Un accordo....un contratto per creare una fusione tra due aziende mondiali..ma non sarà solo questo ciò che legherà Mandy Emilton, figlia di uno degli imprenditori più ricchi d'America, e Patrick Danies, il.braccio destro del padre, il miglior uomo...
Mandy entrò nella stanza e dopo essersi fatta una doccia, aprì l'armadio e restò senza parole dal vestiario che conteneva. Patrick aveva comprato una serie di vestiti e li aveva depositati in quell'armadio. Perchè mai l'avrebbe fatto? Asciugò i capelli in modo naturale, in modo che le ricadessero sulla schiena, e diretta all'armadio prese un vestitino color turchese abbinandolo a delle scarpe con tacco. Guardò fuori e non si rese nemmno conto del tempo che fosse passato. Erano appena le due del pomeriggio e dovette ammettere a se stessa che la fame cominciava a prendere il sopravvento. Uscì dalla stanza e si diresse verso il ponte, dove ad aspettarla c'era Patrick. << A quanto pare ho indovinato. Questo vestitino ti sta d'incanto >>
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Lo guardava ancora senza capire... << Ti ho fatto comprare del guardaroba nuovo, e dato che ho ben impresso un lieve momento d'intimità, ho provato ad immaginare la tua taglia, e a quanto vedo non mi sono sbagliato >> sorrise lui soddisfatto << E perchè mai avresti comprato un guardaroba ? >> << Lo scoprirai presto >> Cercava di capire, ma niente...la sua mente vagava altrove...a pochi minuti fa, quando si sono ritrovati in piscina uno tra le braccia dell'altro...o magari, a quel fatidico momento in California, quando il suo corpo si è avvolto completamente a quello di Patrick...non capirà mai il motivo di quella reazione. << Dove siamo? >> chiese ammirando il paesaggio davanti a se. << Siamo a Whitsunday Island, è una delle isole più belle dell'Australia >> spiegò Patrick guardandola. << Suppongo che tu abbia fame. Ho prenotato in un ristorante qui nei dintorni >> Scesero dallo yacht, e una macchina del luogo li aspettava per condurli direttamente al ristorante. Patrick sembra diverso. Perchè mai mi ha portata qui? E perchè ha comprato un guardaroba? Lo guardava con la coda dell'occhio...era veramente bello. Aveva dei lineamenti perfetti su tutto il corpo. Aveva fascino e potere...e quando voleva sapeva essere anche simpatico. Era un uomo che non si faceva scrupoli a prendersi quello che voleva. Non sapeva bene se fidarsi o meno di lui, ma di una cosa era certa, più lo guardava, più se ne innamorava. Con lui si sentiva protetta, e anche se per lei non provava nulla, dentro di se moriva dalla voglia di sposarlo. Ma quando i suoi pensieri vagavano a questo matrimonio, anche la tristezza faceva la sua parte. Il loro sarebbe stato solo un matrimonio contrattuale tra le due famiglie, un matrimonio che non aveva amore. << Siamo arrivati Signor Danies >> annunciò Mike. Patrick girò dall'altro lato della macchina per far scendere Mandy, e le prese la mano portandola dentro il ristorante. << Benvenuto signor Danies. Se vuole seguirmi, il suo tavolo è pronto >> disse una cameriera facendogli gli occhi dolci. Ogni volta la stessa storia. Tutte che se lo mangiano con gli occhi. << Qualche problema Mandy? >> chiese Patrick notando il suo silenzio. << No...mi chiedevo soltanto il perchè di questa improvvisata. >> << Saprai tutto a tempo debito. Ordiniamo? >> Durante il pranzo parlarono di poche cose, lavoro, famiglia... << Puoi portare tua sorella quando vuoi. Mi fa piacere>> <<Si è molto affezzionata a te...oltre a mia madre, non ha nessuno. E' una tipa tosta...non crede nell'amicizia tanto facilmente, e si circonda di poche compagnette...ma buone. In te però ha visto qualcosa >> Era una gioiaper lei sentirsi dire quelle cose. Sophie era una bambina sveglia e intelligente...e le era piaciuto stare in sua compagnia. << Mi farebbe piacere se portasse gli anelli nuziali >> non ci credeva, l'aveva detto sul serio. Solo dopo aver fatto un breve riavvolgimento di quella frase, notò gli occhi di Patrick puntati su di lei. Ma come diavolo ho fatto a dire una cosa del genere? Lo sguardo di Patrick diceva qualcosa, quel mezzo sorrisetto non le piaceva affatto. << Non mi aspettavo una simile rivelazione Mandy. E, a questo proposito, mi hai servito su un piatto d'argento il prossimo argomento >> Lo sapevo io...questa mezza rapina aveva uno scopo ben preciso. << Il giorno...dobbiamo decidere il giorno >> disse semplicemente Per poco non si strozzava...le mancò il respiro, e chiamò a se tutte le forze. << Non ha importanza. >> << Davvero? Solitamente è la futura sposa a scegliere il giorno, e i particolari del matrimonio. Ogni donna sogna questo >> << Ogni donna sogna un matrimonio d'amore, e non da contratto >> ribattè secca. Patrick la guardò duro, come se avesse detto qualcosa di sbagliato. << La stai facendo tragica Mandy. Ti darò tutto quello che vorrai...diventerai plurimiliardaria, sarai la regina di un impero, e a tempo debito un intimità da urlo >> dichiarò Patrick. Un'intimità da urlo...non faceva che ripeterselo. Non voleva nemmeno pensare a una cosa del genere. Sentiva che l'appetito le stava a poco a poco svanendo... << Non mi interessano i beni materiali Patrick. Sono una donna di altri tempi, con valori e principi. Non sono un premio da vincere. >> disse quasi all'esasperazione << Se mi vuoi scusare, ho bisogno della toilette >> e si alzò di scatto dirigendosi verso i bagni. Era arrossita da tutta quella situazione. Patrick le aveva parlato spudoratamente, sentiva il cuore a mille e la mente che vagava in angoli remoti dell'universo. Non riusciva ad immaginare un'intimità con lui...se già con un bacio e qualche carezza la mandava su di giri, cosa avrebbe fatto se... Non riuscì nemmeno a pensare che trovò quegli occhi incollati su di lei. Non poteva crederci...era entrato nel bagno delle donne...ma che diavolo.... << Dimmi che non provi nulla...dimmi che quando siamo vicini non ti senti come un fuoco...dimmi che non c'è attrazione >> avanzava piano piano verso di lei, inchiodandola al muro Mandy sentiva il suo cuore a raffica... << Patrick io non...>> non finì di completare la frase, che sentì le sue labbra. Un secondo...un semplice secondo e già era persa. Sentì le sue mani che l'accarezzavano...non poteva negare l'attrazione che c'era. Probabilmente aveva ragione lui...avrebbero fatto scintille, sarebbero stati inviadiati da tutti...la coppia del secolo..il re e la regina di un impero enorme...ma...non ci sarebbe stato niente di più. Non si rese nemmeno conto che una lacrima le stava bagnando il viso. Lei stava piangendo...perchè? << Mandy....>> pronunciò il suo nome come una supplica. << Tu non hai neanche la più vaga idea di quello che mi hai fatto >>la guardò asciugandole le lacrime. << perchè piangi? >> In effetti non lo sapeva nemmeno lei. Non riusciva ad esprimere con esattezza quello che provava in quel momento. Dolore? Amore? Delusione? Si, perchè Patrick le aveva fatto capire che il sesso tra loro non sarebbe mancato...e lei non si aspettava questo. Tra loro ci sarebbe stato un affare che sarebbe durato a vita, o almeno fino a quando non si sarebbe stufato. Aveva lui le carte in mano, e aveva lei. Lui riprese a baciarla, come se avesse capito che in quel momento avevano bisogno solo di quello. Per un attimo si erano dimenticati di essere chiusi nel bagno delle donne, e quando si staccarono, Mandy corse fuori seguita da Patrick. Pagò il conto e uscirono. << Ti va di fare una passeggiata? >> chiese lui Andarono verso la spiaggia, camminando a passo lento, in silenzio. << Perchè mi fai questo? >> Avrebbe capito? << Mi prendo ciò che voglio, e sei mia. Sai anche tu di esserlo >> Evviva la sincerità. Cosa voleva dire con quelle parole? Aveva forse capito che Mandy provava qualcosa per lui? << Io non sono un oggetto >> ribattè secca e offesa << Hai ragione. Non sei un oggetto, non sei un premio...ma....>> si voltò a guardarla e attirandola a se << sei la mia futura moglie. Mi appartieni Mandy >> Quanto è bello...quegli occhi, il suo corpo...ogni cosa di lui emana potere. Adoro questa parte di lui, ma allo stesso tempo la detesto. Lo amo...e lui non immagina neanche quanto << 24 >> disse Mandy, rimanendo bloccata a guardarlo Patrick inarcò un sopracciglio cercando di capire Mandy gli sorrise << 24 Dicembre...è questa la data >> Non si aspettava che lo avrebbe fatto. Rimase a guardarla soddisfatto. Poi, senza toglierle gli occhi di dosso, estrasse un foglio dalla tasca dei jeans, consegnandolo a lei. Mandy lo guardava perplesso. Prese il foglio piegato in due, cercando di capire cosa contenesse. Si spostò leggermente da lui e lo aprì, leggendo con attenzione il contenuto. Sgranò gli occhi...non ci credeva. Era un foglio rilasciato dal comune con la data esatta del loro matrimonio...il 24 Dicembre. Come faceva a saperlo? Non ne avevano mai parlato? Guardò il foglio ancora incredula, e spostò i suoi occhi verso Patrick, notando un sorrisetto dalle sue labbra. << Patrick..come facevi a...>> << Pensi davvero che io non ti conosca Mandy? Pensi davvero che io sposi la prima che capiti? >> << Tu non stai sposando la prima che capita...stai sposando la figlia del capo, per ottenere il controllo assoluto. Non è una bella prospettiva per un futuro matrimoniale >> Rise a quella frase...<< Mandy...Mandy...so più di te di quanto pensi. Ci siamo visti pochissime volte, ma ho sempre seguito il tuo lavoro. La Emilton Corporation era destinata a me già da prima. Tuo padre ha sempre voluto qualcuno con le palle che gestisse tutto, e dato che eri già un osso duro con l'azienda di mio padre, ha voluto che unissimo i due imperi trovando un accordo. Quando gli proposi la fusione, ne fu subito antusiasta. Ti avevo visto già di rado in azienda...ed eri sempre bellissima...così presi la palla in balzo. Accettai di dirigere la Emilton Corporation con l'unico vantaggio di sposare te. Ma tu veramente mi credi così stupido? >> Cosa sta cercando di dirmi? << Tuo padre ti voleva nell'azienda, ed io ti volevo...beh...sai come >> "Che cosaaaaaaa??? Sono solo l'oggetto dei suoi pensieri sessuali. No,questo è troppo. Non mi faccio mettere i piedi in testa in questa maniera." << Tu sei pazzo...non mi avrai mai nel tuo letto >> << Tu credi? >> << Come facevi a sapere della data? >> << Te l'ho detto Mandy...non faccio mai niente per caso. >> Le veniva il volta stomaco...come si era potuta innamorare di uno così? Sesso...sesso...sesso....a lui importava solo quello. No, non era possibile << Non fraintedermi Mandy. Non ti farò mai fare niente che tu non voglia. Sono un uomo, non un'animale...puoi stare tranquilla. Mi basta, saperti mia >> E questa rivelazione cos'è? Non ci capisco niente << Mi mandi in confusione Patrick >> Sorrise << Ed ecco che mi porti a un altro argomento. I tuoi genitori sono già al corrente di tutto. Starai con me due settimane..>> Per poco non sveniva....<< Come sarebbe a dire? >> domandò perplessa << Ricordi quando ti avevo detto di passare con me le vacanze? Tu non hai mai risposto a quella domanda. Così ho preso io l'iniziativa. Ho detto ai tuoi genitori che saresti stata con me. Ci saremmo conosciuti meglio, e avremmo organizzato il tutto per il matrimonio. >> Che cosa ha fatto???? Questo è tutto pazzo. Come gli è venuto in mente di fare una cosa simile? Ora mi spiego quel guardaroba. << Non puoi aver fatto una cosa del genere. E se io non fossi d'accordo? >> gli chiese incrociando le braccia arrabbiata << Quale parte del "mi prendo quello che voglio", non ti è chiara Mandy? >> sospirò << Senti, finiamo di farci la guerra inutilmente. Il matrimonio è già stato fissato, e nonostante io abbia il controllo di mezzo mondo, sui matrimoni mi astengo. Quindi futura signora Danies, a te l'onore di organizzare tutto. Dimmi quello che vorrai e te lo darò >> Voglio te...soltanto te...Avrebbe voluto dirgli. Ma non poteva. Aveva avuto la conferma che tra loro ci sarebbe stato solo del buon sesso...e qui veniva la parte più difficile. Prima o poi,avrebbe dovuto affrontare l'argomento. Tutto a tempo debito. << Tu sei pazzo Patrick >> non potè non ridere. Era davvero una situazione assurda. Gli tese la mano come segno di resa e come un accordo...un accordo dalla quale non poteva più tornare indietro. Adesso il suo problema sarebbe stato un altro. Come sarebbe riuscita a convivere con lui per due settimane?