Resistence //

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Aurora

Nel momento esatto in cui m'infilò l'anello al dito capii di essermi innamorata di lui, per davvero.

Se non ero scappata, se non ero partita per andare lontano da qui, da tutta questa situazione, se non ero esplosa in una valle di lacrime o confessato a qualcuno quel che stavamo facendo per il bene di Silvia, era perché ero consapevole del fatto che non avrei sposato un perfetto sconosciuto ma semplicemente Jonathan, un ragazzo che stavo conoscendo, e che ogni giorno che passava mi piaceva sempre più. Nonostante non l'avessi visto molto in queste ultime settimane, non avevo fatto altro che pensarlo e...sognarlo.

E non sapevo se questo era un male oppure no. Sapevo soltanto che adesso eravamo sposati, marito e moglie.

Per una qualsiasi altra coppia sarebbe stato scontato affermare di amare il proprio marito, ma non nel mio caso.

Non sapevo se questo sentimento nei suoi riguardi sarebbe diventato vero amore oppure no, ma ero lì per dargli un'occasione. Avevamo fatto un accordo. Non ero a conoscenza di quel che stesse provando lui, ma sentire le sue dita strette fra le mie mi fece comprendere che forse qualche speranza c'era.

Se l'avessi amato soltanto io sarebbe stato un problema, pregai che anche lui provasse qualcosa.

Una scintilla sarebbe stata sufficiente per darmi speranza.

Mentre mi prometteva amore, protezione e fedeltà e tutto quel che poteva offrirmi in questa vita insieme fino alla morte che avrebbe potuto dividerci, ascoltai il mio cuore. Ed il mio cuore mi disse di credere. Credere nell'impossibile, in modo che diventasse possibile in qualche modo.

Entrai nella sala ricevimenti al suo fianco e...ballai insieme a lui, stretta fra le sue braccia.

Percepii chiaramente una delle sue forti braccia intorno alla mia vita ed era piacevole.

Mi lasciai guidare dai suoi passi.

" Grazie, Aurora. " mi sussurrò ad un orecchio, mentre continuavamo a danzare. Stavamo volteggiando insieme, al centro esatto della sala sotto gli sguardi dei nostri invitati.

Chiusi gli occhi e trassi un profondo respiro, ammettendo quel che mi stava suggerendo il cuore: " Io credo di farcela..."

Si fermò.

" Tu..." esordì con occhi increduli, ma non aggiunse altro e riprese a danzare.

Per il resto della serata, provai a divertirmi in ogni modo. Dopotutto era il mio matrimonio, no?

Osservai ogni volta che potevo il mio sposo, quando relazionava con i suoi soci, discuteva e rideva con i suoi amici. Era un occasione per conoscerlo ancora di più.

Ero seduta intorno al nostro tavolo, da sola, in attesa del secondo dei secondi piatti quando mio fratello Sebastian comparve al mio fianco.

Mio fratello era bello, anche se non fosse stato mio fratello. Capelli castani, occhi grandi e profondi color castagna, pelle abbronzata, un filo di barba scura sulle guance. Stava benissimo nel suo completo sportivo - elegante.

" Aury, come va? Come mai non sei con il tuo sposo?"

Posai gli occhi su Jonathan, in quel momento teneva in braccio la piccola Silvia mentre era seduto intorno al tavolo di Patrick e famiglia.

Eravamo in qualche modo legati, ora. Io ero davvero sua?

" Sto riprendendo fiato." mentii abbassando lo sguardo. La verità era che stavo semplicemente riflettendo sulle scelte intraprese.

L'amore nei tuoi occhi - Trilogy of forgiveness Vol.1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora