I'm here //

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Jonathan

Iniziai a correre a perdifiato.

Non avevo idea di dove volessi andare, sapevo soltanto che dovevo uscire dalla camera, prendere una boccata d'aria fresca, perché dentro mi mancava l'aria, non c'era più traccia di ossigeno. 

Non respiravo più. 

I miei polmoni erano contratti e facevano un male intollerabile nel petto. 

Boccheggiando, raggiunsi senza neanche volerlo il parapetto del terrazzo panoramico dell'albergo. 

Il paesaggio che si mostrò alla mia vista era meraviglioso. La Serenissima era magnifica anche di notte, immersa in quelle luci, in quel clima di mare. 

E pensare che avrei voluto portare qui la mia Aurora, una sera di queste. 

Fu un vero sollievo percepire un po' di vento, seppur gelido.   

Faceva freddo, ma non era neanche paragonabile al gelo che stavo portando in me, che stavo provando dentro al cuore. 

Due figli. 

Non uno, ma due bambini...erano in arrivo. 

I figli di chi? I nostri. 

I miei. 

Non riuscivo a crederci. 

Chi l'avrebbe detto che Jonathan Corindone si sarebbe ritrovato padre a soli venticinque anni?

Di certo, non mio padre, non mia madre e nemmeno Patrick. I miei amici non avrebbero scommesso un centesimo. Eppure, eccoci qui. Sposato e con una moglie, che amavo più della mia vita, incinta.  

Soltanto un anno fa, ero un ragazzo immaturo, che si era fidato per troppo tempo delle persone sbagliate, che aveva tradito le persone che amava di più al mondo, che aveva bevuto e fumato come se non ci fosse un domani e la vita non avesse alcun senso e significato, che aveva visto morire chi non avrebbe mai voluto. 

Levai lo sguardo verso il cielo. 

Mi sentivo solo, nonostante avessi ancora Silvia e...Giacomo. Lui era il mio fratellastro, nonostante tutto, e un tempo mio caro amico. E poi c'erano Monia, Olivia, Silvia, Federico, Rossana ed...Aurora, assieme alla sua meravigliosa famiglia che avevo imparato a rispettare e volere bene. Suo fratello Sebastian era uno spasso, una persona divertente, con la qualche si poteva scherzare anche negli attimi più difficili della vita, sapeva come sdrammatizzare le faccende spinose. Claudia, la sorella maggiore, era sempre in grado di vedere il bicchiere mezzo pieno, mai mezzo vuoto...in tutte le cose, suo marito era una persona stimata e sempre presente per la sua famiglia. La loro bambina, la nipote di mia moglie, era esattamente la fotocopia di entrambi i suoi genitori. 

Io non avrei mai voluto che i miei figli ereditassero da me qualcosa, soprattutto il mio carattere. 

Io non desideravo loro e loro non dovevano desiderare me come loro padre. 

Avrei fatto quel che sarebbe stato giusto, ma non mi sarei mai legato a loro. Non come Aurora avrebbe voluto. 

Se fossi stato attento, tutto questo non sarebbe successo. Se quella notte di tante, avessi esitato...forse, a quest'ora non starebbero qui. 

No, non volevo la responsabilità di due bambini. 

Amavo mia moglie, avrei fatto tutto il necessario per lei, ma nient'altro. 

Non potevo amare quei due bambini dal nulla come era stato per lei. Non ne ero capace. 

E poi...amare loro, perché? 

L'amore nei tuoi occhi - Trilogy of forgiveness Vol.1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora