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Erano passati diversi giorni da quando Mandy aveva provato quell'abito. Se ne era talmente innamorata.
E' stata la prima volta che ho fatto qualcosa per questo matrimonio. Mia madre, Francis, e Violet, si stanno occupando di tutto. Abbiamo espresso le nostre idee sui matrimoni, e non si sono opposte..anzi si sono mostrate alquanto entusiaste. Mancano tre mesi...e con Patrick non abbiamo più affrontato l'argomento. Ora che ci penso...non lo vedo da settimane. Sarà ancora nel New Mexico?
Fu interrotta dallo squillo del telefono d'ufficio.
<< Si >>
<< S...signorina Emilton..c'...c'è qui il signor Danies >> le disse la sua segretaria alquanto imbarazzata.
Ma cos'ha un radar quest'uomo? Proprio adesso lo stavo pensando....Avrà fatto gli occhi dolci alla mia segretaria...sempre il solito
<< Lo faccia entrare >> sbuffò Mandy nervosa.
Cominciarono a tremarle le mani, e il cuore prese a battere quasi fino a scoppiare.
Calmati Mandy...è solo Patrick.......Appunto...è solo Patrick...e quando si stratta di lui non ci si può calmare...pensò tra sè.
Entrò nel suo ufficio...aveva un completo da lavoro blu scuro...l'aria di uno che aveva appena ottenuto le chiavi del mondo...
A quanto pare il New Mexico lo ha reso ancora più bello....è ancora più abbronzato di prima...e da quel sorrisino, deduco sia andato più che bene..
<< Ben tornato Patrick >> disse cercando di mantenere un tono tranquillo e professionale.
<< Grazie Mandy. Sono arrivato circa due ore fa, ed ho pensato di venirti a trovare. Sono settimane che non ci vediamo...spero tu abbia fatto la brava...ma so per certo che è così >>
<< Sei incredibile Patrick. Beh, innanzitutto ti ringrazio per la visita...quanto ad aver fatto la brava, non ho motivo di fare il contrario...e il fatto che tu ne sia certo non lo metto in dubbio, dato che mi hai fatto ben capire di tenermi d'occhio >> disse sarcastica.
Intanto Patrick si era seduto sul comodo divano, sbottonando leggermente la camicia, e tirando un sospiro di rilassamento.
<< Hai intenzione di appisolarti nel mio ufficio, sul mio divano? >> chiese guardando ogni sua mossa.
Il problema non era nè la stanchezza, nè l'ufficio, nè il divano...il problema era quella dannata camicia che lui aveva leggermente sbottonato. Si riuscivano a intravedere alcuni pettorali...e tolta la giacca, aveva la perfetta visuale di quell'uomo scolpito e virile. Trattenne il fiato, e riprese a respirare con fatica.
<< Cosa sei venuto a fare Patrick? Devo lavorare. Ho un incontro tra un'ora con il direttore del nuovo centro commerciale che stanno aprendo, e non posso perdere tempo con te...quindi dimmi cosa vuoi >> parlò schietta.
La guardò con quello sguardo profondo, come se volesse dirle qualcosa che non riusciva a dire....
<< Annulla tutti i tuoi appuntamenti. >> disse alzandosi dal divano.
Lo guardò incredula...<< Che cosa? Ma mi hai sentita? Ho un appun..>> non finì in tempo di conludere la frase che lo vide chiamare dal telefono dell'ufficio...
<< Si signorina Emilton? >> chiese la sua segretaria.
<< Sono Danies...annulli tutti gli appuntamenti della signorina Emilton >> parlò continuando a guardarla.
I loro occhi non smettevano di guardarsi...erano come persi l'uno dell'altra.
<< S..signor D..Danies...ma la signorina Emil >>
<< Annulli tutto...la signorina Emilton è con me per sbrigare un importante affare >> e interruppe la conversazione
<< Patrick sei pazzo? >> scattò Mandy...
<< Vieni con me >>
La prese per mano, e in quel momento tutti i suoi nervi e tutte le cose che voleva dirgli erano andate a farsi benedire.
Uscirono dall'edificio e si diressero verso la sua auto. Messo in moto, Patrick cominciò a sfrecciare.
<< Dove stiamo andando Patrick? >>
<< Devo mostrarti una cosa >>
<< Mi auguro per te che sia importante...perchè mi hai appena fatto perdere un incontro importante >> scattò lei, ritrovando i suoi nervi
<< Lo è...fidati >>
<< Io...? Fidarmi di te? Ho una buona ragione? >> chiese sarcastica
Patrick sorrise a quella battuta...sapeva a cosa si riferiva...<< Ti piacerà >>
Una strada alberata, attorniata di ville stupende e megagalattiche appartenenti a uomini potenti e ricchi imprenditori.
Notò Patrick rilassato..come se fosse sicuro dei suoi fatti. Ad un tratto si fermò. Erano davanti a un'enorme cancello bianco automatico....non si riusciva a vedere l'interno in quanto circondato da alberi. Fortunatamente era una splendida giornata, e qualsiasi cosa doveva fare, l'avrebbe fatta bene....
Si girò verso di lei ed esitò un attimo, finchè non abassò il finestrino. Dalla tasca della giacca prese una carta e la passò davanti all'apparecchio riconoscendo il codice.
I cancelli si aprirono, e Patrick entrò dentro....e in quel momento..tutto si fermò...polmoni, cuore, sangue...il mondo era sparito..era stata catapultata in un'altra dimensione...una dimensione paradisiaca...
Restò a bocca aperta non appena Patrick parcheggiò la macchina...scese, e le andò ad aprire la portiera.
Era a bocca aperta...non aveva mai visto niente di simile in vita sua...tanta bellezza...tanta regalità e maestosità. A chi apparteneva quel posto splendido? A chi apparteneva quella meravigliosa villa?
<< Vieni Mandy...benvenuta in casa nostra >>

benvenuta in casa nostra >>

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Al Cuore Non Si ComandaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora