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La sdraiò sul letto, continuando a baciarla. Patrick cominciò ad accarezzarla sulle gambe, salendo a poco a poco verso il ventre piatto. La strinse più a se come se non volesse più lasciarla andare via.
<< Patrick ti prego...fermati >> riuscì a malapena a dire tra un sospiro e l'altro.
La guardò << Dammi una buona ragione per fermarmi. Ti desidero Mandy, non immagini quanto >> e continuò a baciarla, sulla bocca, giù per il collo, scivolando sempre di più verso i suoi seni. Le tolse la vestaglia, e con gli occhi pieni di fiamma la guardò cercando di tenere bene a mente quel corpo splendido.
Mandy non riusciva a capire più niente. Anche i suoi occhi esprimevano desiderio verso quell'uomo così virile. Lo osservava in tutti i suoi movimenti, quei muscoli che si contraevano ogni volta che la toccava, quelle labbra che sentiva nel suo corpo....e poi...
<< Basta Patrick >> lo fermò lei alzandosi dal letto
Aveva i capelli che le ricadevano giù per i seni, coprendo quel poco che la camicetta da notte non nascondeva. Aveva il volto in fiamme, le labbra rosse per i troppi baci focosi che si erano dati in continuazione.
<< Patrick non...posso >> disse a bassa voce, imbarazzata dal momento. Si portò le braccia al petto << Non posso...>> ripetè
<< Mandy, tra qualche mese diventerai mia moglie...mia moglie capisci >> disse Patrick raggiungendola.
Sua moglie!!! Sarò sua moglie...non so se essere felice o triste.
Era ben consapevole che lo sarebbe diventata...ed era ben consapevole che non poteva rifiutarlo a vita. Anche lei lo desiderava, ma come faceva...aveva troppa paura di affrontare l'argomento.
<< Cosa c'è Mandy? So che mi desideri...lo vedo dai tuoi occhi, dai tuoi atteggiamenti. >>
Gli occhi le stavano per diventare rossi. Non voleva parlarne.
<< Scusami Patrick. Lasciami sola >> riuscì soltanto a dirgli.
Patrick la guardò con occhi cupi...la sua mascella si era irrigidita, andò verso la porta << Non ti toccherò più Mandy. Non riesco a capire questo tuo comportamento, ma sappi che da questo momento in poi le cose cambieranno...per entrambi >> e si chiuse la porta sbattendola con forza.
Solo allora potè liberare la sua mente e crollare in un pianto senza fine. Si coprì il volto con le mani e si sdraiò sul letto, nascondendo il suo viso sul cuscino e piangendo come una bambina. Era stata una stupida, poteva affrontare la cosa, e invece era scappata anche quella volta. Si stava comportando come un adolescente, e non come una donna, di questo se ne rendeva perfettamente conto...ma era più forte di lei, era troppo spaventata dalla reazione di Patrick, e quel che è peggio, non sapeva cosa l'aspettasse. Per tutta la notte non riuscì a chiudere occhio, rimproverandosi del suo comportamento e ripensando a quel momento bellissimo in quella camera. Alcune ore prima, erano sdraiati sul letto a baciarsi e toccarsi...Dio quanto adorava quel contatto. E adesso? Adesso si ritrovava da sola, nella cabina dello yacht di Patrick, a fare cosa? A piangere...solo perchè aveva paura di come avrebbe reagito Patrick se gli avesse rivelato che era ancora vergine. L'avrebbe derisa? Umiliata? Si sarebbe pentito di  sposare una donna inesperta, incapace di soddisfarlo?
Solo verso le prime luci dell'alba riuscì a chiudere occhio. Si era imposta di non pensare più alla sera prima, e di godersi giorno per giorno quella che sarebbe diventata una vacanza. Aveva visto Patrick veramente furioso, sbattendo quella porta e andandosene. Quelle parole le avevano fatto veramente paura. Cosa voleva dire con quella frase? "Le cose cambieranno per entrambi"...non voglio perderlo, ma so che non è mio, e non lo sarà mai, neanche da sposati.
Erano circa le undici quando fu svegliata da strilli e risate...e ancora insonnacchiata cercava di fare mente locale...solo quando stropicciandosi gli occhi e scendendo dal letto, si rese conto che quelle risate appartenevano a delle donne.
Donne?
Andò in bagno a darsi una rinfrescata e indossò un vestitino azzurro che le aderiva perfettamente al suo corpo. Guardò fuori dal balcone senza farsi notare e per poco non le venne da vomitare. Patrick era comodamente sdraiato al sole con due donne che si padroneggiavano ai suoi occhi. Non si facevano scrupoli a farsi notare, e senza indugi lo accarezzavano e baciavano, bevendo ogni tanto un drink e tuffandosi in piscina. Poteva notare il suo volto tranquillo e divertito. Dunque era questo che intendeva per cambiamento. Schifoso, stronzo che non è altro. Se voleva farmela pagare, si è sbagliato di grosso...non ha ancora capito con chi ha a che fare.
A denti stretti uscì dalla camera e si diresse verso il salottino per fare colazione. Subito la notò Mike, che guardandola, sgranò gli occhi.
Mandy non si abbatteva tanto facilmente...non aveva niente da cui inviadiare alle altre donne, apparte la sprontatezza nell'atteggiarsi davanti a un uomo. Si era cambiata, indossando un copricostume molto sexy. Aveva la schiena scoperta, e un decolltè abbastanza scollato da far intravedere la forma dei suoi seni, coperti naturalmente dal costume, e le gambe...beh niente da ridire sulle gambe di Mandy...alte, slanciate e formose ai punti giusti...aveva un fisico da sballo. Sapeva come far cadere un uomo ai suoi piedi, e non aveva niente da competere con nessuna.
<< ssi...signorina Emilton, bu...buongiorno >> balbettò Mike cercando di riprendersi
Bingo....Patrick ha abboccato. L'aveva vista. E anche le due oche avevano notato la sua presenza, rimanendo alquanto stupite che ci fosse qualcuna nello yacht.
Mandy non potè che fare un sorrisetto nascosto. Gli occhi fortunatamente erano coperti dagli occhiali da sole, e quindi poteva nascondere bene le sue fulminate.
<< Buongiorno Mike >> gli disse sorridendogli << Ho notato che il signor Danies questa mattina ha compagnia. Non vorrei disturbarlo oltre. Potrebbe gentilmente accompagnarmi da qualche parte? Vorrei andare in qualche spiaggia senza troppa confusione tra i piedi >> disse secca ma gentile.
Mike aveva notato il suo disgusto, ma continuando a sorriderle mostrandole il massimo rispetto, acconsentì. Solo in quel momento fece la sua entrata Patrick, furioso.
<< Dove credi di andare? >>
Mandy aveva preso una borsa da spiaggia e preparato asciugamani, cellulare e qualche libro da leggere.
<< Buongiorno anche a te Patrick. Vado a fare un giro. Ho chiesto a Mike di accompagnarmi >> disse senza dare troppo spiegazioni....
Patrick guardò Mike fulminandolo e facendogli segno con la testa di uscire.
<< Tu non vai da nessuna parte >> le disse una volta soli.
<< Davvero? Io credo proprio di si Patrick. Non devo darti spiegazioni, o almeno finchè non avrò messo quel dannato anello al dito, e anche all'ora dubito di dovertene dare. Noto che sei in ottima compagnia >> disse sporgendo la testa e gesticolando con le mani << La mia presenza non ti mancherà ulteriormente. Non appena avrai finito, playboy, fammi uno squillo al cellulare. Tornerò allo yacht. Intanto sarò ben lieta di avere la compagnia di Mike >> disse a tono.
Stava giocando con il fuoco, lo sapeva benissimo, ma non si sarebbe fatta mettere i piedi in testa da nessuno, nemmeno dall'uomo che amava.
<< Sta ferma >> le bloccò il braccio prima di uscire.
<< Lasciami subito Patrick >> si liberò con forza. Non sapeva nemmeno dove avesse preso quella forza per liberarsi...sapeva di essere molto arrabbiata, e con gli Emilton non si scherza.
<< Non osare toccarmi >> e uscì dallo yacht sorridendo alle due oche che la guardavano.
Mike l'aspettava davanti lo yacht, la fece salire in macchina e partì.
Finalmente poteva respirare...aveva affrontato Patrick. Sorrise a quel pensiero, ma al tempo stesso stava morendo dentro di se. L'aveva lasciato con due donne..sapeva bene come andavano a finire queste cose.Provò disgusto al solo pensiero, ma non doveva farlo notare..non poteva far traballare la sua tristezza e disperazione nel vederlo attorcigliarsi di altre donne che gli facevano di tutto e di più.
Mike la portò in una spiaggetta isolata. Era davvero stupenda. L'acqua era cristallina, e la sabbia bianca come la neve....era un incanto quel posto.
<< Tutto bene signorina Emilton? >> gli chiese Mike guardandola dallo specchietto retrovisore prima di farla scendere.
Mandy tirò un sospiro.....in realtà no, non andava per niente bene...voleva solo urlare e piangere
<< Certo Mike. Scusi se l'ho messa in difficoltà con Patrick prima, ma aveva bisogno di andare via da quello yacht >>
<< Il signor Danies non è cattivo...nonostante l'apparenza possa far trasmettere il contrario. Sono al servizio della famiglia Danies ormai da quindici anni, l'ho visto crescere. >>
Perchè mi sta dicendo queste cose?
<< Io non so il perchè il signor Danies sia così arrabbiato, ma se posso permettermi di darvi un consiglio....dovrete parlarne. So che ci sono dei disguidi tra voi, ed insieme siete una coppia bellissima. Non riuscirei a vedere il signor Danies con altre donne che non sia lei, signorina Emilton >> gli sorrise Mike.
Le aveva detto delle parole bellissime.
Dopo averla fatta scendere, Mandy si accoccolò al sole. Ogni tanto si faceva una nuotata in quelle acque stupende. Erano le due del pomeriggio quando decise di chiamare la sua amica Lily.
<< Mandy...tesoro >> l'aveva salutata Lily
Mandy le raccontò tutto dall'inizio alla fine, e Lily l'ascoltava attentamente senza mai interromperla. Conosceva bene Mandy, sapeva quando era frustrata da una situazione, proprio come quando fu annunciata la bomba del loro matrimonio...per fortuna che i media ancora non ne erano venuti al corrente.
<< Siete due stupidi Mandy. Tu, perchè non gli hai detto chiaro e tondo come stanno le cose, e lui, perchè alla prima opportunità è scappato da due oche >> la rimproverò Lily << L'unico in tutta questa situazione con uno spirito di saggezza è Mike >>
Aveva ragione, ma era troppo orgogliosa per ammetterlo.
<< Dai non parliamone più. Tu piuttosto, stai cominciando a vedere qualcosa? >>
<< Intendi l'abito? >> rispose Lily amareggiata << No...aspetto la mia migliore amica e testimone. A quanto pare dobbiamo scegliere un abito anche per te. Quindi ho pensato che potremmo andare insieme >> le propose
<< Ma è fantastico Lily. E poi anch'io ho bisogno della mia migliore amica e testimone >>
Un urlo rimbombò nel telefono...sapeva di averla fatta felice...ma non c'erano dubbi sulla scelta della testimone.
<< Bene...al tuo ritorno cominciamo a dare il via alle danze amica mia. Ci aspetta un anno veramente impegnativo >>

Al Cuore Non Si ComandaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora