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Era ancora scossa dalle parole di quell'uomo...non aveva la più pallida idea di cosa volesse fare. L'aveva non solo spaventata, ma messa anche in guardia. Perchè tanto risentimento nei confronti di Patrick? E perchè questo interessamento nei suoi confronti. Stavano succedendo molte cose strane all'interno della Emilton Corporation. Nonostante la paura la stesse trascinando verso l'abbondono di quel contratto, una parte di lei voleva finire quel progetto. Eppure qualcosa non quadrava...

"Perchè ha detto che Patrick gli ha portato via tutto? A cosa si stava riferendo? Non riesco proprio a capire quale sia la natura di tutto questo odio nei suoi confronti. Patrick durante la sua carriera si è fatto amici e anche tanti nemici, ma mai nessuno si è permesso di minacciarlo con tanta sfrontatezza. E' come se avesse un conto in sospeso con lui. Non gli è mai andato a genio...credevo fosse derivato per la sua gelosia, ma a quanto pare c'è dell'altro. Possibile che nessuno mi dica come stanno realmente le cose? Devo parlare con Patrick....anzi no..per il momento non dirò nulla...finirò questo progetto. Mancano tre giorni, e potrò tornamene a casa...sarà allora che metterò le cose in chiaro. Devo sapere cosa è successo."

Si alzò dalla sedia e uscì dal ristorante. Fu in quel momento che notò la faccia di Mike irritata e furiosa...

"Oh no...non ditemi che è successo qualcosa!"

<< Signorina Emilton, devo riaccompagnarla in albergo >> disse secco

<< Devo andare al cantie...>>

<< Devo portarla in albergo. >> continuò lui duro.

"Deve essere successo per forza qualcosa. Di solito Mike non si rivolge mai in questo modo."

<< Mike, ho del lavoro da sbrigare e de....>>

<< Ho l'ordine di riportarla in albergo....subito >> la guardò duramente.

Mandy lo guardò e senza contraddirlo più di tanto, salì in macchina. Mike era davvero furioso, come un vulcano pronto ad esplodere. Non proferì parola per tutto il tragitto. Una volta arrivato davanti l'entrata dell'albergo, parcheggiò l'auto sempre al solito posto e andò ad aprire la portiera a Mandy.

La condusse verso l'interno senza mai lasciarle le spalle. Andarono verso gli ascensori e Mike sembrò essere sempre più nervoso.

<< Mike, vuoi dirmi per favore cosa succede? >> chiese una volta dentro l'ascensore

<< Nulla signorina. >> rispose pacato.

Ma Mandy aveva imparato a conoscerlo bene. Dietro quella finta aria tranquilla si nascondeva qualcosa di grosso. Cominciava seriamente a pensare che qualcosa o qualcuno la stesse seguendo.

Ad un tratto furono interrotti dallo squillo del cellulare di Mandy. Aprì la borsa e lo prese tra le mani.

Anonimo....

Preferì non rispondere e non far capire nulla a Mike.

Entrata nella sua stanza, appoggiò la sua valigetta e cercò di rilassarsi. Aveva ancora del lavoro da sbrigare al cantiere, e non capiva il perchè Mike l'avesse costretta a tornare in albergo.

Nuovamente riprese a squillare il cellulare...

Senza neanche guardare, rispose.

<< Pronto >>

Silenzio...

<< Pronto >> continuò lei...

D'un tratto un flash...."Oh mio Dio di nuovo..."

<< Si può sapere chi parla? >> chiese furiosa.

<< Piccola e dolce Mandy...>> una voce maschile cominciò a parlare.

Al Cuore Non Si ComandaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora