Ci voleva proprio una nuotata. Non volevo starmene ancora lì ad ascoltare i loro discorsi. E come se non bastasse domani devo prendere il primo volo insieme a lui. Come farò a gestire tutta questa situazione?
Guardando l'orario si rese conto che si erano fatte le quattro del pomeriggio. Intenta a raccogliere le sue cose, salì a cavallo e si diresse verso casa tranquillamente.
Pensava e ripensava agli ultimi avvenimenti successi. Pensava a suo padre, ai suoi fratelli che avevano rinunciato ai diritti dell'azienda, a sua madre che l'aveva tanto sostenuta, a Patrick, che in poco tempo era entrato nella sua vita sconvolgendola del tutto. Non immaginava un simile cambiamento, e la cosa buffa era che cominciava ad accettare tutto questo....l'azienda, il contratto, il matrimonio. Arrossiva quando pensava a lei come signora Danies. Sarebbe stata l'invidia di molte donne, le stesse che erano state con Patrick parecchie volte. Un'ondata di gelosia le pervase l'anima...strinse le mani alle brighe del cavallo e cominciò a cavalcare più velocemente, come se volesse scacciare via quei pensieri. Appena arrivò davanti casa, notò la macchina di Patrick parcheggiata sul viale. I genitori erano andati sicuramente via. Andò verso le stalle e salutò il suo cavallo. Entrò dentro e subito lo vide sul divano intento a parlare con suo padre. Facevano proprio una bella coppia quei due...Certamente non avrebbe avuto problemi con i futuri suoceri....lo adoravano a dir poco.
<< Mandy, sei tornata! Cosa ti è successo? Sei tutta bagnata >> le chiese il padre preoccupato.
<< Ho fatto una nuotata al fiume...>> rispose semplicemente dirigendosi verso la grande scalinata. Notò lo sguardo di Patrick divertito su di lei, ma evitò di guardarlo negli occhi. Salì in fretta e andò in camera sua. Aveva bisogno di un bagno caldo.
Cominciò a rilassarsi nella sua vasca, accese un pò di musica e cercò di non pensare a nulla.
Non sapeva quanto tempo fosse passato...sapeva solo di aver sognato...sognato un uomo che la baciava come mai nessuno, che riusciva a toccare nel profondo del suo cuore...finche non sentì il suo cellulare squillare con tanta insistenza.
Uscì dalla vasca e andò a rispondere.
<< Pronto >>
<< Ciao bellezza >>
Un brivido le percorse sulla schiena...cosa voleva da lei Scott Fisher?
<< Cosa vuoi? >>
<< Pensavo di cenare con te stasera >>
<< Non ci penso proprio...se mi hai chiamata per questo, puoi anche chiudere >>
<< Su non fare la difficile. Ti aspetto al Diamond. >> e riattaccò.
Questo è tutto pazzo....ma che cavolo vuole. Non ci andrò mai.
Appoggiò il telefono e andò a vestirsi. Indossò dei pantaloni e una canottiera bianca.
Scese al piano di sotto e non vide nessuno.
<< Ehi sorellina...>> la chiamarono Alan e Michael
<< Ragazzi >> e andò ad abbracciarli
La tenevano entrambi stretta...adoravano la sorella e la proteggevano da tutto e tutti.
<< Sappiamo che domani parti per Washington >> parlò Michael
<< Si...e ne sono entusiasta >> li guardò
<< Farai un ottimo lavoro. Come mai andavi di fretta? >> chiese Alan curioso
<< Stavo cercando papà. Ho bisogno di parlargli >>
<< E' nel suo ufficio con Patrick. Stanno giusto mettendo appunto qualche foglio per domani. E' successo qualcosa? Ti vedo preoccupata >>
Non voleva parlarne con i fratelli...l'avrebbero ucciso con le loro mani...per non parlare di Patrick. Non poteva parlare con suo padre con Patrick davanti. Sarebbe andato su tutte le furie. Doveva risolvere quella faccenda al più presto. Cosa poteva mai volere da lei Scott?
<< No, va tutto bene. >> mentì...ma non fu convincente.
<< Sicura Mandy? Ti vediamo alquanto preoccupata >> le disse Michael serio
<< Si si...tranquilli ragazzi >> li liquidò << Devo prepararmi per uscire. Mi ha chiamata un'amica e andiamo a prendere qualcosa da bere insieme >> cercò di essere convincente.
I due fratelli si guardarono negli occhi come se stessero comunicando tra loro.
<< Ok Mandy...ma se dovessi avere un problema, non esitare a dircelo >>
<< Quale problema? >> chiese Patrick cupo
Ecco...ora siamo al completo
<< Nessun problema. Devo proprio andare. Ci vediamo più tardi >> e uscì in fretta.
Andò verso i garage, e prese la sua macchina. Accese il motore e si avviò.
"Andrò a sentire cosa vuole. Come si permette a chiamarmi? Perchè non si mette in testa una buona volta che deve lasciarmi stare?"
Era davvero spaventata all'idea di rivedere quell'uomo....ma non poteva dargli buca. Doveva sapere cosa aveva da dirle..e poi se ne sarebbe andata.
Parcheggiò davanti al Diamond...fortunatamente per lei quella sera non c'era molta confusione. Entrò dentro e subito andò a salutarla il titolare del ristorante.
<< Signorina Emilton, è un piacere vederla. >>
<< Salve Carter. Mi aspetta una persona >>
Cercò con lo sguardo e vide Scott seduto poco più distante. Si avvicinò in fretta...<< Cosa vuoi? >>
<< Rilassati prncipessa. Non mangio mica >> disse lui alzandosi, facendola accomodare.
Mandy gli diede un'occhiata feroce e si sedette.
Subito un cameriere si avvicinò al tavolo.
<< Volete ordinare? >> chiese.
<< Si....ci porti il menù della casa >> sorrise malizioso verso Mandy.
<< Non intendo ripetertelo di nuovo. Cosa vuoi Scott?>> gli chiese non appena il cameriere se ne andò
<< Non essere nervosa Mandy...voglio solo trascorrere del tempo con te. Girano delle voci nell'azienda >> disse secco
Stava mirando a qualcosa, e questo lei lo sapeva benissimo.
<< Che voci? >> chiese duramente.
<< Sai bellezza >> parlò mentre cercava di accarezzarle la mano....
Mandy subito la ritirò...
<< Girano voci che il tuo bel paparino ti stia mettendo all'asta >>
Le venne un nodo alla gola...come poteva essere così schifoso. Come poteva pensare certe cose?
<< Io non sono in vendita >> ribattè secca
<< Oh no no...tesoro..in vendita no...in caccia di marito si >> gli disse con tono provocatorio.
Per poco lo stomaco non le si ribaltava....Come fa a sapere una cosa del genere? Che cosa vuole da me?
<< Ti hanno informato male >> mentì lei con sicurezza.
<< Mandy, non prendermi in giro...sono perfettamente al corrente di quello che succede nell'azienda >>
In quel momento portarono i piatti...ma lei non aveva voglia di mangiare. Non voleva stare lì con lui, e non voleva sentire altro.
<< Non mangi? >> gli chiese ironicamente
<< Che cosa vuoi Scott? >> chiese turbata
<< Ti sarò sincero principessa. Ho dato il massimo in questa azienda...pretendo una promozione...molto alta >> disse con occhi cupi
<< Tu sei pazzo >> stava per alzarsi, ma lui le bloccò il braccio
<< Dove credi di andare? Non ho ancora finito >> disse sottovoce.
<< Non voglio sentire un'altra parola...o ti giuro che ti farò sbattere fuori dall'azienda domani stesso >>
La trascinò fuori nel retro cercando di non dare nell'occhio. Mandy non potè non resistere a quella stretta...le stava facendo veramente male. La situazione non si metteva per niente bene per lei, e si pentì amaramente di non aver parlato con i suoi fratelli.
<< Voglio ciò che mi spetta....e se il tuo paparino ti sta cercando marito, tu gli dirai di averlo già trovato >> la minacciò tenendola fissa al muro.
<< Io non dirò proprio un bel niente. Ti sei fuso il cervello >>
<< Su questo hai ragione....me lo ha fuso tu >>

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Al Cuore Non Si Comanda
RomanceUn accordo....un contratto per creare una fusione tra due aziende mondiali..ma non sarà solo questo ciò che legherà Mandy Emilton, figlia di uno degli imprenditori più ricchi d'America, e Patrick Danies, il.braccio destro del padre, il miglior uomo...