La Domenica passò abbastanza in fretta. La serata in compagnia dei suoi fratelli e delle sue amiche si era rivelata divertente. Non aveva mai visto Patrick rilassarsi così tanto insieme ad Alan e Michael. Nonostante fossero sulla bocca di tutti, non ci furono giornalisti o paparazzi nel scattare qualche foto. Passarono una serata traquilla e serena. Non si poteva certo dire che i loro volti erano indifferenti agli occhi della gente. Le donne puntavano molto lo sguardo di Patrick, e gli uomini quello di Mandy, ma entrambi erano troppo presi sia dalla serata che dalla compagnia. Non fecero molto caso agli sguardi altrui, anche se Mandy dovette ammettere a se stessa che avrebbe voluto impiccare qualche gallina. Patrick al contrario si dimostrò alquanto tranquillo, o forse era quello che lasciava trasparire. Aveva afferrato molto bene il concetto di gelosia e protezione nei suoi confronti. Sapeva a cosa sarebbe arrivato, se solo qualcuno ci avesse provato con lei. E non solo Patrick...fin da quando era piccola faceva sempre i conti con i suoi fratelli. Non potè non pensare alle sue due povere amiche....beh, forse Lily ne era consapovole...ma la povera Syria doveva ancora conoscere suo fratello Michael...e sarebbe stato alla pari con il suo gemello e il loro cognatino. I suoi occhi ogni tanto ricadevano a quel meraviglioso gioiello che portava al dito...e immagini di quella sera le apparvero come se fossero reali.
Non avrebbe mai immaginato che dietro quell'aria da duro si nascondesse un uomo romantico. Non voleva cambiare niente di lui....amava il suo carattere forte e virile, e adorava quel lato romantico e possessivo che aveva. Patrick era un misto tra il giorno e la notte...Il lunedì arrivò in fretta e Mandy si diresse nel suo ufficio. Avrebbe dovuto firmare un bel pò di documenti.
<< Signorina Emilton...volevo farle le mie congratulazioni >> le parlò un ragazzo.
<< Grazie mille...signor? >> chiese
<< Walter Carter >> le porse la mano
<< E' un piacere conoscerla >>
<< Il piacere è mio...mi occupo di telecomunicazioni estere all'interno dell'azienda. >> precisò il ragazzo, continuandola a guardare.
<< Bene, signor Carter...sicuramente collaboreremo molto insieme >> disse sorridendo.
<< Ne sono certo >> e la salutò con un bacia mano.
Si sentì imbarazzata a quel gesto, e pregò di non incontrare Patrick.
E di fatti non fu così...Sapeva che Patrick doveva partire, e che prima di farlo sarebbe passato dall'azienda per ritirare i documenti che gli servivano.
Entrò nel suo ufficio e si mise subito a lavoro. Doveva rivedere il progetto per una nave da crociera da restaurare e ammobiliare. Avrebbe di certo contato dell'aiuto del signor Fox...
Passò la sua mattinata tra una telefonata e l'altra, e non si accorse nemmeno della presenza di una persona nel suo ufficio. Girò di scatto la sua sedia, chiudendo la chiamata e guardò l'uomo di fronte a lei, e per un attimo saltò in aria.
<< Signor Carter...a..aveva bisogno di qualcosa? >> chiese portandosi una mano al petto.
Lui le sorrise avanzando verso la sua scrivania.
<< Non volevo spaventarla. Sono venuto a portarle i fascicoli della Emilton. Qui c'è l'elenco delle persone che collaborano con noi. Pensavo le potesse essere utile >> disse porgendole i fascicoli.
<< Grazie mille....si in effetti dovrei prendere atto delle persone che lavorano qui dentro >> disse prendendo i documenti.
<< Mi chiedo se sia occupata per il pranzo. Se vuole posso mostrarle l'azienda >>
Ma è scemo o cosa? Ma lo sa che sono la figlia di Edward Emilton, e la futura moglie del suo capo?
Lo guardò perplessa...non capiva se quella fosse una battuta o se stesse parlando sul serio. Nonostante non fosse stata molto presente all'interno della Emilton Corporation, Mandy conosceva l'azienda di suo padre da cima a fondo.
<< Da quanti anni lavora qui signor Carter? >> chiese Mandy cambiando discorso
<< Cinque anni. Suo padre aveva bisogno di qualcuno che parlasse varie lingue e che si occupasse delle telecomunicazioni estere e così mi ha preso a lavorare. Ne sono grato, e spero di continuare signorina Emilton >>
<< Beh signor Carter, se continuerà a svolgere il suo lavoro come ha sempre fatto, dubito che la manderemo via. Non so molto dei dipendenti che lavorano all'interno di questa azienda, ma non intendo sconvolgerla. Mio padre è il fondatore di quest'azienda. Non cambierà nulla qui...>> disse con tono sicuro.
<< Non le conviene mettersela contro signor Carter...Mandy è una donna molto caparbia nel suo lavoro >>
Guardò davanti a lei e vide Patrick appoggiato allo stipite della porta. Aveva l'aria alquanto nervosa...probabilmente aveva assistito a quell'incontro senza farsene accorgersene.
Avanzò all'internò dell'ufficio e si posizionò davanti a quel ragazzo. Avevano entrambi la stessa altezza, ma Patrick era il doppio di lui come massa muscolare.
<<E quando vuole invitare la signorina Emilton a pranzo, mi faccia la cortesia di avere le palle nel farlo davanti a me >> lo minacciò
Mandy restò a bocca aperta. Non credeva a quello che aveva appena sentito.
Il ragazzo lo guardò con aria di sfida e rivolegndo un sorriso malizioso a Mandy, uscì dall'ufficio.
Era come se quell'ambiente fosse stato appena attraversato da centinaia di scosse elettriche....e ancora con gli occhi sbarrati e il respiro affannoso, Mandy cercò di riprendere il controllo della realtà,
<< Patrick, ma ti ha dato di volta il cervello? >> disse preoccupata. Non poteva trattare i dipendenti in questa maniera.
<< No Mandy, sono più che lucido...abbastanza da capire che quell'uomo voleva solo una cosa da te. E se lo trovo ancora in giro che ti scodinzola attorno, la fine che fará non gli piacerà affatto >> parlò duramente.
Mandy si alzò dalla sedia e si postò davanti a lui, cercando di calmarlo.
<< Non concludi niente utilizzando la violenza >>
<< Oh mia piccola Mandy...non serve utilizzare la violenza...in questi casi basta una semplice frase..."sei licenziato". Ho fatto fuori uomini qui dentro ben più grossi di quel ragazzino. Non ammettevo distrazioni prima e non le ammetto nemmeno adesso...a maggior ragione quando invadono il personale...in questo caso tu >> disse tenendo lo sguardo fisso su di lei.
Manteneva le sue mani dentro le tasche dei pantaloni, e restò a fissarla pochi istanti...poi non riuscì a trattenersi nel baciarla.
Chiuse gli occhi assaporando quel bacio...il primo di quella mattina e il primo di una lunga serie.
<< Sei spietato >> disse con voce roca
<<Oh piccola...non immagini quanto. >> si staccò da lei guardandosi intorno. << Allora....come procede? >> chiese divertito
<< Abbastanza bene. Ho appena finito di esaminare il progetto della Royal Carribean. A quanto pare vogliono un allestimento nuovo. >>
<< Sono sicuro del tuo lavoro Mandy. >>
<< A che ora parti? >> chiese finalmente. La sua voce era sottile e triste, non voleva stare lontana da lui per una settimana.
Patrick si avvicinò a lei e la circondò tra le sue braccia.
<< Ho l'aereo tra mezz'ora. Ero solo passato a salutarti, e a convincerti se per caso volessi venire con me >>
Avrebbe accettato subito...e la tentazione la richiamava, ma sapeva di dover stare lì. Anche se suo padre era sempre nei paraggi alla Emilton, voleva e doveva stare lì a lavorare. Tra gli affari di suo padre e Patrick e tra il suo lavoro personale, non avrebbe avuto tempo. E a malincuore dovette rifiutare.
<< Se scopro, che qualcuno ci ha provato con te, è un uomo morto >> e la baciò.
Questo, lo sapeva benissimo.
Uscì dall'ufficio e si sentì letteralmente vuota. Una settimana passava in fretta...e con il lavoro che aveva da svolgere non se ne sarebbe neanche accorta.
E' così fu. I primi due giorni volarono in fretta. Non solo lavorava in ufficio, ma controllava in ogni minimo dettaglio i lavori per la casa di Alan e Lily. Stava venendo su una meraviglia...erano ancora all'inizio. Era entusiasta di quel progetto, e doveva ringraziare la signora Danies per questo.
Patrick l'aveva chiamata più volte durante quei giorni. L'affare era andato a buon fine...ma ciò nonostante, non poteva tornare prima. Le pratiche legali richiedevano due o al massimo tre giorni prima che fossero pronti, e doveva rimanere lì finchè non avrebbe firmato.
Intanto alla Emilton tutto procedeva benissimo. Alan e Michael erano andati a trovarla, per vedere se fosse tutto apposto, e anche l'autista di Patrick, Mike, era andato a trovarla. In cuor suo sapeva bene che la teneva d'occhio...quell'uomo sapeva il fatto suo.
<< Avanti >> rispose non appena sentì bussare alla porta.
Entrò Walter Carter. Non lo vedeva da quel giorno, e non aveva avuto modo di parlargli.
<< Entra pure Carter >>
Lui si avvicinò alla scrivania porgendogli dei documenti.
<< Il signor Danies ha spedito questi tramite e-mail. ci vuole la sua firma prima di poterli rispedire >> parlò secco
Mandy lo guardò e prese i fogli. << Grazie Carter >> esitò un attimo, ma poi alla fine parlò << Carter, volevo scusarmi per l'altro giorno. Patrick è un uomo estremamente protettivo >>
Il ragazzo le fece un sorrisetto alquanto forzato, e per un attimo dei brividi le pervasero tutto il corpo. Brividi di disagio.
<< Chi non lo sarebbe. Accetto le sue scuse. Il signor Danies è una leggenda in questa azienda..e mette bene in chiaro le sue regole, anche fin troppo tiranne. Ha lincenziato molte persone che non lo meritavano.>> concluse con tono duro
<< Non le permetto di parlare in questo modo. Se ha ritenuto necessario licenziare qualcuno è stato solo per il bene della società. Non è un uomo che si accontenta di poco, e questo lo sanno tutti. Se la Emilton Corporation gode di stima e di successi, è proprio grazie a lui. La prego di ricredersi sulle sue parole. Non le verrà fatto nulla...mi sono personalmente informata su di lei, e a quanto ne so è molto bravo nel suo lavoro.>>
<< Non me ne faccio niente dei complimenti. Patrick Danies è un uomo che ha sempre avuto tutto dalla vita. Non mi sorprende che l'abbia voluta in sposa >> e se ne andò, lasciando Mandy immobile.
Non si poteva certo dire che quelle parole non l'avessero colpita. Non dubitava dell'amore di Patrick, ma doveva ammettere a se stessa che tutta questa storia era iniziata per uno stupido contratto.
Le lacrime le spuntarono senza nemmeno accorgersene...e in quel momento capì una cosa. Walter Carter era un avversario di Patrick..ma cosa lo spingesse a fare e dire certe cose, ancora non le era chiaro.

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Al Cuore Non Si Comanda
RomanceUn accordo....un contratto per creare una fusione tra due aziende mondiali..ma non sarà solo questo ciò che legherà Mandy Emilton, figlia di uno degli imprenditori più ricchi d'America, e Patrick Danies, il.braccio destro del padre, il miglior uomo...