Si innervosiva quando doveva strappargli le parole dalla bocca...Sparisce per due giorni, non chiama, nè un messaggio...dice di aver concluso un affare per mio padre, ma non dice di cosa si tratta. Non lo riesco a capire...anche qui adesso con me, sembra a disagio, come se questa conversazione lo turbasse. Lui mi ha portata a cena fuori, lui mi ha baciata..
<< Dopo domani abbiamo l'aereo di ritorno. Pensi di finire entro un giorno? >> le chiese sorseggiando lo champagne.
<< Veramente ho già concluso...devo solo chiamare il signor Fox per decidere una data sulla consegna dei mobili...Ma questo posso benissimo farlo domani a qualsiasi orario. Volevo passare dalla Casa Bianca per salutare tutti i collaboratori...sono stati molto gentili con me, principalmente Michelle >>
<< Sono d'accordo. Quella donna è fantastica...è una che sa il fatto suo...ma d'altronde dietro un grande presidente c'è sempre una grande donna >> le disse guardandola negli occhi.
Cosa vuole dire con quella frase? Anche lui diventerà il presidente di un'azienda plurimiliardaria...e guarda caso sono la sua firma per arrivarci.
Le venne il voltastomaco....e se fosse stato realmente così?
Era stanca di farsi mille domande...aveva ragione Patrick...doveva stare più tranquilla e pensare a questo dannato matrimonio. Si sarebbe sposata tra qualche mese...doveva prendere in mano la situazione e organizzare il matrimonio dei suoi sogni. Si sentiva carica....
Si alzò << Vado un attimo alla toilette >>
La fissò mentre si dirigeva alla toilette...e nel suo volto apparve un sorriso...un sorriso che aveva tutto da dire....
POV'S PATRICK
E' impossibile rimanere lucidi di fronte a lei. Ci metto tutto me stesso per restare sui miei passi. Ma a volte mi chiedo davvero cosa voglia. La conosco da tanto tempo...suo padre non faceva che vantarsi della figlia, di quanto fosse bella e intelligente. Aveva fottutamente ragione. Ho seguito le sue vittorie, anche se mantenendomi dietro le quinte...giravo il mondo per concludere degli affari importanti, e intanto venivo sempre informato dei suoi lavori...tutti portati a termine in modo straordinario. La sua piccola azienda ha portato grandi vantaggi alla Emilton Corporation...forse ancora non lo sa, ma ha contribuito più di quanto lei possa immaginare. Quando suo padre mi disse che voleva lasciare le redini dell'azienda a me e sua figlia, ho subito preso la palla in balzo proponendo un matrimonio d'affari. Lo è davvero? Non ne sono più tanto sicuro. Ho cercato di togliermela dalla mente, ma non ci sono riuscito. Quella donna è una droga per gli uomini...
Mi è sempre piaciuta...ogni tanto la vedevo in qualche rivista, ma non avevo mai avuto l'occasione di conoscerla di presenza. E poi per la prima volta l'ho vista all'università, dove stavo concludendo l'affare, comprando l'intera struttura. Sapevo che fosse lei, e sapevo che l'avrei rivista da lì a poco a quella festa di beneficenza...e quando l'ho vista scendere le scale con accanto i suoi fratelli ho provato una strana sensazione. Volevo che fosse mia e di nessun altro. Ricordo ancora il suo sguardo perso quando le abbiamo detto del matrimonio, era su tutte le furie, ma dentro di me mi sentivo vivo...
E poi...poi c'è stato Los Angeles...il bacio...la cena...e quando l'ho vista sulla terrazza...Dio, credevo di morire. So di piacergli, ma non so fino a che punto.
L'ho attirata a me...ho cercato di avvicinarmi a lei scoprendo dei sentimenti mai provati prima. E' caparbia, dura, tosta...ma tremendamente onesta e bella...due qualità molto difficili da trovare in una donna al giorno d'oggi.
Mi imbestiaslisco quando qualcuno le si avvicina, lei diventerà mia moglie...mia moglie....
E quando l'ho praticamente prelevata dalla spiaggia...non si aspettava di vedermi...ci eravamo sentiti da poco al telefono, e so che lo ha fatto apposta dicendomi che si trovasse in spiaggia con qualcuno. Non ci ho visto più...non ho aspettato neanche un secondo. Era bellissima...
L'ho portata con me...Litighiamo per cose futili, e quando mi contraddice è come se mi calasse un velo negli occhi. Quella mattina sullo yacht non ci ho pensato due volte a farla imbestialire facendomi trovare con quelle donne. Mi piace stuzzicarla, e mi piace il modo in cui mi tiene testa. Ho avuto moltissime donne, ma mai qualcuna con la testa dura come lei.E' una forza della natura.
Ho scoperto la parte più delicata di lei...sapevo che non fosse una donna da una botte e via..ma mai, e dico mai, avrei immaginato che fosse ancora vergine. Questo ha svegliato in me una parte nascosta...e ha fatto crescere la protezione che ho in lei. Dio solo sa come mi sia trattenuto nel non uccidere quel bastardo. E tutt'ora non ho ancora sfogato la mia collera. Quando è con me so che si sente al sicuro...non le farei mai del male, e io non potrei mai fargliene. L'unico aspetto positivo è questo dannato matrimonio...sono sempre stato contrario a queste unioni, e ancora non mi capacito di come e del perchè mi sia venuta in mente questa cosa."
Neanche Patrick riusciva a capire....l'unica cosa da fare era andare avanti...si erano buttati in qualcosa più grande di loro.Mandy tornò al tavolo...e aveva gli occhi di Patrick puntati su di lei. Era mancata cinque minuti, eppure le sembrava che qualcosa fosse cambiato.
Un cameriere si avvicinò al loro tavolo
<< I signori gradiscono dell'altro? >> chiese gentilmente osservando Mandy
<< Va bene così...>> rispose freddo Patrick
Si alzarono e Patrick le prese la mano conducendola verso l'uscita, ma vennero fermati dal direttore del ristorante.
<< Ci venga ancora a trovare signor Danies >> lo salutò con una stretta di mano e poi si rivolse a Mandy baciandole la mano.
<< Signorina Emilton, mi ha fatto molto piacere averla conosciuta. Spero di rivederla al più presto...sotto altre vesti >> disse sottolineando le ultime frasi.
Cosa vuole dire?
Guardò Patrick per cercare un indizio che le facesse capire quella frase...ma nel suo viso non trapelava il minimo indizio.
Entrarono all'interno dell'ascensore ripercorrendo lo stesso percorso...Erano le 23 passate..e Mandy cominciò a sentirsi alquanto stanca. Appoggiò le mani sui vetri e rimase immobile a fissare quel panorama che tanto l'aveva attirata.
Sentì Patrick dietro di se e trasalì non appena le sfiorò i fianchi...
<< Non c'era uomo che non ti si sarebbe saltato addosso in quel ristorante >> le disse con voce roca
Sorrise a quella frase...Se Patrick voleva giocare...allora avrebbe giocato anche lei...
Era come se qualcosa si fosse svegliato in lei...avrebbe avuto pane per i suoi denti...
<< Sei geloso Patrick? >> disse piano
Lui la girò di scatto impossessandosi della sua schiena con le sue braccia...
<< Non si vede? >>
<< Mi confondi Patrick...>> sorrise
Voleva provocarlo...
<< Sei tu che confondi me Mandy >> affermò a pochi millimetri dalle sue labbra.
Voleva baciarla, e sapeva benissimo che ci sarebbe riuscito...ma il caso volle che l'ascensore arrivò al piano terra, e Mandy colse la palla in balzo, lasciandolo lì e uscendo.
Si girò verso di lui sorridendogli << Vogliamo andare?>>
Un punto per Mandy.
Aveva fatto fatica a resistergli in quell'ascensore...le labbra di Patrick erano una dura tentazione, e se a questa tentazione ci aggiungeva il fatto che fosse perdutamente innamorata di lui, allora era davvero rovinata. Non sapeva cosa Patrick provasse per lei...era sicura dell'attrazione che li univa...ma oltre a questo, non c'era altro...almeno da parte sua. Ed era per questo che si era promessa di non cascarci più. Doveva reagire...doveva far vedere quanto valeva e farsi desiderare dal suo futuro marito.

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Al Cuore Non Si Comanda
RomanceUn accordo....un contratto per creare una fusione tra due aziende mondiali..ma non sarà solo questo ciò che legherà Mandy Emilton, figlia di uno degli imprenditori più ricchi d'America, e Patrick Danies, il.braccio destro del padre, il miglior uomo...