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Parlare con Lily le faceva sempre bene, la sua amica aveva la capacità di farla sorridere anche nei momenti più tristi. E' vero, avrebbero avuto un anno davvero impegnativo...il matrimonio di Lily e Alan, la loro casa, e poi....il suo matrimonio. Ormai doveva rassegnarsi. Subito in quel momento le venne in mente la scena che aveva visto quella mattina, di Patrick con quelle due stupide allocche. Al solo pensiero le si ribolliva lo stomaco. Come poteva comportarsi a quel modo. Ma dovette ammettere a se stessa che anche Mike aveva ragione. Per far si che le cose tra loro due funzionassero, avrebbero dovuto parlare. Non potevano continuare a rincorrersi come il gatto con il topo.
Anche se il suo cuore lo voleva a tutti i costi, la sua mente, al contrario non voleva saperne.
Non si era nemmeno accorta del tempo trascorso in spiaggia. Erano appena le 16 quando sentì dei passi avvicinarsi. Si alzò di scatto dall'asciugamano e vide Mike che le sorrideva
<< Signorina Emilton, sono venuto a prenderla.>>
Mandy si alzò e raccolse le sue cose. Mike era davvero una brava persona. Doveva avere all'incirca una quarantina d'anni, a ragion di logica era entrato a lavorare nella famiglia Danies molto giovane.
Deve avere del fegato per sopportare Patrick.
Entrarono in macchina, e si sentì alquanto rilassata. Quella giornata le aveva fatto davvero bene.
<< Mike >> lo chiamò Mandy, pensierosa.
<< Mi dica signorina >>
<< Patrick è...>> non finì di parlare
<< La sta aspettando signorina. >> gli sorrise
Sospirò...lui mi sta aspettando
Arrivarono allo yacht e quando Mike le aprì la portiera, Mandy scese dalla macchina e guardò verso l'imponente costruzione. Lui era sul ponte che la stava aspettando e guardando con aria pensierosa.
Salì....
<< L'abbronzatura ti dona >> le disse
Restò in silenzio....
<< Posso invitarti a cena? >> le chiese senza toglierle gli occhi di dosso.
<< Dipende >> rispose lei secca.
<< Siamo soli...io e te. Ho detto a Mike di prendersi una serata libera >>
Era arrabbiata con lui....
<< Ma davvero? E chi cucinerà? >> chiese lei scherzosa
<< Beh, conosco una ragazza con delle doti culinarie molto notevoli. Mi farebbe piacere assaggiare ancora qualche sua prelibatezza >> scherzò Patrick sorridendole.
Sentiva il suo distacco...chissà se manterrà davvero le distanze. Ma quello che mi chiedo realmente è: voglio io mantenere le distanze?
<< Molto bene signor Danies...in questo caso vado a cambiarmi. L'aspetto in cucina >> e gli sorrise.
In camera, si diede una rinfrescata e indossò dei pantaloncini azzurri e una magliettina corta bianca.
Prima di dirigersi verso la cucina, notò il tavolino in vetro ricco di stuzzichini...Patrick deve aver preparato un aperitivo. Aveva sempre una strana sensazione quando lo aveva vicino...Si girò e lo vide. Era appoggiato allo stipite della porta e la stava guardando. Per poco non le si fermò il respiro quando lo vide. Aveva una maglietta bianca aderente e un paio di pantaloni di lino neri. Era un Dio greco, bello da morire.
<< Nell'attesa, ho preparato degli stuzzichini. Spero non ti dispiaccia >>
La prese per mano e la fece accomodare in una delle poltroncine di vimini. Ad un tratto un cameriere arrivò con un vassoio tra le mani con dei cocktail.
<< Ma non eravamo soli? >> chiese curiosa.
<< Beh...diciamo che ho cambiato idea. Ho prenotato in un posto molto carino non lontano da qui. >>
<< Beh, potevi almeno avvisarmi, avrei indossato qualcosa di più appropriato >> disse perplessa.
<< Non preoccuparti, finito l'aperitivo, hai mezz'ora per prepararti. Ho prenotato per le nove >> disse, rilassandosi e bevendo il drink
Anche Mandy appoggiò le sue spalle allo schienale della comoda poltrona, e guardò l'oceano, consapevoli che due meravigliosi occhi verdi la stavano fissando.
<< Mandy, volevo chiederti scu...>>
<< Non importa Patrick. >> disse tutto d'un fiato. Non voleva affrontare l'argomento. Era stata davvero male...si era confidata con Lily, e le bastava. Adesso erano lì, da soli e stavolta avrebbe parlato se ne fosse stato necessario.
<< Sai Patrick... fin da piccola ho sempre amato l'oceano e tutti i suoi esseri viventi. Ricordo che quando andavo al mare con la mia famiglia, facevo sempre finta di essere una sirena catapultata nel mondo degli umani. >> sorrise a quei ricordi << Alan e Micheal giocavano sempre con me, e quando un bambino o un ragazzino si avvicinava, lo facevano scappare solo guardandolo >> lo guardò negli occhi....<< Mi chiedo il perchè con te sia diverso. Perchè i miei fratelli non hanno obiettato a questo matrimonio? E perchè credono in te? >> troppe domande....
Patrick la guardava facendo oscillare il suo cocktail. Aveva delle bellissime mani, grandi e forti...emanavano protezione e anche qualcosa di più. Era impossibile dimenticare quelle mani sul suo corpo.
<< Noi tre ci conosciamo da molto tempo. Abbiamo collaborato in affari e anche in altre cose. C'è sempre stata molta complicità tra me e i tuoi fratelli. Conosco molto bene la loro protezione nei tuoi confronti. Vuoi sapere il perchè con me non reagiscono? >> fece un sorrisetto, appoggiò il bicchiere sul tavolino e si avvicinò a lei di qualche centimetro << Per il semplice fatto, che sono uguale a loro. Proteggo ciò che è mio, non permetto a nessuno di avvicinarsi. Sono un uomo instintivo Mandy. Nessuno mi da ordini, ma sono io stesso a darli. E questo i tuoi fratelli lo hanno capito benissimo. Ecco perchè non battono ciglio. Non è facile tenermi testa, e chi lo fa, ha gravi conseguenze >> sorrise minaccioso.
Fissò il suo sguardo cupo, e per un attimo ebbe la sensazione di tremare dentro di se. Dio quanto adorava quella durezza, quella presunzione che poteva farla sua, e che nessuno l'avrebbe toccata.
Per fortuna lui tornò a sedersi, e lei potè tornare a respirare normalmente. Chiuse e riaprì gli occhi velocemente e lo guardò...aveva uno sguardo divertito ma serio
<< Tu..tu non faresti mai niente di...di...insomma di sproposito...>> non era una domanda...ma era davvero spaventata dalle sue parole e dal suo sguardo...ma allo stesso tempo le metteva dei brividi su tutto il corpo.
Fece una risatina forzata piegando leggermente le labbra in un mezzo sorriso.
<< Vuoi sapere se arrivo ad uccidere per proteggere ciò che è mio? >> disse bevendo...e tornando a puntare i suoi occhi a quelli di mandi << Uccidere forse no...ma non sono uno che la fa passare liscia. >>
<< Quella sera in California hai detto che....>> subito la interruppe.
<< So bene cosa ho detto quella sera Mandy. E si, lo ripeto ancora...mi sporcherei le mani se fosse necessario. >> sorrise cupo
Erano rimasti in silenzio per qualche minuto...il tempo necessario per immagazzinare tutte quelle frasi e quegli sguardi.
<< Forse è meglio che mi vada a preparare >> disse Mandy alzandosi
Si diresse verso la sua cabina, e una volta chiusa la porta alle sue spalle respirò tutto in un colpo. Quell'argomento l'aveva lasciata sbigottita...ora capiva perchè i suoi fratelli non opponevano questa cosa....erano praticamente fatti della stessa pasta. Anche Alan usava a volte gli stessi termini sia con Mandy che con Lily....rabbrividì a quel pensiero. Questo significava che in fondo Patrick ci teneva a lei. Si diresse nel bagno per truccarsi....Beh truccarsi non era proprio il termine esatto. Mandy non era una ragazza da trucco...era gia bella di suo nella sua semplicità, ma quel poco di eye lyner, mascara e lucida labbra che metteva, le davano un colorito ancora più radioso. Lasciò i capelli sciolti, e ringraziò madrenatura di averle dato dei capelli gestibili in qualunque situazione. Aprì la cabina armadio e guardò il vestiario all'interno. Aveva optato per un vestito bianco a tubino aderente, corto fino alle gambe e con la schiena nuda, scarpe nere con il tacco. Era davvero molto sensuale ma elegante.

Uscì dalla cabina in cerca di Patrick e lo trovò sul ponte, con lo sguardo verso l'oceano

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Uscì dalla cabina in cerca di Patrick e lo trovò sul ponte, con lo sguardo verso l'oceano. Prese qualche minuto per guardarlo. Si era cambiato, indossando un completo blu notte con una maglietta nera aderente, che gli davano un aspetto elegante. I capelli erano leggermente scompigliati. Teneva ancora il bicchiere tra le mani e tra un sorso e l'altro, ammirava il blu dell'oceano. Potè notare i suoi movimenti e come i suoi muscoli si contraevano. La mascella era ben definita e quel profilo era da mozzare il fiato. Si girò di scatto come se avesse sentito quello sguardo su di lui, e rimase immobile ad ammirarla. Fece scivolare il suo braccio con il bicchiere giù per il fianco e si avvicinò a lei senza distogliere lo sguardo.
<< Sei bellissima Mandy. Ogni volta mi lasci sempre senza parole >>
Arrossì a quel complimento, e ancor di più dal tono della sua voce sensuale.
<< Grazie. >>
<< Dovrei rivedere quel guardaroba...ho l'impressione che Margareth abbia un tantino esagerato >> disse ancora più vicino a lei.
Sorrise, ma non poteva fare a meno di domandarsi chi fosse quella Margareth. E senza tardare, Patrick la lesse nel pensiero. << E' la mia Personal Shopper >>
<< Hai una Personal Shopper Patrick? >> chiese Mandy divertita.
<< Esattamente. Non ho molto tempo per lo shopping... >> era sempre più vicino. Il suo profumo era sublime, e i suoi respiri sapevano di afrodisiaco.
<< Prima o poi, dovrò ringraziarla. Ha ottimi gusti in fatto di abiti >>
<< Prima o poi la licenzio...avrà ottimi gusti, ma dovrà fare i conti con la mia collera >> rispose lui divertito.
Rise di gusto a quella frase...ma dentro di se, sapeva che Patrick ne sarebbe stato capace.
<< Sarà meglio andare. >> e la prese per mano.

Al Cuore Non Si ComandaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora