Don't scare //

6.5K 314 28
                                    

Aurora

Due mesi.

Erano già trascorsi due mesi da quel triste giorno di Dicembre.

E quante cose erano successe?

Una marea.

Giacomo aveva deciso di prendersi qualche settimana di ferie dal lavoro, rifugiandosi momentaneamente a Torino da sua madre, tutto questo per evitare il rischio di ritrovarsi faccia a faccia con Jonathan, tornato a lavoro a pieno ritmo da qualche giorno.

Quando sarebbe rientrato a Milano? Non lo sapevo.

Quando sarebbe migliorato il loro rapporto amico/fratello?

Non potevo sapere nemmeno questo.

Né il come, né il dove, né il quando, ma speravo al più presto.

Alberto e Mirko erano ancora a piede libero, la polizia ne aveva perso le tracce. Incredibile! E questo mi atterriva. Se soltanto Giacomo e John si fossero chiariti del tutto, allontanando i loro dissapori e dispiaceri reciproci!

Giacomo non aveva ancora ottenuto il mio perdono, ma avrei preferito comunque averlo come alleato piuttosto che come nemico, da cui guardarsi le spalle continuamente ed in ogni momento.

A motivo di ciò, avevo provato più e più volte a convincere John a chiamarlo, ma senza successo.

Erano stati amici un tempo, qualcosa doveva pur valere.

Patrick era letteralmente scomparso dalle nostre vite, lasciando un voto incolmabile. Ero sempre stata abituata alla sua presenza nella nostra famiglia, mi sentivo più al sicuro quando c'era lui, era sempre stato un appoggio, un aiuto in più, un punto di riferimento. L'unico che sapesse tutto di tutti.

Era una brava persona di cui potevamo fidarci anche ad occhi chiusi, ma...

Jonathan poteva anche provare a far finta di nulla davanti agli altri, io però sapevo quanto ci stesse soffrendo. Era sempre teso, nervoso, pensieroso e quasi ogni notte la passava in bianco fissando il soffitto di camera nostra.

Nascondeva il suo dolore dando tutto se stesso nel lavoro, nello studio, persino quando era con me, ma ormai lo conoscevo bene ed ero preoccupata per lui, perché da un momento all'altro sarebbe potuto scoppiare!

Inoltre, Patrick aveva lasciato il suo posto in azienda, rispettando letteralmente le volontà di mio marito. Era stato rimpiazzato da mio fratello Sebastian, che a sua volta aveva preso il posto di papà, ormai andato in pensione.

Sebastian non dava problemi, almeno. Ed io ero contenta che al posto di Patrick fosse subentrato lui, perché nessun altro ne sarebbe stato all'altezza e nessun altro avrei voluto al fianco di John.

Silvia chiedeva spesso di suo zio, che vedeva soltanto di rado e grazie a me. Avevo provato a spiegarle qualcosa, senza scendere nei dettagli, ma si vedeva quanto stesse male anche lei per la lontananza di Patrick. Dopotutto, era abituata alla sua presenza, da ancor prima che i suoi genitori morissero in quella rapina a mano armata finita male.

Due mesi.

E non riuscivo ancora a crederci. Erano volati così in fretta.

Avevamo trascorso le feste natalizie in compagnia della mia famiglia, e nonostante l'assenza di Patrick ed Olivia si fosse fatta sentire fin troppo, avevamo tenuto duro e provato a divertirci comunque.

Regali infiniti, tombolate in famiglia, numerose passeggiate mano nella mano lungo i Navigli illuminati a festa, visite ai numerosi mercatini di Natale sparsi per la città.

L'amore nei tuoi occhi - Trilogy of forgiveness Vol.1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora