Al Cuore Non Si Comanda

18

Vedeva i suoi muscoli contrarsi...il respiro si fece profondo e i loro occhi non smettevano di guardarsi. E uno sguardo vale più di mille parole, e non sapeva il perchè ma gli occhi di Patrick esprimevano un susseguirsi di sentimenti contrastanti tra di loro. Gelosia? Rabbia? Paura? Odio? O magari Amore?
<< Patrick...ti prego...>>  e la baciò...
I sensi non le ragionavano al contatto con quelle labbra...era come se il tempo si fosse fermato catapultandola in un'altra dimensione. Possibile che l'amore le facesse questo effetto....o magari era solo lui...Lui, che la rendeva fragile ai suoi occhi, lui che poteva averla ogni volta che voleva...lui che sarebbe diventato suo marito.
Gli avvolse le braccia intorno al collo e continuò a baciarlo con passione. Sentiva le sue mani addosso che le accarezzavano la schiena e i capelli...sentiva la sua passione crescere sempre di più..sapeva bene dove sarebbero arrivati con tutta quella elettricità...doveva fermarsi...
Non era ancora sicura di Patrick...non era ancora convinta che il loro matrimonio fosse basato su sentimenti veri e profondi. Non riusciva a capire cosa volesse, lei o l'azienda? Ma in fondo lei chi era e cos'era per desiderarla tutta la vita? Niente...un'altra donna nella sua lunga lista.
Si staccò da lui e riprese a respirare affannosamente.
<< No Patrick...non voglio >>
I suoi occhi erano pieni di rabbia...e senza dire nulla, si alzò velocemente chiudendo con forza la porta dello studio.
Balzò in aria...non si aspettava una reazione del genere.
Perchè non capisce? Perchè non capisce che non sono come le altre. Ho fatto una grande stronzata a dirgli la verità...non mi avrà mai....e pianse.
Si portò le mani al viso per coprire il volto dalle lacrime, e cercò di calmarsi.
Si avvicinò a un finestrino e guardò il cielo fuori....sopra le nuvole tutto aveva un'altra prospettiva...la sensazione di vuoto sotto i propri piedi...quel senso di libertà, i raggi del sole che attraversavano l'infinito...era tutto irrealistico ma profondamente bello e confortante. Aveva fatto tanta strada per essere quella che era, e non avrebbe permesso a nessuno di ditruggere la sua dignità, aveva troppo rispetto per se stessa. Amava Patrick, e non poteva negarlo...ma lui non amava lei...
Guardò la porta dello studio chiusa...erano passate all'incirca due ore da quando aveva avuto quella sfuriata. Non era uscito da quella stanza...ed era quasi ora di pranzare...
<< Signorina Emilton >> la chiamò Mike distraendola dai suoi pensieri.
Strofinò i suoi occhi per nascondere le lacrime...
<< Mike..mi scusi, non l'aveva sentita entrare >> disse a voce  bassa
<< Lo avevo intuito...Volevo solo chiederle se gradisce qualcosa da mangiare? >> chiese lui gentile
Non aveva molta fame...aveva lo stomaco chiuso.
<< A dire il vero non ho molto appetito >> continuò lei guardando il cielo dal finestrino
Non si era resa conto che Mike la stava guardando. Mandy era completamente persa nei suoi pensieri....lei e Patrick finivano sempre con il litigare. Come avrebbero fatto a mandare avanti un matrimonio in questa maniera?
Mike tornò nuovamente alla sua postazione, lasciando quella ragazza in preda ai suoi pensieri e i suoi dubbi.
Erano circa le due quando Mandy decise di andarsi a sdraiare sul letto. Non riusciva a non pensare al suo futuro...a come sarebbe stato, e a Patrick. Aveva una reputazione da non sottovalutare.

Non si accorse nè del tempo, nè del viaggio...non ricordava le ultime ore...sentiva solo una presenza, e una mano che le accarezzava il viso dolcemente. Quella mano...forte, e dal tocco sensuale...poteva essere solo di una persona...la stessa che le stava complicando la vita
Patrick....e aprì gli occhi di scatto. Rimase immobile davanti a quella figura a petto nudo. Le mancò il fiato, e il cuore smise di battere per almeno dieci secondi....Aveva davanti a se l'uomo più bello che avesse mai visto...sembrava un Dio greco...i suoi muscoli scolpiti, le sue braccia forti...le sue mani sicure...Ma da dove è saltato fuori quest'uomo? Che razza di scherzo Madre Natura ha fatto? E' semplicemente bello...e stronzo...Perchè mi sono innamorata di un uomo del genere. Sapevo che mi sarei messa nei guai...
<< Mandy...non hai mangiato! >> disse con voce leggera e seria
<< Non avevo molta fame. I viaggi in aereo mi chiudono lo stomaco >> mentì cercando di essere il più convincente possibile.
<< Ci sono ancora parecchie ore di volo...vuoi che ti porti qualcosa? >> chiese accarezzandole una guancia.
Si sollevò dal letto e si mise a sedere.
Non può mettersi una maglietta?
<< In effetti ho un pò fame. Vado a prendere qualcosa >> ma mentre stava per scendere dal letto, lui la bloccò.
Mandy lo guardò con aria interrogativa...
<< Mike >>lo chiamò Patrick da un interfono.
E qualche secondo dopo il suo fedele tutto fare entrò nella stanza.
<< Mi dica signore >>
<< Porti qualcosa da mangiare a me e alla signorina Emilton per favore >> disse guardandola negli occhi
<< Certamente signore. >>
<< Qui...>>
E se ne andò.
<< Posso benissimo alzarmi Patrick..non sono un'invalida >>
<< Questo lo so...Ma credo che un buon letto sia piuttosto comodo per mangiare un boccone >> disse malizioso.
Un leggero sorrisetto gli apparve sulle labbra, e Mandy non potè non pensare a quelle labbra che aveva baciato qualche ora prima.
Non aspettarono nemmeno cinque minuti, che Mike portò qualche pietanza su dei vassoi.
<< Grazie mille Mike >>
E andò di nuovo via chiudendo la porta questa volta.
<< C'è del pane, un'insalata ben condita, patate, formaggi e salumi...direi piuttosto rustico >> scherzò lui << Se gradisci qualcos'altro puoi semp....>>
<< Va bene così Patrick...grazie >> sorrise Mandy.
Adorava quel lato del suo carattere, quando si prendeva cura di lei...adorava quando la proteggeva da tutto e tutti...adorava quando faceva il possessivo, e quando le diceva che era sua. Non aveva torto...lei era davvero sua...perchè lo amava...ma questo lui non poteva saperlo. Per lei sarebbe stata la fine...e non voleva che il suo orgoglio venisse ferito fino a quel punto. I suoi sentimenti dovevano rimanere segreti.
Patrick si sdraiò sul letto appoggiandosi con un braccio...Mandy non potè non notare quei movimenti e come i suoi muscoli si contraevano ad ogni suo spostamento. Era una divinità...
<< Non senti freddo? >> chiese lei mangiando un pezzo di pane con delle patate.
<< Ti senti a disagio Mandy? >> chiese lui divertito
<< No >> rispose secca...forse fin troppo secca
Lui la guardò di sott'occhio divertito da quella ragazza così ingenua.
<< Perchè non hai mangiato? >> le chiese cambiando argomento.
<< Te l'ho detto, avevo lo stomaco chiuso...non mangio molto quando sono in viaggio....e tu? Perchè non hai mangiato? >>
<< Avevo del lavoro da sbrigare, e quando mi sono reso conto di aver lavorato fino alle quattro del pomeriggio, ho deciso di staccare e mangiare un boccone. Ma una volta entrato nella sala, non ti ho trovata. E' stato Mike a informarmi che fossi andata a letto >>
Mangiarono quasi tutto...in effetti non toccavano cibo da wuella mattina...e dopo quel piccolo diverbio non avevano pranzato.
<< Hai già scelto qualcosa per il matrimonio? >> le chiese Patrick
Ed ecco che lo stomaco le si chiuse di nuovo...era tempo che non prendevano l'argomento "matrimonio"...
<< In realtà no >> gli rispose
<< Dovresti Mandy...cosa ti piacerebbe? >>
Lei lo guardò un attimo...<< Non amo i matrimoni in grande stile..ma mi rendo conto che sarebbe una cosa impossibile. Veniamo da due famiglie troppo stimate e conosciute in tutto il mondo. Quindi la privacy è pari a zero. Ma...mi rendo anche conto che questo matrimonio non è fondato sull'amore e sul rispetto reciproco..è un contratto...uno stupido pezzo di foglio che unirà due persone che non si ama....>> non le permise di continuare. << Cosa vuoi Mandy? >> chiese secco
Incrociò i suoi occhi per un attimo, e luccicavano...con quella luce bianca sembravano ancora più verdi...e per un attimo desiderò l'amore di quell'uomo più di ogni altra cosa...