"- Mangerai tutto quello o hai ordinato anche per me?" Chiede Tyler appena tornato dal bagno, sedendosi sul divanetto rosso di fronte a me con un sorriso derisorio in faccia. Appoggia i gomiti sul tavolo mentre aspetta la mia risposta chiaramente divertito pensando di aver toccato qualche corda con me. Si sbaglia!"- Tutto mio, vai a prendere da solo se vuoi mangiare" indico il bancone con un dito continuando a mangiare. Ieri sera non ho cenato perciò stamattina ho troppa fame.
"- Dovresti stare a dieta sai! Pesi come un rinoceronte. Fai rallentare la moto quando ti porto dietro e mi rovinerai gli pneumatici!" Gli do un calcio sotto il tavolo cercando di beccarlo in quel posto, ma senza riuscirci. Si lecca il labbro inferiore e sorride divertito.
"- Ouch! Il tuo piede da elefante mi ha appena distrutto un ginocchio" fa finta di strofinare la parte lesa. Una cameriera appare al nostro tavolo con un palmare in mano, vestita con una ridicola minigonna che li copre a stento il culo e una canotta così trasparente che riesco a vedere il suo regiseno rosa sotto. Siamo ad un bordello per caso?"- Ciao Ty" saluta Tyler sorridendo da orecchio a orecchio ignorando me completamente. Roteo gli occhi senza preoccuparmi che mi può vedere. Tanto è troppo occupata a fare la gatta morta.
"- Cosa ti porto?" Chiede appogiando una mano sul tavolo. Si abbassa dando una buona visuale della sua quarta di seno. Sul serio? Io sono dovuta andare a prendere da mangiare da sola al bancone, mentre per lui invece viene al tavolo?! Questo è discriminazione di genere!"- Uova e bacon. Tu sai come mi piacciono le uova, vero tesoro?" Le fa l'occhiolino leccandosi le labbra.
"- Anche le galline" commento sottovoce. Tyler mi guarda e sorride divertito mentre lei fa finta di non avermi ascoltata, ma sono sicura che il mio commento li sia andato alle orecchie...se quei grossi orecchini di plastica colorati non glielo impediscono. Orrendi!
"- Ovvio" miagola, "- Qualcos'altro?""- Forse dopo" risponde lui guardando il suo decollté ben in vista. Lei annuisce e si allontana sculettando. Argh! Certe donne non sanno cos'è la dignità.
"- Cosa?" Chiedo a Tyler quando vedo che mi sta fissando con uno sguardo compiaciuto.
"- Non è stato molto gentile da parte tua darle della gallina" ride appoggiando la schiena sul divanetto.
"- Parli tu di gentilezza" alzo gli occhi al cielo.
"- Sei una piccola impertinente" dice osservandomi mentre mangio.
"- E tu sei un maiale" ribatto.
"- Io?! È lei che ci prova ogni volta che vengo qui" indica nella sua direzione.
"- Non è male per una botta e via. Che ne dici?" Continua guardando la ragazza che ammica e gli sorride da lontano. Mi fa pena davvero! Perché certe donne cercano così tanto attenzione dai uomini?
"- Chiudi la bocca" li lancio un pezzo di toast che afferra al volo e lo mangia. Poi prende la mia forchetta e inizia a mangiare indisturbato le mia uova come se fosse del tutto normale.
"- Giù le mani" li do un colpetto sulla mano.
"- Sei violenta" ride e mi ridà indietro la forchetta.
La cameriera con la minigonna ritorna e insieme alle uova e al bacon li da un fazzoletto con su' scritto un numero di cellulare e un bacio stampato con il rossetto rosso che porta. Molto originale!
"- Hai visto? Non è colpa mia!" Indica la ragazza e inizia a mangiare le sue uova a occhio di bue. Alzo gli occhi al cielo facendolo ridacchiare.
"- La chiamerai?" Chiedo pulendomi la bocca. È solo curiosità la mia.
"- Non ho un cellulare" risponde finendo con un morso un'uovo intero.
"- Non hai un cellulare?!" Alzo le sopracciglia incredula. "- Siamo nel 2016. Ma dove vivi?"
"- Non mi è mai servito." Fa spallucce. "- In più voi ragazze rompete i coglioni dalla mattina alla sera con messaggini sdolcinati e chiamate di tre ore ogni sera. Non ho i nervi per queste cose" arriccia il naso con disprezzo.
"- Se frequenti ragazze come quella, forse sì" ribatto.
"- Mi vuoi dire che frequento le ragazze sbagliate?" Alza una sopracciglia.
"- Forse..."
***
"- Non dirmi che vai in giro con questa auto scassata" mi prende in giro quando ci avvicciniamo alla mia vecchia Prius.
"- Non è scassata" rispondo irritata. In realtà lo è, ma non è affare suo.
"- An no? Tu dici un sacco di bugie, lo sai?" Alza le sopracciglia. Non li rispondo ma mi tengo occupata con la macchina. Alzo il cofano e osservo dentro cercando di capire che cazzo ha che non va quest'auto. In realtà non ci capisco un bel niente. Vedo solo un mucchio di ingranaggi e fili che non so a che servono.
"- Dai spostati, faccio io" dice dopo avermi osservata per qualche minuto. Mi sposto e lo lascio fare sperando che almeno lui ci capisca qualcosa. Mi siedo sul ciglio della strada e lo osservo mentre maneggia qualcosa con il motore. Non avevo notato quanto fosse muscoloso. È un bel ragazzo, molto bello...peccato per il suo carattere che li fa perdere punti! Si muove con agilità smontando dei pezzi della macchina. Sembra sapere quello che fa, o almeno lo spero.
Il sole rovente è allo zenit e rende quasi impossibile respirare. Anche l'asfalto brucia se provi a toccarlo. Non mi meraviglio della vegetazione quasi inesistente attorno."- La tua macchina è da buttare" dà il verdetto dopo una ventina di minuti passati montando e smontando pezzi.
"- Certo mister meccanico" alzo gli occhi al cielo. La macchina mi serve senz'altro, perciò la devo per forza sistemare.
"- Beh se hai 1500 bigliettoni allora possiamo sistemarla." Chiude il cofano e si pulisce le mani sporche di grasso con dei fazzoletti che li si sgretolano tra le mani.
"- Cosa?! La macchina intera non è costata così tanto" sbuffo e mi alzo in piedi avvicinandomi alla macchina.
"- Lo so! Ecco perché ti ho detto che è da buttare" si accende una sigaretta e si siede dove ero seduta io prima. Hah! Spiritoso! Sarà anche un catorcio ma mi ha portato da Chicago a qui.
"- Come fai a sapere che difetto ha e quanti soldi ci vogliono?" Chiedo scettica.
"- Chi credi che sistemi la mia moto?"
"- Emmm un meccanico?" Rispondo sarcastica e mi appoggio sul cofano incrociando le braccia sotto il petto.
"- Senti bambi non fare la spiritosa con me!" Chiude gli occhi in due fessure infastidito dai raggi del sole.
"- Smettila di chiamarmi così." Sbotto nel sentire lo pseudonimo che mi ha affibbiato.
"- Una bambi aggressiva" mi guarda ridendo mentre si appoggia all'indietro con i palmi delle mani e allunga le gambe in avanti.
"- Non hai ancora visto niente" Questo è solo il mio lato più normale, quello aggressivo riaffiora molto raramente.
"- Oh credimi, ho visto più di quanto pensi" dice criptico con un sorriso affettato.
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Guidami all'inferno (#Wattys2016)
RomanceUna ragazza fiera, diffidente e con un sarcasmo disarmante. Non è abituata ad avere qualcuno che si prende cura di lei. Ormai è da anni che si deve arrangiare da sola, ma poi arriva lui. La sfida, la mette alla prova, ma soprattutto è sempre lì qua...