Non sapeva neanche lei cosa volesse...non aveva mai pensato al suo fatidico matrimonio...
Mandy non era una ragazza altezzosa..ma sapeva bene che due famiglie come la Danies e la Emilton non sarebbero passate inosservate a una simile notizia.
<< Immaginavo il mio matrimonio molto semplice. Mi piacerebbe sposarmi nel giardino di casa mia...addobbato con rose rosse e bianche...dei teli in seta bianca che circondano i pilastri del gazebo, sedie imbottite di colore avorio...adoro quel colore. Mi piacerebbe sposarmi di pomeriggio..e come illuminazioni, mi piacerebbero candele e fiaccole...rendono romantica l'atmosfera, un'orchestra che intona musiche melodiche...adoro la musica a violino...e >> non continuò che guardò il viso di Patrick attento nell'ascoltarla. << Scusami Patrick..stavo volando troppo con la fantasia >> sorrise imbarazzata
Lui le accarezzò una guancia guardandola profondamente...<< Non devi scusarti Mandy. Ti ho chiesto io come avresti voluto il tuo matrimonio...e lo avrai >> disse dolcemente
Mandy lo guardava con occhi pieni di speranza...quanto sarebbe durato quel momento così intimo? Stavano parlando del loro matrimonio, e non di una festa di beneficenza.
<< Patrick...sappiamo bene entrambi che non sarà così. Le nostre famiglie sono troppo potenti e troppo conosciute per avere qualcosa di semplice...e poi noi...cioè...io...e te..non...>>
<< Mandy...le nostre famiglie è vero sono conosciute in tutto il mondo...Probabilmente non avremo quella privacy, ma posso sempre esaudire un desiderio della mia futura moglie...e poi...quanto a noi...ci sarà tempo>>
Un tonfo al cuore la costrinse a non continuare quella conversazione...in cuor suo sperava tanto in una risposta diversa..in una dichiarazione...Ma chi vogliamo prendere in giro? Patrick Danies che fa una dichiarazione....puff...sono una povera illusa. Si..sicuramente mi darà il matrimonio più bello che si è mai visto sulla faccia della terra...ma a cosa mi serve tanta bellezza se non posso avere l'unica cosa che mi interessa davvero? Sono solo una stupida.
Si alzò dal letto e si diresse verso la parte centrale dell'aereo...andò verso il mini bar e si servì un bicchiere. Non sapeva esattamente cosa stesse per bere..ma non voleva saperlo...voleva solo bere qualcosa. Lui comparve sul ciglio della porta, sempre a petto nudo. Appoggiò le sue mani sui bordi della porta e la guardò interrogativo.
Era impossibile levargli gli occhi di dosso...era bellissimo..e doveva essere felice, che presto sarebbe stato suo..o almeno si faceva per dire.
<< Possibile che tu non riesca altro che pensare alle cose materiali? >> chiese Mandy quasi dalla disperazione.
Patrick si avvicinò lentamente...<< Cosa vuoi Mandy? Dimmelo...perchè io a volte non riesco proprio a capirti >> disse tutto d'un fiato...le andò vicino cercando di trovare una risposta...<< Vuoi l'amore Mandy? E' questo che vuoi? Non ti basta sapere che diventerai mia moglie? >> si stava infuriando...lo vedeva dai suoi occhi, dalla sua espressione, dal tono della sua voce..
<< Sei uno stronzo Patrick! Ma tu pensi davvero di riuscire a comprare una donna con gioielli e altre fesserie. Ho sempre pensato che se mi fossi sposata lo avrei fatto per amore...e invece sono stata catapultata da uno stupido contratto che prevede un matrimonio combinato senza amore, nè rispetto >> alzò il tono della voce. Era furiosa..con le lacrime agli occhi...Non voleva piangere davanti a lui..non voleva mostrarsi debole. Ma non riuscì a trattenersi. Pianse senza riuscire a fermare le lacrime.
Patrick le andò vicino e l'abbracciò stretta a se...
Le diede dei semplici e dolci baci sui capelli
<< Mi dispiace Mandy >>
Sa dire solo quello...in una situazione del genre le uniche parole che gli escono fuori sono "mi dispiace".
<< Mandy..io non sono abituato a questo genere di cose...so di provare una forte attrazione per te...ma non chiedermi altro. E' vero...divento possessivo solo quando realizzo che quel qualcosa diventa mio...Non sono mai stato innamorato, e non so cosa si provi...ma...>> lo interruppe allontanandosi da lui... Mandy aveva uno sguardo cupo...come se una bomba stesse per esplodere.
<< Basta così Patrick...non voglio sentire altro. Ti chiedo solo di lasciarmi in pace. Non osare intrometterti nella mia vita finchè non avrò messo quello stupido anello al dito...e anche dopo all'ora, dovrai sempre lasciarmi stare. >> sbottò nervosa.
<< Non puoi chiedermi una cosa del genere...Diventerai mia moglie, e non ammetterò umiliazioni >>
<< Umiliazioni! >> urlò lei...<< Umiliazioni. Quello che deve tenere a bada qualcuno non sono io, ma tu...Sei tu il donnaiolo, megalomane che si prende tutto e tutti. Non ti permetterò di rovinarmi la vita. Stai lontano da me Patrick >> disse infuriata, e andò via sbattendo la porta della camera da letto.
La chiuse a chiave e ci rimase dentro per tutta la durata del viaggio.Il silenzio assoluto...la calma dopo la tempesta...questo era il risultato dopo quello scontro. Non sapeva che ore fossero, non aveva voluto cenare...non voleva sentire, nè vedere nessuno...non voleva ascoltare nessuna ragione...se fosse stato per lei, avrebbe preso il primo volo di ritorno per Sidney...al diavolo la Casa Bianca. Ma non poteva mandare all'aria un progetto così importante...non poteva permettere a Patrick Danies di rovinare il suo buon nome. Aveva fatto strada nel suo lavoro...si era creata un'immagine e l'aveva fatta valere. Questo non poteva distruggerlo.. Il suo cuore ormai era a pezzi..non poteva più negarlo. Patrick era stato chiaro...non voleva relazioni serie, e questo matrimonio non avrebbe portato proprio a niente...solo un mucchio di soldi...Si sentiva uno schifo...venduta al primo acquirente...
Era l'una di notte quando sentì l'aereo atterrare all'aereoporto internazionale di Washington. Sarebbero andati dritti in albergo. Uscì dalla camera, con il vestito ancora addosso. Mike la raggiunse prendendo il suo bagaglio e le sorrise. Aveva pianto la maggior parte del tempo, era impossibile non notare i suoi occhi gonfi e rossi dalle lacrime.
Una macchina li aspettava davanti all'aereo...salì, e vide Patrick fresco come una rosa...
Si immobilizzò non appena i loro occhi si scontrarono...erano vuoti e pieni di rabbia.
<< Al Resort Hotel Mike....>> ordinò secco lui.
Il viaggio verso l'albergo non fu lungo...Mandy era davvero molto stanca. Non vedeva l'ora di arrivare e fare una bella doccia, per poi infilarsi dentro il letto e dormire...o almeno ci avrebbe provato

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Al Cuore Non Si Comanda
RomansaUn accordo....un contratto per creare una fusione tra due aziende mondiali..ma non sarà solo questo ciò che legherà Mandy Emilton, figlia di uno degli imprenditori più ricchi d'America, e Patrick Danies, il.braccio destro del padre, il miglior uomo...