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Oltre alle suite e alle varie cabine della nave, Mandy decise di occuparsi personalmente del ristorante. Chiamarlo ristorante era davvero un offesa...era enorme. Ne aveva viste navi da crociera, ma quella era veramente fantastica. Dovette ammettere a se stessa che nonostante la sfacciataggine di quell'uomo, aveva fatto un ottimo lavoro a costruire quella nave. Ed era la prima di una lunga serie. Con l'acquisto delle loro azioni, Patrick non si sarebbe di certo fermato a una sola nave...i suoi obiettivi erano molto alti.

Passò l'intera mattina a preparare gli schizzi per la sala ristorante. Aveva progettato un grande palco circondato da una cascata d'acqua. L'effetto sarebbe venuto veramente bene. I pavimenti chiari e le pareti di un grigio perla, perfezionati con qualche cristalli incorporati. La sala doveva essere grande occhio e croce 700 metri. Mai vista una tale maestosità. Voleva garantire il meglio del meglio per quel progetto. Aveva già chiamato la Fox per informarli di nuovi arredi e colori. Era davvero entusiasta.

L'unica cosa che la teneva un pò sulle spine era Wood. Aveva nuovamente rifiutato il suo invito a colazione, e preferì farsi portare qualcosa in camera. Seppure da una parte fosse tranquilla, dentro di se sapeva che qualcosa non andasse bene. Mike non le toglieva gli occhi di dosso. Dopo la piccola e intensa conversazione della sera prima, preferì seguirla anche all'interno della nave, senza destare vari sospetti. In fin dei conti l'aveva presentato come un suo assistente, anche se sapeva quale fosse il suo lavoro li.

<< Signorina Emilton noi qui abbiamo finito. Vorremmo andare a pranzare >>

Guardò il suo orologio e si meravigliò di che ora fosse. La mattina era letteralmente volata.

<< Certo. Vi aspetto qui per le 16. >> disse al giovane ragazzo.

Notò un certo imbarazzo nel viso di quel ragazzo, e quando fu certa di essere sola andò verso Mike.

<< Possiamo andare Mike. Ho una fame da lupi >>

Mike era un bell'uomo, alto, abbastanza muscoloso..non quanto Patrick...portava sempre gli occhiali da sole e aveva l'aria da duro dipinta in volto. Ma dietro quella maschera, si celava una persona meravigliosa.

<< Lo credo bene signorina. E' da ieri pomeriggio che non tocca cibo >> le disse accennando un sorriso.

La condusse verso la macchina e prima di entrare in auto, si sentì chiamare.

<< Signorina Emilton quanta fretta >>

<< Signor Wood...stavo giusto andando a pranzo >> disse secca

<< Non le dispiacerà se mi aggrego. Ho un certo appetito. >> disse ammiccando a un sorriso sfacciato

<< No di certo >>

Vide lo sguardo di Mike incupirsi.

Entrò anche lui all'interno dell'auto e partì.

<< Dove mi dirigo signorina? >> chiese Mike serio

<< Vada verso il lungo mare. Da quelle parti si mangia molto bene >> si intromise Wood << Ho ricevuto le mail dal signor Danies. Non sapevo volesse creare delle suite a tema signorina Emilton >> disse serio

<< Si..è un'idea che mi sfrullava già da quando ho visitato la nave, inoltre è un ottimo profitto. La gente ama questi tipi di privilegi. Vogliono sentirsi coccolati a tutti gli effetti, e per chi ha soldi da spendere non baderà a spese >>

<< Non ho dubbi al riguardo. Credevo ne parlasse prima con me signorina Emilton >> continuò lui

<< Non ne avevo motivo signor Wood. Le ricordo che ha ceduto una buona parte delle sue azioni alla Emilton...quando si tratta di profitti sono il signor Danies e mio padre a prendere le decisioni finali >> spiegò Mandy guardandolo

Arrivarono presso un ristorante molto carino lungo l'oceano. Un cameriere subito gli andò incontro e li fece accomodare. Come da prassi, Mike restò fuori a sorvegliarla.

Vorrei tanto capire quando mangia quell'uomo. E' incredibile la sua devozione al lavoro.

<< Il suo assistente non ci degna della sua compagnia? >> chiese Wood con uno strano sorriso

<< Mike è una persona molto discreta. >>

<< Questo lo avevo capito...e ho anche capito che non è un semplice assistente >>

<< E' una persona di fiducia. Ma non siamo qui per parlare del mio assistente. Allora signor Wood...a cosa devo questi continui inviti? >> chiese incrociando le braccia e accavallando le gambe.

Fu un gesto spontaneo, e solo allora notò lo sguardo malizioso che Wood le aveva lanciato.

<< Oltre ad essere una grandiosa design, è una donna molto attraente signorina Emilton. >> disse bevendo un sorso di vino.

<< Non mi interessano le sue avance signor Wood. Sono qui per lavoro >> ammiccò lei seria

<< E lo fa bene...ma mi chiedo come sia la sua parte femminile al di fuori del lavoro >>

"Che cosa?"

Sgranò gli occhi non appena sentì quella frase. Avrebbe voluto prenderlo a schiaffi...

<< Non credo alle mie orecchie. Lei non ha neanche la più pallida idea di quello che dice e contro chi lo dice >> sbottò Mandy furiosa

<< Non ho detto nulla di male. >> continuò calmo e avvicinandosi con il viso << Ma non può biasimarmi signorina Emilton. Oltre ad essere la regina di un impero mondiale, è anche molto bella. Quale uomo non farebbe il primo passo. Non è facile trovare al giorno d'oggi due privilegi del genere in una donna. >>

<< La mia ricchezza la devo soltanto a mio padre. Ha creato lui l'azienda. E quanto a me, grazie, ma non sono interessata alle avance di altri uomini >>

<< Oh lo credo bene. Patrick Danies non gode solo di fama e astuzia. La sua vita da playboy lo ha accompagnato per tanto tempo. Non avevo dubbi che avrebbe conquistato anche lei >> rise

<< Con questo che cosa vorrebbe insinuare? >> chiese irata

<< Voglio solo dire, che la sua fama lo precede. Non deve essere stato difficile per lui accalappiarsi una delle donne più belle e ambite dell'alta società. Guadagnarsi la fiducia del grande capo sarà stato un giochetto da ragazzi, se poi ci vogliamo aggiungere che é anche la figlia..beh, saltiamo alle conclusioni >> disse sorridendo e sorseggiando vino.

<< Adesso basta. Non le permetto di parlare in questo modo. Le consiglio di mantenere i suoi bollenti spiriti chiusi in un cassetto, o mi vedrò costretta a ritirare l'accordo. >>

Lui avanzò verso di lei e gli si parò davanti.

<< Lei non farà propio un bel niente. Danies mi ha portato via tutto, e io voglio ricambiargli il favore >> sorrise amaramente

<< Danies non le ha portato via proprio un bel niente. E' stato lei ad insistere che venissero comprate le sue azioni. >> ribattè lei furiosa

<< Appunto...Così il mio obiettivo è più facile da raggiungere >> disse continuando a bere.

<< E di grazia, mi illumini. >>

Si alzò dal tavolo lasciando una banconota. La guardò e se ne andò, lasciandola immersa nei suoi pensieri.

Uscì fuori e chiamò un taxi

<< Signor Wood >> si sentì chiamare.

L'uomo si girò e guardò la figura davanti a lui.

Mike gli si parò davanti e lo guardò minaccioso.

<< Cosa vuole? >> domandò Wood

<< Sappiamo bene entrambi cosa vuole. Le consiglio di non avvicinarsi alla signorina Emilton. >>

<< Mike...o come diavolo lei si chiama...riferisca ai piani alti che la mia vendetta è appena cominciata >> stava per andare via quando Mike lo fermò e lo inchiodò al muro

<< Stia lontano da lei, o le farò rimpiangere di avermi incontrato >> e lo lasciò.

Al Cuore Non Si ComandaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora