Aurora
Credevo nel vero amore e nel matrimonio. Da sempre.
Eppure in queste ultime settimane avevo tanto desiderato d'innamorarmi di Giacomo, pur essendo sposata con un uomo che amavo.
Perché? Perché sapevo che meritava le mie attenzioni, dopo tutto quel che aveva fatto per me, mi sembrava doveroso ricambiare il suo affetto.
Ma il mio cuore non aveva mai smesso di credere nell'amore riposto in Jonathan, mio marito. Lui mi aveva rifiutata, mi aveva tenuta distante, ma tutto questo alla fine aveva comunque condotto a questa mattina. L'alba ci aveva sorpresi mentre facevamo l'amore in camera sua, ormai nostra.
Ed il mio cuore aveva vinto contro ogni logica.
Sentivo ancora le mani dell' uomo che amavo scorrere sul mio corpo, infrangersi fra i miei capelli, le sue labbra lambire le mie con dolcezza e passione, i suoi sguardi profondi che mi ammaliavano come non mai.
Sentivo il suo corpo contro il mio, ancora.
Mi portai una mano davanti la bocca e sorrisi al mio riflesso. Lo specchio in bagno mi stava facendo notare quanto fossi cambiata in una sola notte. C'era una luce diversa nei miei occhi, erano più luminosi. L'essermi concessa a lui aveva cambiato qualcosa in me, nel profondo. Ed il solo fatto che io gli avessi rimesso la fede al dito mi rendeva entusiasta, assieme al ricordo della sua promessa fatta poco prima.
Mi avrebbe amata, quanto l'amavo io e forse anche di più.
Era impossibile che lui mi amasse più di quanto l'amassi io, perché il mio amore per lui era indescrivibile.
Era comunque stato straordinariamente bello e rincuorante sentirselo dire.
Le cose potevano solo andare in meglio, ora.
" Sbrodolina? Stai sbrodolando un discorso davanti lo specchio? " domandò il mio maritino, bussando alla porta del bagno che era chiusa a chiave. " Dobbiamo andare a fare spesa, poi shopping e questa sera abbiamo quella famosa serata di gala in azienda. Ricordi? "
Roteai gli occhi e sospirai, nonostante i suoi modi alle volte fossero ancora irritanti mi piaceva da impazzire, comunque.
" Un momento. Sto arrivando. " tuonai, aprendo il rubinetto del lavandino per sciacquarmi la faccia e lavarmi i denti.
Ravvivai i miei lunghi capelli lisci e scuri, mi truccai alla buona ed uscii dal bagno in jeans e felpa.
" Pronta." sbottai pimpante.
Inarcò un sopracciglio: " Casual? Questa sera avrai bisogno di un abito lungo, Rora. Lo sai, vero? "
Scrollai le spalle: " Stiamo andando a fare shopping per questo, no? Inoltre per fare un po' di spesa non ho bisogno di un abito elegante e da sera, non trovi? Anche tu indossi un pantalone ed un maglioncino per ora. "
" Fosse per me potresti anche venire in costume da bagno questa sera, ma i soci non approverebbero e avrebbero molto da spettegolare poi! " sbuffò lui, annoiato quanto me per tutta quella formalità ed eleganza che s'aggirava nel nostro mondo.
" I miei genitori sarebbero dalla loro parte, incluso mio fratello Sebastian, Patrick ed Olivia. So che dovrò entrare in uno di quei vestiti da donnone ricche ma ciò non vuol dire che ne sia entusiasta." aggiunsi io, rassegnata.
Rise piano: " Sembriamo delle vittime, invece siamo a capo di tutte quelle persone. Abbiamo un potere enorme, sai? "
Sorrisi: " Abbiamo? "
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L'amore nei tuoi occhi - Trilogy of forgiveness Vol.1
ChickLitAurora abita con due bizzarre, ma simpatiche, coinquiline all'ottavo piano in un condominio ormai in decadimento. Troppo presa dai suoi studi, non pensa minimamente a perdere tempo in feste universitarie, svariate uscite notturne e quanto altro, fig...