi, specie ad una come me, che non era poi del tutto sicura di qualunque cosa la riguardasse.
Si lasciò cadere su una sedia accanto a me, con noncuranza, e sistemò il suo zaino a tracolla sul banco che aveva avanti a sé, come fosse pronto per prendere appunti o fare scarabocchi.
Mi fece un occhiolino.
Io roteai gli occhi e sbuffai sonoramente, tamburellando le dita sul mio libro di storia.
Cercai di concentrarmi.
Dovevo studiare almeno qualche riga del trentaduesimo capitolo del manuale, prima che il professor Bartoli arrivasse, ma era veramente dura con quei due occhi di falco che mi squadravano in continuazione, facendomi una sorta di RX completa.
Neanche i suoi occhi fossero uno scanner umano!
Cosa voleva vedere? Le mie mutandine a pois?
Ah-ah non poteva.
" Qualcuno ti ha morso la lingua questa mattina?"
Ci risiamo.
Non poteva parlare con la Genoveffa e Anastasia di turno? Che cavolo!
Quando vide che cercavo di ignorarlo scoppiò a ridere.
La sua risata era tremendamente sexy, così come il resto di tutto...ma, ma... ehi!
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L'amore nei tuoi occhi - Trilogy of forgiveness Vol.1
ChickLitAurora abita con due bizzarre, ma simpatiche, coinquiline all'ottavo piano in un condominio ormai in decadimento. Troppo presa dai suoi studi, non pensa minimamente a perdere tempo in feste universitarie, svariate uscite notturne e quanto altro, fig...