Aurora
Aveva tradito la mia fiducia.
Io mi ero fidata di lui, io gli volevo bene.
Credevo che fosse un mio caro amico, qualcuno su cui poter sempre contare.
Invece era soltanto un vigliacco, geloso, invidioso e codardo.
Come aveva potuto farmi questo? Come aveva potuto fare questo a Jonathan?
Se le cose fossero andate diversamente? Se Jonathan fosse morto? Se Silvia fosse stata rapita o addirittura uccisa? Cos'altro sarebbe potuto accadere?
Gli tirai uno schiaffo così forte capace di fargli voltare la faccia.
Era stato più forte di me. Che soddisfazione!
Non ne avevo potuto fare a meno, era stato inevitabile.
Le mani mi prudevano dalla voglia di picchiarlo, volevano gonfiargli la faccia e trasformarla in un palloncino all'elio.
L'avevo avvertito, avvisato. Se avesse fatto del male all'uomo che amavo, l'avrebbe fatto anche a me, quindi questo era il risultato. La fine della nostra amicizia.
" E' finita!" tuonai severa, schiumante di collera. " Io mi fidavo di te, tu mi hai mentito!" sbottai furiosa, non riuscivo più a controllarmi. Nessuno mai mi aveva presa in giro a questo modo, mai.
Giacomo si massaggiò la mascella per alleviare il dolore, il colpo appena ricevuto però non era nulla in confronto a quel che avrei voluto fargli per davvero.
Jonathan sorrideva affascinato della mia reazione.
Era persino divertito non arrabbiato, come se si fosse aspettato tutto questo da parte di Giacomo senza farsi problemi.
Lui conosceva il biondino da quando erano piccoli, io no. Avrei dovuto ascoltarlo quando mi parlava di Giacomo in un certo modo, dargli retta.
" Aurora, non potevo sapere quel che sarebbe successo " si difese il mio ex amico, con una mano sul cuore. " Lo giuro, non potevo saperlo! Lo sai che tengo molto a te, non ti farei mai del male."
" Non giurare, ok? " minacciai io di rimando con l'indice alzato. " non credo ad una tua sola parola, non più."
Sbuffò: " Cavolo! Non avrei mai confessato tutto questo se non avessi deciso di schierarmi dalla vostra parte contro quei delinquenti."
Jonathan si passò stancamente una mano fra i capelli castani: " Ti ho detto di andartene, ok? Vattene. Non voglio ripetertelo." disse in tono calmo.
Giacomo allargò le braccia esasperato: " Mi dispiace, ok? Cos'altro posso fare? "
Mio marito si alzò, scuotendo la testa con un sorriso amaro stampato sulle labbra: " Non mi aspettavo niente di diverso da te, sei sempre stato invidioso della mia famiglia. Quindi, come posso credere al fatto che ti dispiaccia davvero quanto è accaduto? "
" Hai ragione." rispose l'altro, abbassando lo sguardo. " non hai tutti i torti."
" Sei qui non per unirti a me, come mio fratello, ma per salvarti la pelle in qualche modo, perché io ho soldi e potere se dovessero riuscire a ricattarci nuovamente mentre tu no. E sono sicuro che quando questa storia sarà risolta - e accadrà molto presto, perché ho dato parecchie informazioni alla polizia che è sul punto di mettere fine alla fuga di Alberto, e di conseguenza anche a quella di Mirko - tu tornerai a farmi la guerra. Quindi, basta. Sono stufo dei tuoi giochetti, finiamola qui. "
Guardai entrambi con le braccia incrociate al petto, ero ancora sconvolta da quanto appreso, e le ultime parole di Jonathan mi avevano ancor di più fatto rendere conto di quanto Giacomo fosse solo un approfittatore, nonostante in un certo senso tenesse ancora a me.
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L'amore nei tuoi occhi - Trilogy of forgiveness Vol.1
ChickLitAurora abita con due bizzarre, ma simpatiche, coinquiline all'ottavo piano in un condominio ormai in decadimento. Troppo presa dai suoi studi, non pensa minimamente a perdere tempo in feste universitarie, svariate uscite notturne e quanto altro, fig...