Al cuore non si comanda

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A volte ci si chiede quando arriverà il momento in cui il cuore comincerà a battere per qualcuno...quando i propri occhi non avranno occhi che per lui, quando il proprio corpo comincerà a perdere il controllo il solo sfiorarsi o guardarsi. E' la sensazione più bella che ci sia, e all'impatto lo capisci quando è così, capisci che nella tua vita qualcosa sta cambiando, o meglio, qualcuno ti sta cambiando. L'amore non è un gioco, l'amore è una magia che non puoi spiegare, è un potere cui non ci si può tirare indietro...non puoi distruggerlo nè tanto meno combatterlo, perchè per quanto tu possa scappare, lui ti seguirà sempre, in ogni angolo perduto e remoto della terra. Non bisogna reprimere i propri sentimenti, non bisogna soffocarli o annegarli nel proprio cuore, ma liberarli, gridarlo ai quattro venti e vincere così le proprie paure.

<< Non ne voglio sapere papà...non mi convincerai a trovare un fidanzato >>
<< Mandy, figlia mia, cerca di capire....io e tua madre vogliamo solo il meglio per te >>
<< Ah davvero ....>> era quasi arrivata all'esasperazione ogni volta che affrontavano quell'argomento. Volevano a tutti i costi che trovasse un fidanzato, ufficializzare la cosa, e poter prendere le redini dell'azienda di famiglia....un'azienda molt proficua.
Mandy Emilton, aveva avuto la "fortuna" di essere una delle ragazze più ricche di tutta l'Australia. La famiglia Emilton, era una delle famiglie più importanti della società...e da una famiglia importante, ci si aspettano cose importanti. Il padre e la madre di Mandy, Edward Emilton e Grace Stuart, erano a capo di una delle aziende più imponenti di tutto il continente Australiano e Americano. La loro azienda gestiva e controllava le banche più importanti del mondo....Wall Street, Rejonal Reserve, Europa.
Finanziavano moltissimi progetti, partecipavano a cene e feste di beneficenza, organizzavano importanti incontri d'affari con gli imprenditori di telecomunicazioni più importanti del mondo.
Ma a Mandy non interessavano questo genere di cose. Mandy non era una ragazza altezzosa, e con tutto quello che possedeva, poteva esserlo davvero, ma adorava il mare, la natura, gli animali....e anche se a volte la facevano veramente esasperare, amava i suoi genitori, e i suoi due fratelli gemelli più grandi, Alan e Michael.
<< Mandy...ti prego, cerca di capire. Sei l'erede di una delle multinazionali più importanti del mondo...devi trovare marito, e prendere le redini della società >>
<< Perchè proprio io? Perché non i miei fratelli....a loro avete permesso la libertà di scegliere ciò che volevano fare. Io non voglio prendere le redini della società.. >>
<< I tuoi fratelli erano destinati a fare altro >> ribattè il padre secco.
Ormai era inutile continuare su quella strada....lei sapeva che prima o poi avrebbe dovuto prendere in mano la società...solo che non si aspettava così presto...a soli ventitrè anni. Voleva viaggiare, vedere ancora tanti posti nel mondo...conoscere nuove persone...e chissà, magari incontrare qualcuno che le avrebbe fatto perdere la testa e il cuore.
Finita la discussione con i suoi genitori, e come al solito, senza venirne a capo, andò a trovare la sua amica Lily. Abitava vicino casa sua e ogni volta che aveva un problema correva a sfogarsi. Adorava parlare con lei, uscire e scherzare con Lily, la metteva sempre di buon umore, e sapeva sempre consigliarle la cosa giusta da fare.
Mandy abitava in una grandissima villa, circondata da ettari di terreno, con una piscina alquanto notevole. I suoi genitori le avevano sempre raccontato i sacrifici fatti, e quanto amore ci avevano messo nel fare quello che avevano costruito. Hanno educato i loro figli sempre con i giusti valori e principi, ad essere forti e indipendenti, ad essere testardi e ostinati....e ci erano riusciti alla grande, principalmente con Mandy. A dispetto dei suoi fratelli, Mandy era una ragazza molto più ribelle e incontrollabile, quando si metteva in testa una cosa, la otteneva...con le sue forze. Aveva sempre cercato di non coinvolgere il suo buon nome in quello che faceva, anche se era a volte impossibile....il suo nome era il pupillo della società, e anche lei lo era diventato. Da quando suo padre si era messo in testa che doveva trovarsi un fidanzato, molti ragazzi avevano cominciato a farle la corte. Era una bellissima ragazza, con dei lunghi capelli castani che le scendevano sulla schiena, formando delle bellissime onde, occhi verde scuro, e un fisico mozzafiato.....aveva tutto ereditato dalla madre...era molto simile a lei. Forse per questo che era sempre stata un pò la prediletta del padre....i gemelli erano cresciuti insieme, e a distanza di sei anni era nata lei portando, una ventata di aria fresca. Amava la sua famiglia, ma quando si prendeva quest'argomento, voleva solo andarsene da quella reggia e rifuggiarsi dalla sua amica.
<< Non puoi sempre scappare da questa cosa...sono due anni che vai avanti con questa storia Mandy, cerca di affrontarli >> le consigliava ogni volta l'amica.
<< Non ne posso più Lily...torniamo sempre sull'argomento. Non voglio un fidanzato, non voglio la società di mio padre, non me ne importa un fico secco dei soldi e dell'eredità >> ribattè secca nervosa.
<<Beh, cara mia, ci sei dentro fino al collo da quando sei nata, quindi non penso tu abbia via di scampo >>, poi avvicinandosi a lei << Mandy, ci sono tanti ragazzi che ti vengono dietro. Perchè non riprendi a frequentare qualcuno? >> sapeva di aver buttato la mina che avrebbe fatto scoppiare una bomba.
<< Che cosa? Questo da te non me lo sarei mai aspettata Lily....da che parte stai? >> disse piena di rabbia.
<< Mandy, io sono dalla tua parte...ma per un attimo, un solo attimo, mettiti nella posizione di tuo padre. Vuole vederti felice >>
<< Vuole vedermi seduta dietro la sua scrivania insieme ad un uomo e governare un impero >> scherzò lei arrabbiata.
<< Non ci sarebbe niente di male in questo. >> battè l'amica.
Mandy la guardò in silenzio....era inutile, in questo argomento era una causa persa.... Aveva frequentato una delle migliori scuole di Sidney, frequentato i migliori corsi....la sua carriera scolastica aveva fatto scintille, e suo padre l'aveva educata e cresciuta per tutto questo....era lei la destinata a prendere tutto.
I suoi fratelli ne avrebbero ricavato una percentuale abbastanza proficua da tutta questa storia, ma nonostante ciò, avevano intrapreso delle strade diverse, diventando degli avvocati molto importanti...e per altro erano diventati quelli del padre. I suoi fratelli gestivano alcune pratiche burocratiche del padre, e avevano già risolto parecchie questioni costituzionali.
E oltre ai suoi bravi fratelli e avvocati, suo padre si vantava di uno dei suoi uomini migliori....Patrick Danies, il direttore della sua azienda. Non lo aveva mai incontrato, ma già immaginava un uomo sulla quarantina...Erano già quattro anni che lavorava per suo padre, e aveva concluso degli affari importantissimi, alzando di livello il grado sociale, l'azienda e il denaro. Aveva contrattato con i boss delle banche, impadronendosi di azioni e percentuali notevoli, e finanziando grossi progetti con aziende di telecomunicazioni. Sicuramente era uno che ci sapeva fare, e molto bene. "Perchè non mette lui a capo di tutto, invece di perdere tempo con me a trovarmi un fidanzato."
Mandy se ne tornò a casa, delusa e amareggiata dei consigli della sua amica...non poteva avere contro anche lei. Tornando a casa a piedi, non molto distante, accostò una macchina, e scesero i suoi fratelli andandole incontro << Mandy >> la chiamarono.
Amava i suoi fratelli, e loro amavano lei,ed in quanto unica sorella erano molto protettivi con lei.
<< Che ci fai qui da sola? >> chiese Alan.
<< Sono andata a trovare Lily >>
Mandy sapeva della relazione tra Lily e Alan...Alan le faceva la corte per anni, e ormai si frequentavano da quasi un anno....oltre ad essere amiche, erano probabilmente destinate ad essere cognate.
<< Potevi farti accompagnare da Sam >>
Sam era il loro autista privato <<Volevo fare quattro passi, e poi non volevo disturbarlo solo per ottocento metri >> ironizzò lei, data la poca distanza che separava le due amiche.
<< Vieni...>> le disse Michael, prendendola per mano.
Non appena arrivarono all'enorme cancello della villa, digitando un codice nello schermo, il cancello si aprì. Il padre aveva impiantato sistemi di sicurezza ovunque.
Non appena entrarono in casa, il padre stava aspettando i figli nel suo studio, per parlargli urgentemente di una questione molto delicata. Sicuramente affari. Mandy, al contrario si recò in piscina a fare una nuotata. Ormai la stagione estiva era quasi alle porte, e presto ci sarebbe stata la festa di beneficenza a favore della University Oceanographic Company. Un'altro affare concluso dal suo uomo. Sicuramente era di questo che stavano parlando adesso nello studio. L'unica cosa che le faceva piacere in questo progetto, era stato quello di finanziare gli studi e i progetti a favore di questa società per ingrandire l'università e poter così contribuire alle ricerche oceanografiche in atto. Di questo ne era felice...ogni tanto Mandy andava a quell'università per partecipare alle ricerche...e poter collaborare e mantenere vivo l'ambiente marino con le sue specie. Non sopportava che gli oceani venissero sporcati da barili e altre schifezze, ed era stata lei stessa a convincere il padre a finanziare il progetto. Il padre ne era rimasto contentissimo, in fin dei conti, anche se involontariamente, aveva messo la firma a un progetto dell'azienda. Il padre sapeva che Mandy era la persona giusta per poter dirigere le redini dell'azienda...intraprendente, caparbia, testarda...otteneva quello che voleva. Era una ragazza valida. Nei giardini della villa stavano preparando tutto...tavoli, sedie, palco....il tutto decorati con organze color avorio e champagne. In fatto di feste, la madre era eccezionale...la maggior parte delle feste di beneficenza le organizzava sempre lei, sapeva come attirare le attenzioni della società, e sapeva dove mirare.
Mandy aveva già fatto compere per l'evento...ad ogni festa che partecipava, era sempre impeccabile. Forse perchè era la figlia di uno degli uomini più ricchi e potenti...o forse perchè era semplicemente lei. Sapeva bene che il padre aveva invitato parecchie persone con ragazzi della sua età, proprio per incoraggiarla a trovare qualcuno.... Non si sarebbe fatta mettere i pedi in testa così facilmente.
Uscita dalla piscina, la madre la stava aspettando per un merenda sul terrazzo del giardino, proprio davanti la piscina.
<< Vuoi qualcosa Mandy? >> le chiese la madre gentile
<< Prenderò solo un succo mamma >>
La madre sapeva sempre come prenderla...era cresciuta a sua immagine e somiglianza. Conosceva la figlia molto bene...non si sarebbe tanto arresa facilmente alle richieste del padre, ma in cuor suo sapeva che qualcosa sarebbe cambiato...
<< Non prendertela Mandy....conosci tuo padre...vuole solo il meglio per te >>
Mandy la guardò inarcando un sopracciglio come segno di disapprovazione << Sappiamo entrambe cosa vuole papà >> e bevendo un pò di succo d'arancia continuò << e Non ho nessuna intenzione di trovare un fidanzato. Sono disposta a prendere le redini dell'azienda, ma non sono disposta a mettere su famiglia. E poi, al momento papà si vanta del suo uomo migliore....può tranquillamente pensarci lui all'azienda >>
La madre sorrise a quell'affermazione, e continuò a bere il suo tea. Presto, molto presto, il padre avrebbe rivelato le sue carte.
Solitamente, i genitori organizzavano queste feste nel fine settimana, e il Sabato arrivò in fretta. Mandy sarebbe andata all'università per consegnare personalmente gli inviti al direttore e al preside. Mentre stava per entrare, notò un auto dell'azienda del padre, parcheggiata davanti all'ingresso dell'università. "Strano, papà solitamente non esce mai di casa il fine settimana." Entrò dentro e incontrò uno dei professori del progetto. Si fermò a salutare e a parlare di come stesse andando.
<< Grazie al vostro aiuto, potremmo contribuire al progetto Saline....>>
Il progetto Saline riguardava principalmente le specie marine e di come comunicassero tra di loro....dei loro suoni e dei loro accoppiamenti. Ma non era solo questo....l'Università avrebbe garantito a tutti coloro che non potevano permetterselo, di superare gli studi, e di iscrivere nuovi studenti. Se la Emilton Corporation non avesse finanziato questo progetto, l'Università poteva dichiararsi chiusa.
Quando Mandy si era messa in testa di aiutarli, il padre non aveva avuto dubbi....inoltre avrebbe portato un bel profitto all'azienda, così aveva investito sull'università e i loro progetti.
<< Non sappiamo davvero come ringraziarvi signorina Emilton >> continuò il professore di biologia, Steve Grant.
<< Non dovete ringraziarmi. L'ho fatto con il cuore, tengo molto a questa università, e ai vostri progetti. >> e continuò << Cosa è venuto a fare mio padre qui? >> chiese curiosa
Il professore guardò verso la porta del direttore << Non saprei signorina...non avevo neanche idea che suo padre fosse qui >>
Ad un certo punto, la porta si aprì e videro un uomo alto che stringeva la mano al direttore dell'università. Ma non è mio padre....
<< Allora a stasera...è stato un piacere >> disse l'uomo girato di spalle.
Era a circa 50 metri da loro, Mandy non aveva mai visto quell'uomo prima d'ora....ad un tratto sentì una strana sensazione.
Quando l'uomo si girò, Mandy rimase immobile. Chi diavolo era quell'uomo?...Si guardarono un attimo, lui tirò un mezzo sorriso e se ne andò.
Ma chi è quell'uomo...non l'ho mai visto prima.
Un bell'uomo sicuramente...si era immobilizzata al suo sguardo, si era sentita a disagio da quegli occhi e quel sorrisetto malizioso. Tornò in macchina accompagnata dal loro autista Sam.
<< Tutto bene signorina? >> le chiese vedendola sovrappensiero.
<< Si Sam....>> mentì Mandy, per non dare nell'occhio. Ma in realtà non riusciva a togliersi quello sguardo dalla testa, e non capiva chi potesse essere quell'uomo per lavorare nella "sua" azienda. In effetti erano ben poche le persone che conosceva..e quei pochi volti che aveva visto fino ad ora, si erano presentati alle feste o alle cene.
Arrivarono a casa, e i due fratelli la stavano aspettando in giardino.
<< Dove sei stata Mandy? Ti stavamo cercando per fare una cavalcata >> le chiese Alan.
<< Sono andata a portare gli inviti all'Università >>
I fratelli non le toglievano gli occhi di dosso, come se avesse detto qualcosa di strano.
<< Qualcosa non va ragazzi? >> chiese, notandoli.
<< No, no tutto ok >> le sorrise Michael << allora, la facciamo questa cavalcata? >>
<< Volentieri...datemi un attimo per cambiarmi >>
I tre fratelli si diressero verso le stalle, a circa duecento metri dalla casa, e montarono ognuno sui propri cavalli.
<< Papà ci ha raccontato della vostra discussione >> disse subito Michael lanciando un rapido sguardo al fratello, come se stessero nascondendo qualcosa.
<< Più che discussione, la chiamerei pretesa. Papà vuole a tutti i costi vedermi a fianco di qualcuno, e prendere le redini dell'azienda >>
<< Non sarebbe la prima volta che affrontate quest'argomento. Sai com'è papà quando si tratta di te Mandy >> tagliò corto Michael.
<< Mandy, il punto è che papà vuole vederti felice...con un uomo che ti ami e ti rispetti, e che allo stesso tempo abbia il fegato di portare avanti insieme a te la Emilton Corporation >> spiegò Alan.
<< Non metterti a fare l'avvocato difensore....non vorrei che un giorno ti trovassi nella scomoda posizione di preparare i documenti del divorzio a tua sorella >> disse schietta senza neanche guardarlo in faccia << Papà è circondato da uomini potenti che farebbero pazzie pur di accalappiarsi quella scrivania e me. E io, non sono un premio per nessuno. L'amore non si trova schioccando le dita, e non perchè sono ricca, ma voglio qualcuno che mi ami...e per il momento non c'è, e francamente non mi va neanche di cercarlo >> continuò Mandy, stanca di dover sempre tornare sull'argomento. Perchè nessuno voleva capire che lei stava bene com'era? Amava quello che faceva...partecipava alle cene e alle feste...metteva la sua firma su progetti che riteneva validi finanziare. Ma non voleva sentire parlare di uomini.
<< Mandy, hai ventitrè anni...sei una donna bellissima e intelligente. Pensi davvero che la faremo passare liscia a uno che non ti rispetta e non ti ami? >> le disse amorevolmente Alan. I suoi fratelli erano molto protettivi nei suoi confronti, e questo lei lo apprezzava tantissimo..erano sempre pronti a proteggerla e difenderla da tutto e tutti. Molto spesso si erano trovati a litigare con il padre e con la sua ossessione nel vederla fidanzata...ma al tempo stesso loro sapevano che c'era in ballo qualcosa di molto più grosso.

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