Aurora
Il pianto che valeva una vita giunse alle mie orecchie in poche ore.
Mi ero svegliata al mattino, pensavo che quella sarebbe stata una giornata come tante altre...invece, in questo giorno erano nati i miei figli: le persone che avrebbero cambiato per sempre la storia della mia vita, che avrebbero reso speciale qualsiasi attimo, momento insieme e che avrebbero trasformato la ragazza che ero in una madre che avrebbe amato entrambi persino oltre la morte...
Il pianto di Eva Sofia aveva anticipato quello del fratello per soli quattro minuti.
Quattro minuti, che avrebbero penalizzato il piccolo Marco Patrick, poiché ero sicura del fatto che la sorella glieli avrebbe fatti pesare. Era lei la maggiore di casa, la prima ad essere venuta al mondo.
Si nasce piangendo, il mondo ti accoglie con sorrisi e amore e tu...piangi.
Versi lacrime su lacrime, ma in cuor tuo sai che stai iniziando a vivere.
Tenere fra le braccia Eva Sofia ed in seguito Marco Patrick, seppur per brevissimo tempo, mi riempì il cuore di una profonda gioia, che non riuscivo ad esprimere a parole. Piansi anch'io, insieme ai miei cuccioli.
Jonathan mi era rimasto sempre accanto, in ogni momento, non mi aveva mai persa di vista un solo attimo. Per tutto il travaglio ed il parto non aveva fatto altro che sostenermi, incoraggiarmi, nonostante gli avessi urlato contro per più di una volta.
Era buffo con quella cuffietta in testa e quel camice verde che gli avevano fatto indossare per permettergli di entrare insieme a me in Sala Parto.
Eravamo insieme, pronti ad accogliere i nostri figli in questo mondo, che come per tutti non sarebbe stato facile da affrontare, avrebbe riservato loro gioie e dolori, ma era il mondo in cui avrebbero sempre potuto contare su di noi e sul loro buon spirito, che avevano racchiuso dentro di sé.
Jonathan aveva urlato insieme a me durante le spinte, mi aveva accarezzato la fronte sudata quando pensavo di non potercela più fare. E soltanto percepire il suo tocco sulla mia pelle, fra i miei capelli, mi aveva fatto riacquistare nuove forze e vigore per continuare.
" Continua così, amore mio. Sei bravissima, Sbrodolina. " sussurrò alle mie orecchie, in più di qualche occasione. " Ti amo. Ti amo tanto, sei meravigliosa. " ripeteva in continuazione.
Quando mi portarono in camera e dopo qualche ora lo vidi entrare con Marco ed Eva in braccio, fu inspiegabile la gioia incontenibile che provai nel notare e nell'affermare che quella era la MIA famiglia.
La famiglia che io e mio marito avevamo creato insieme. E non riuscivo a crederci.
Mio padre, mia madre, mia sorella Claudia, mio fratello Sebastian e la sua bellissima ragazza, mio cognato, la mia stupenda nipotina, Giacomo, Silvia, Olivia, Monia, Jessica ed il suo fidanzato, Federico e Rossana, Felicity e Carlotta...erano tutti lì.
Le persone che amavo, che rispettavo, erano venute a dare il loro benvenuto a queste due meraviglie.
Con Jonathan seduto sul letto accanto a me osservai ognuno dei presenti mentre mostravano facce buffe e sorridenti ai due piccoli arrivati, che stringevamo fra le nostre braccia.
Jonathan premette la fronte contro una mia tempia e chiuse gli occhi, respirando su di me.
" Non sono mai stato così felice in tutta la mia vita. E tutto questo lo devo a te. " mi ringraziò in un sussurro, scoccandomi un dolce e delicato bacio sulla guancia.
Con Eva fra le braccia poggiai il capo contro una sua spalla, contenta sino all'inverosimile.
Marco Patrick fra le sue braccia protestò appena, agitando i pugnetti in aria.
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L'amore nei tuoi occhi - Trilogy of forgiveness Vol.1
ChickLitAurora abita con due bizzarre, ma simpatiche, coinquiline all'ottavo piano in un condominio ormai in decadimento. Troppo presa dai suoi studi, non pensa minimamente a perdere tempo in feste universitarie, svariate uscite notturne e quanto altro, fig...