Cenarono tranquillamente, Mandy spiegò alcuni chiarimenti al padre riguardo il progetto della Royal. Si vedeva lontano un miglio quanto il signor Emilton fosse entuasiasta della figlia. Nonostante Mandy non fosse d'accordo riguardo al rilevamento dell'azienda, doveva ammettere che le doti spiccate della figlia l'avevano giovato alla Emilton Corporation. Aveva tre figli fantastici...Alan e Michael, pur non facendo parte dell'azienda, avevano portato a termine molte pratiche legali...erano degli avvocati accezionali...e Mandy...Mandy era la unica e sola ereditiera di quell'impero. Il rapporto tra di loro era sempre stato bellissimo...proteggevano la loro sorellina da tutto e tutti, e ne era orgoglioso.
Osservava quelle splendide famiglie tutte sedute al tavolo, e dovette ammettere a se stesso di essere un uomo molto fortunato. Era attorniato da gente che stimava e che ricambiavano a loro volta...una moglie non solo bellissima, ma anche buona e umile. Insieme avevano fatto tanto strada. Avevano vinto molte battaglie, avevano aiutato molte persone in difficoltà, avevano rilevato aziende in tutto il mondo dando posti di lavoro a uomini e donne. Si...era felice..felice di avere accanto persone che lo sostenevano. Si fidava ciecamente di coloro seduti alla sua tavola...non poteva che essere fiero di aver scelto Patrick come presidente della Emilton Corporation. Neanche se l'avesse programmato sarebbe riuscito a far innamorare quei due, ma a quanto pare il destino ci aveva pensato bene.
<< Questo è quanto >> disse Mandy, interrompendo i pensieri del padre
Lui la guardò cercando di collegare il discorso, ma era stato troppo preso dai suoi pensieri, e dovette ammettere a se stesso di non aver ascoltato niente di quelo che aveva detto la figlia.
<< Non hai ascoltato nulla, vero papà? >> chiese Mandy divertita
<< Scusa principessa, ero assorto tra i miei pensieri >>
<< Lo avevamo notato caro >> sorrise la moglie.
<< Mandy, sono sicuro che farai un ottimo lavoro, ma ti prego di stare sempre attenta >>
Per un attimo Mandy lo guardò preoccupata..Che abbia saputo della telefonata? Ma no, è impossibile..a meno che Michael non gliel'abbia detto.
<< Tutto bene Mandy? >> le chiese Alan guardandola
<< S-si..tutto ok...stavo pensando alle ultime cose da mettere in valigia >>
<< A questo proposito, Mandy ti vorrei parlare >> disse Patrick serio
E adesso che succede? Perchè quello sguardo serio?
<< Vi prego di scusarci. >> disse alzandosi.
Notò Patrick mettere la giacca del completo e salutare tutti i presenti. Lo stesso fece lei, ancora inconsapevole di quello che doveva dirle.
Uscirono fuori dalla villa, e vide la macchina di Patrick posteggiata davanti casa sua.
<< Dove andiamo? >> chiese
<< A casa mia >>
Il tragitto non fu lungo, ma il silenzio che incombava in quell'auto era a dir poco inquietante. Per tutto il tempo Patrick non emise una parola, e lei fece lo stesso. Era stranamente molto serio, e dentro di se era sicura che qualcosa lo preoccupava. Non voleva far tardi quella sera, voleva riposare un pò prima di partire l'indomani. Anche se il viaggio sarebbe stato breve, sapeva bene il duro lavoro che l'aspettava, e per questo voleva approfittare per riposarsi un po.
Quando arrivarono davanti al grattacielo, Patrick parcheggiò l'auto ed entrarono subito dentro, salutando la guardia all'ingresso.
Silenzio....silenzio e ancora silenzio....
Ma cosa gli prende? Perchè tutto questo silenzio? E sopratutto perchè quell'aria preoccupata? Io a volte non lo capisco.
Entrarono all'interno e Patrick si diresse verso la cucina, versando due bicchieri di vino. Tolse la giacca, si allentò la cravatta e sbottonò i primi due bottoni della camicia. Poteva intravedere i suoi pettorali, e un brivido le percorse dalla schiena in giù.
"E' mai possibile che ogni volta mi debba fare sempre questo effetto?"
Notò un lieve sorrisino sul suo volto, e incrociò le braccia, aspettando che Patrick dicesse qualcosa.
<< Vuoi startene ancora lì a fissarmi, o ti degni finalmente di dirmi cosa succede? >> chiese ormai agli estremi
Sospirò, e si avvicinò a lei piano. Le accarezzò delicatamente le braccia, fino ad arrivare al suo volto. La baciò posando dolcemente le sue labbra, e respirò come se volesse trattenere tutta la rabbia che aveva...
<< Patrick...cosa ti prende? Non hai spiccicato una parola in macchina, e adesso mi sembri così pensieroso! Mi hai letteralmente portata via da casa per dirmi che dovevi parlarmi...beh sono qui >> disse calma
Lui la guardava e notò i suoi occhi verdi incupirsi...
<< Mandy, hai ricevuto delle minaccie? >> le chiese calmo ma con il respiro affannoso.
"Ha saputo della telefonata....Dannazione a mio fratello"
Restò a fissarlo senza dire una parola...anche perchè non sapeva proprio cosa dire. Non aveva ricevuto una minaccia, ma era comunque sicura che quella telefonata fosse un'avvertimento...riguardo a cosa ancora non lo sapeva. Era insicura se confermarglielo o smentire tutto, ma sapeva che non avrebbe abboccato. Patrick era un uomo troppo astuto per poterlo prendere in giro...non per altro era il presidente della Emilton Corporation.
<< Non è stata proprio una minaccia >> disse semplicemente.
Ed è stato in quel momento che la furia di Patrick si scatenò. Non avrebbe immaginato che fosse così incazzato.
<< Dio Santo Mandy...perchè devo venire a sapere le cose dagli altri. Forse non ti è ancora entrato nella testa che io e te tra esattamente due mesi saremo sposati...capisci...marito e moglie...e tu non mi dici nulla riguardo a una fottuta telefonata >> disse quasi urlando.
<< Non c'era nulla da dire Patrick. E' successo solo una volta e basta >>
<< Ma ti rendi conto delle stronzate che stai dicendo? Mandy, ti ricordo che un maledettissimo stronzo si è addentrato nell'azienda rubando alcuni codici importanti. Se in tutta questa storia c'entri anche tu, allora non si tratta solo di affari >> sbottò irato.

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Al Cuore Non Si Comanda
RomantikUn accordo....un contratto per creare una fusione tra due aziende mondiali..ma non sarà solo questo ciò che legherà Mandy Emilton, figlia di uno degli imprenditori più ricchi d'America, e Patrick Danies, il.braccio destro del padre, il miglior uomo...