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Alcuni giorni dopo, tutti i membri del consiglio,inclusi Mandy e Patrick, parteciparono alla tanto attesa conferenza stampa. Ebbe un grande successo, molti media ne approfittarono per chiedere qualche informazione in più sul matrimonio, ottenendo risposte alquanto vaghe. Nonostante fosse uno dei matrimoni più importanti dell'anno, entrambi i ragazzi mantennero una certa privacy nel rilevare alcuni dettagli. La società era ormai passata definitivamente nelle loro mani, il contratto era stato firmato, e indietro non si poteva più tornare. O almeno questo valeva per Mandy. Era contenta di ereditare un simile impero, ma al tempo stesso non voleva tralasciare il suo lavoro nè il suo hobby.

Decise così un pomeriggio di andare a fare visita al signor Bennet...il proprietario dell'acquario Oceanografico...uno dei più grandi del mondo. Lei stessa aveva dato un notevole contributo all'evoluzione di quel posto, e ne andava molto fiera. Adorava tutto ciò che faceva parte dell'oceano, e naturalmente i suoi esemplerai preferiti...i delfini.

Aveva progettato una parte di quel posto, e la Emilton Corporation ricevette delle gratificazioni notevoli sulla collaborazione avuta. Era felice di quel progetto...ricordava molto bene quel giorno di tre anni fa...era stata affiancata da un'oceanografico che la guidava e la consigliava sulla progettazione delle vasche e delle dimensioni. Avevano fatto un gran bel lavoro.

<< Buongiorno signor Bennet >> lo salutò Mandy entrando nel suo ufficio

<< Piccola Mandy....che bello vederti. >> le ancò incontro abbracciandola

Il signor Bennet era una persona eccezionale, con un grande senso e rispetto per la vita, di qualunque genere. Una persona buona ed umile, come pochi rimasti sulla faccia della terra.

<< Cosa ti porta qui? Era da un pò che non ti vedevo >> le chiese

<< Sono stata molto occupata con l'azienda e il lavoro >> rispose serena

<< Ho letto le notizie, e ne sono molto felice. Quando ti sposi? >>

<< A dicembre...esattamente il 24 >>

<< Ma è splendido piccola mia...Conosco il soggetto, è uno che sa il fatto suo a quanto pare >> disse in tono scherzoso

<< Si abbastanza direi >> rise felice.

<< Chi lo avrebbe mai detto!!! Ma adesso dimmi...sei venuta per un motivo specifico? >> chiese, conoscendo già la risposta

Mandy lo guardò, e non ci fu altro da aggiungere. Si alzarono, dirigendosi verso l'esterno dell'acquario, arrivando così a una vasca gigantesca. Osservarono per un attimo quel posto tranquillo, fino a quando non videro gli schizzi e i salti di tre delfini...

E in quel momento non voleva essere altro che lì. Si avvicinò alla vasca e con la mano cominciò a sbattere l'acqua attirando l'attenzione di uno dei cetacei.

Mandy aveva preso confidenza con uno dei delfini...amante degli animali non aveva trovato nessuna difficoltà, e frequentando spesso l'acquario, era riuscita ad ottenere il permesso per assistere ai loro addestramenti durante le animazioni al pubblico. Ed erano spettacolari.

<< Ciao splendore...era da tanto che non ci vedevamo io e te >>

La creatura emise un breve suono...e Mandy fu felice di quel breve contatto con il suo amico.

<< Li trovo in forma >> disse rivolgendosi al signor Bennet

<< Molto...sono magnifici. >>

Trascorse qualche ora lì con loro, e quando si accorse che si erano fatte le sei di sera passate, decise di tornarsene a casa. Salutò il signor Bennet, promettendogli che sarebbe passata a trovarlo presto, e invitandolo naturalmente al matrimonio.

Durante il tragitto in macchina il telefono cominciò a squillarle.

<< Pronto >>

Silenzio.

<< Pronto...non sento niente >>

Si pietrificò quando sentì una voce alquanto strana pronunciare due semplici parole << A presto >> e riattaccarono.

Guardò il telefono immobile, cercando di assimilare quello che era appena successo.

Forse uno stupido scherzo? O magari qualcuno che avesse sbagliato?

Intanto dentro di se sentiva una strana sensazione...come se non si trattasse di uno stupido sherzo, o di qualcuno che avesse sbagliato. Cercò di non pensarci, e accellerò il più possibile per raggiungere casa sua.

Parcheggiò la macchina al solito posto e si diresse subito dentro.

<< Ehi sorellina...ma che fine hai fatto? >> le chiese Michael andandole incontro

Notò subito lo sguardo perso di Mandy, e i suoi occhi si incupirono

<< Mandy, cosa ti è successo? >> chiese il fratello preoccupato.

Non rispose...

<< Mandy, parlami...cosa è successo? Sei bianca come un fantasma >> disse alzado un po di più la voce.

Lo guardò... << Ho avuto una giornata pesante Michael...e...e poi..quella...quella telefonata >> l'azzittì arrabbiato << Quale telefonata? Mandy, chi ti ha chiamata? >> disse serio

<< Io...io non lo so...era la voce di un uomo, e mi ha solo detto "a presto", chiudendo la telefonata >>

Michael la guardò preoccupato...<< L'hai detto a Patrick? >> chiese

<< No Michael...sono venuta subito a casa >>

Abbracciò la sorella dandole un confortevole bacio sulla testa

<< Vabene piccola...non preoccuparti..magari qualcuno avrà sbagliato >> disse...anche se non ne fosse molto convinto

<< Probabilmente è così. Senti, io sono molto stanca. Puoi dire tu a mamma e papà che sono andata a letto? >>

<< Certo...non preoccuparti >> e la salutò sulla guancia guardandola salire le scale.

<< Pronto...sono Michael Emilton...devo parlare con Patrick >> e se ne andò... 

Al Cuore Non Si ComandaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora