Dan si offre ad accompagnarmi fino al piccolo supermercato appena in periferia di Walnut. Accetto volentieri, contenta che in qualche modo non passerò tutta la giornata da sola ad annoiarmi. Non conosco la città. Non sono uscita più in là di questo giardino questi giorni. Pur essendo piccola mi ci potrei perdere.
"- Possiamo andare in moto, l'ho lasciata davanti al parco, sono due isolati da qui." Suggerisce. Non so se è una semplice gentilezza. Accetterei, se non fosse per il fatto che lo conosco da 5 minuti. Ipocrito da parte mia, lo so! Non è la prima volta che salgo in moto con uno straniero, ma quella sera è stata un'eccezione per tante cose. Ero veramente disperata!
"- Veramente vorrei fare due passi per prendere un po' d'aria. Mi sono stufata delle moto." Rifiuto gentilmente. Lui non sembra offendersi. Non che me ne fregerebbe sinceramente.
"- Ok allora" fa spallucce e mi affianca.
***
"- Da quanto tempo vivi qui?" Chiede. Sento ogni tanto i suoi occhi addosso. Mi osservano come fa il leone con la preda. Solo che io sono tutt'altro che vulnerabile.
Il supermercato oggi è quasi vuoto. Sarà l'orario, o forse il fatto che è un giorno feriale. O forse non ci vive nessuno in questa cazzo di città.
"- Saranno due... settimane. Sono...solo di passaggio " rispondo a fatica cercando di prendere un pacco di biscotti messi nell'ultimo piano dello scaffale. Salto sù per raggiungerli ma niente da fare. Perché li devono mettere così in alto? Li vogliono vendere o no? Sento Dan ridacchiare dietro di me. Allunga una mano e senza alcuna fatica gli prende e li mette nella cesta che ho posato per terra.
"- Grazie" alzo gli occhi al cielo. Non mi piace quando ridono di me.
"- Potevi chiedermelo" sorride. Una fossetta si forma sul lato della bocca, ammorbidendo i suoi lineamenti.
"- Però era divertente vederti saltare" aggiunge. Sorrido anch'io e continuo a riempire la cesta di dolci. Cioccolato, marshmellow e delle caramelle gommose.
"- Che vuoi dire sei solo di passaggio?" Alza una sopracciglia facendo riferimento alla mia risposta di prima.
"- Emmm..." Ci penso sù un attimo su che risposta dargli. Cammino davanti a lui tra gli scaffali, guardo destra e sinistra in cerca di altre cose da comprare.
"- Sono in viaggio e mi si è rotta la macchina due settimane fa' vicino a Walnut." Oh! Ecco gli assorbenti che mi servivano. Li metto nella cesta e continuò la mia ricerca.
"- Ho incontrato Tyler per caso quella sera e si è offerto di aiutarmi a sistemarla. Appena l'auto sarà pronta partirò di nuovo" cerco di rimanere blanda nelle spiegazioni.
"- Tu sei cresciuto qui?" Chiedo per cambiare discorso.
"- Nato e cresciuto" annuisce.
"- Quindi conosci Ron e Tyler?" Cerco di estorcergli qualche informazione. Mi guarda di sbieco mentre risponde.
"- Diciamo di sì"
Mi fermo davanti alla corsia di prodotti per la casa.
"- Che vuoi dire <Diciamo di sì>?" sono io ad insistere questa volta.
Metto nella cesta un detersivo per il bucato e proseguo nei prodotti della cura per il corpo. Mi serve una cesta più grande mi sa.
"- Ron lo conosco da quasi 8 anni, Tyler invece è venuto ad abitare qui 2 anni fa'. Nessuno sa da dove viene, né perché è qui. Niente sul suo passato. Gli conosco solo di vista comunque, non siamo mai stati amici, né ci siamo mai parlati" spiega. Prende la pesante cesta dalle mie mani e mi aiuta a tenerlo. Lo ringrazio e proseguiamo verso le casse. Dopo aver pagato mi accompagna fino a casa, aiutandomi a tenere le buste della spesa.
"- Grazie per avermi fatto compagnia" lo ringrazio una volta davanti alla porta d'ingresso.
"- Quando vuoi" sorride. Mette giù le buste e saluta con la mano senza tante cerimonie. Tiro fuori le chiavi di casa ed apro la porta.
"- Hey Gwen!" Mi richiama con un espressione interrogativa.
"- Sì?" Mi fermo con la porta aperta e le buste in mano.
"- Vuoi venire stasera a bere qualcosa?" Butta lì la proposta.
Esito per un po' a rispondere. Voglio? Sì. Dovrei? Probabilmente no!
"- Non ti sto chiedendo di uscire" Intuisce la mia riluttanza. Si schiarisce la voce.
"- Ci saranno anche i miei amici, è un uscita di gruppo. Ci possiamo andare a piedi, non è lontano." Tenta di convincermi. Qual'è l'altra opzione? Stare in casa a guardare qualche film già visto, o qualche reality show?
"- Si può fare" sorrido.
"- Ok allora, passo a prenderti alle otto" mi saluta di nuovo con la mano e sparisce giù per il viale. A Tyler non piacerà di sicuro. Ma chi se ne frega di quello che piace al principino.
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Guidami all'inferno (#Wattys2016)
RomanceUna ragazza fiera, diffidente e con un sarcasmo disarmante. Non è abituata ad avere qualcuno che si prende cura di lei. Ormai è da anni che si deve arrangiare da sola, ma poi arriva lui. La sfida, la mette alla prova, ma soprattutto è sempre lì qua...