Aurora
" Carlotta? Per caso hai comprato il detersivo per lavare i piatti e i rotoli di carta igienica? Toccava a te questa volta. " tuonai dalla cucina, consapevole del fatto che lei fosse in corridoio pronta a ravvivarsi i capelli castano chiaro, molto mossi.
" Oh, ecco cosa mi ero dimenticata." commentò, affacciandosi dalla porta della cucina. " provvederò questo pomeriggio."
Roteai gli occhi: " Questi piatti nel lavandino? Ci sono da due giorni, prima che nascano forme di vita aliena ti andrebbe di lavarli? " le ricordai, rimproverandola con lo sguardo.
" Sì, sì certo, oggi pomeriggio sistemo tutto. Promesso."
Più volte lavavo i suoi piatti e quelli di Felicity.
Perché io riuscivo a trovare il tempo per farlo e loro no? Era tutta una semplice questioni di organizzazione. Avrei benissimo potuto lavare anche i piatti di Carlotta di due giorni fa, ma più lavavo più aumentavano la volta successiva, come se entrambe sapessero che io alla fine l'avrei tolti di mezzo comunque. Questa cosa accendeva una rabbia omicida in me, sul serio.
Sbuffando, aprii il frigorifero alla ricerca di un buon succo di frutta, ma un forte odore di cipolla mista a qualcosa di guasto mi investì in pieno, rischiai di vomitare.
Ok, ci rinuncio.
Diedi un'occhiata al calendario, nonostante i turni di pulizia, polvere, sporcizia varia e capelli non mancavano mai in giro. Rinunciai al succo di frutta. Troppo disgustata anche solo per bere qualcosa.
" Felicity? La cipolla nei contenitori, grazie. " appuntai mentre gustava un the verde con biscotti vegani e sfogliava un giornale di alta moda. Era ancora avvolta in una elegante vestaglia rosa confetto e ciabatte a forma di coniglietto. Coniglietto in stile Tamburino, avete presente il migliore amichetto di Bambi? Sì, proprio lui.
" Baby, il fatto è che dovevo preparare una crema naturale di bellezza e per la fretta ho dimenticato di rinchiudere la cipolla in uno di quei cosini anti-odore. " si difese lei, senza neanche guardarmi.
Cipolla? Una cipolla per un trattamento di benessere? Eh? Davvero?
Ok, io sembravo la mamma, loro due le mie figlie. Io ero persino la più giovane in quella casa, qualcosa non quadrava. La più disordinata dovevo essere io, secondo natura.
" Relax, tesorino oppure le rughe si accentueranno." consigliò lei, scrollando le spalle.
Mi rifugiai in bagno, ovviamente senza carta igienica - finita questa notte - mi armai di fazzolettini. Questa settimana sarebbe anche dovuto venire l'idraulico, per via dello scarico del wc. La maniglia si era staccata e in questi giorni scaricavamo con secchiate d'acqua. Imbarazzante. Il degrado generale, totale. Una devastazione. La proprietaria se ne lavava le mani peggio di Ponzio Pilato.
Avevamo inoltre infissi del 1960 - data di costruzione dell'immobile - quindi gli spifferi d'aria erano garantiti, chissà come avremmo fatto questo inverno.
Ridi, non c'è altra soluzione. Bisogna ridere, anche quando tutto non va secondo i piani, prendiamo tutto con giusto peso, ok? Niente rabbia, niente amarezza, risentimento. Ok? Pratica perdono, tesoro. Perdono. Ama. Punto. Perdonare e amare. Ripetilo. Per-do-na-re e a-ma-re.
Mi auto-consigliai.
Vestita e truccata mi avventurai sul pianerottolo di casa, chiudendo il portoncino alle mie spalle.
Era sabato, quindi le mie coinquiline sarebbero rimaste a casa fino alla sera, poi sarebbe uscite con amichetti vari, raggiungendo pub o qualche locale in centro mentre io...stavo facendo quanto di più normale ed abitudinario possibile, ossia raggiungevo la mia famiglia fuori città.
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L'amore nei tuoi occhi - Trilogy of forgiveness Vol.1
ChickLitAurora abita con due bizzarre, ma simpatiche, coinquiline all'ottavo piano in un condominio ormai in decadimento. Troppo presa dai suoi studi, non pensa minimamente a perdere tempo in feste universitarie, svariate uscite notturne e quanto altro, fig...