"- Bene bene, chi abbiamo qui?" L'uomo dai capelli lunghi ghigna. Fa un passo verso Tyler. I suoi occhi blu ora sono più scuri. Vibrano di ira. Pericolosi, ardenti sguardi infiammati si scambiano tra i due. Un sorriso sinistro appare sul viso di Tyler mentre l'uomo si avvicina. Le chiavi della moto strette in una mano, con gli spigoli che fuoriescono dal pugno chiuso.
L'altro sembra più rilassato, divertito quasi. Due uomini pelati, alti e con le braccia grosse che sembrano voler strappare le magliette attillate che hanno addosso, lo seguono due passi dietro.
"- La bella e Ty, la bestia. Ci rivediamo dolcezza" strofina la barba incolta. Una misera battuta per un uomo della sua età!
Tyler si gira a guardarmi con espressione interrogativa. Mimico un "più tardi" per farli capire che dopo gli spiegherò."- Mark, sei ancora vivo a quanto pare" riprende il sorriso lezioso.
"- Purtroppo per te...e sono venuto a riscuotere" la voce è bassa, ma intimidatoria.
"- Non ce li ho" risponde prontamente Tyler con lo stesso tono. L'aria densa con ostilità. Dan osserva la scena dal fondo della sala, vicino al tavolo da bigliardo. La stecca in mano puntata verso gli uomini in magliette attillate. La tensione che gira in aria si potrebbe tagliare con un coltello.
"- Questo non va per niente bene amico mio, ma per la tua fortuna mi è appena venuta una fantastica idea" ride ancora l'uomo. I denti gialli in vista. Mi fa l'occhiolino. Ho i conati di vomito. Non mi piace dove sta andando questo scambio di parole.
"- Che ne dici se ce li giochiamo al bigliardo?" Sorride compiaciuto. Tyler lo guarda diffidente. Rimpicciolisce gli occhi e piega le braccia sotto il petto.
"- Se vinci non gli voglio indietro e ti darò anche 200$, se vinco io voglio un appuntamento con la bella" si strofina le mani contento della sua idea.
"- Ci sto"
Ma che cazzo?! Strabuzzo gli occhi. Guardo prima Tyler, poi l'uomo. Il suo ghigno cresce. Un lampo astuto gli attraversa lo sguardo. Sento che non ha finito qui!
"- Rendiamolo più interessante." Continua divertito. Oh quanto mi divertirei a spaccargli la faccia! Stringo la mano intorno alla stecca.
"- Facciamo un gioco in coppia. Io e Bradley contro te e la bella." Propone l'uomo. Uno dei suoi scagnozzi, presumo quel Bradley, fa un passo in avanti. Tyler si gira. Aspetta una mia risposta. Scuoto la testa. Non sono il premio di nessuno. Non esiste che io venga coinvolta nei loro affari.
"- Niente Bella, tu contro me. Senza coinvolgere altre persone." Rifiuta. Tiro un sospiro di sollievo.
"- Oh ma lei è già coinvolta ormai. Prendere o lasciare" la sua voce ora acuta, impaziente. Mi sa che quella che ci perde comunque vada questo incontro, sono io. Ho un talento nel trovarmi nel posto sbagliato al momento sbagliato. Tyler si gira di nuovo verso di me.
"- Sai come si gioca?" Chiede a voce bassa. Annuisco leggermente. Sono brava a questo gioco. Le notti passate nei bar dei quartieri di basso fondo, cercando di conformarmi, di sembrare una di loro, bevendo birra e giocando con gli uomini per paura di diventare la loro preda, mi hanno insegnato che la prima regola di qualsiasi gioco è di non mostrare mai insicurezza. Se lo dimostri hai perso il gioco in partenza.
"- Vedrai, ti porterò in un bel posto" ride l'uomo mostrando ancora quei schifosi denti ingialliti. Ti porterei io in un bel posto...a bruciare all'inferno! I suoi scagnozzi ridono dopo di lui, mostrando la loro totale devozione da leccapiedi.
Non sono sicura come andrà a finire stasera, ma sicuro come la morte che io con lui non ci esco!
***
"- Non sapevo che eri esperta al bigliardo" Tyler chiama dietro di me. Sbatte la porta del locale mentre esce, incurante. Appena abbiamo finito di giocare sono corsa fuori. Non volevo stare un secondo in più là dentro.
"- Non sai tante cose di me" lo riprendo. Mi fermo e aspetto che mi raggiunga.
"- Lo so! Ma questa era veramente sorprendente. Mark strapperà le orecchie di Bradley a morsi" ride affiancandomi.
"- Bradley è un ragazzo cresciuto" rido
"- E Dan?" Guardo indietro.
"- Gli ho detto che ti avrei riportata a casa io. In fondo abitiamo insieme, inutile fargli fare la strada" si giustifica.
"- Non ci posso credere che sei uscita con quel perdente" aggiunge. Alzo gli occhi al cielo.
"- Non è un perdente" lo spingo sulla spalla ma non si muove neanche di 1 cm.
"- Ce l'ha stampato sulla fronte" continua a prenderlo in giro.
"- Non essere stronzo, è un ragazzo educato e gentile" lo difendo.
"- Ecco perché è un perdente" ride. Gli do un colpetto sul petto.
"- Tu hai bisogno di un ripasso di vocabolario"
"- Sono sicuro che sul dizionario accanto alla parola perdente c'è disegnata la faccia di Dan" dice con espressione quasi seria.
"- Stai zitto" lo ammonisco colpendolo per l'ennesima volta sulla spalla.
"- Ouch" fa finta di avergli fatto del male. Alzo gli occhi al cielo e lo precedo nella via di ritorno. La luna è alta nel cielo, piena e luminosa, come un sole freddo. Gli alberi ai lati della strada creano ombre strane. Ho la sensazione che non siamo soli. Rallento il passo e aspetto che Tyler mi raggiunga.
"- Ma dove hai lasciato la moto?" Chiedo stanca di camminare a queste tarde ore serali.
"- Ancora un isolato e ci siamo" infila le mani nelle tasche del giubbotto.
"- Ancora un isolato e siamo a casa Tyler" dico frustrata.
"- Lo so"
"- Mi hai fatto fare tutta la strada a piedi dicendomi che la moto era ad un isolato lontano" mi lamento.
"- Se ti avrei detto che l'avevo lasciata a casa saresti tornata a piedi con me?" Alza una sopracciglia.
"- Probabilmente avrei chiesto a Dan di riaccompagnarmi" rispondo senza pensarci.
"- Ecco perché non te l'ho detto" Roteo gli occhi alla sua stupida logica. Ormai siamo arrivati. Riconosco la moto rossa parcheggiata davanti alla casa. Le luci all'interno sono ancora spente, come le avevo lasciate. Tiro fuori le chiavi dalla tasca per aprire il cancello.
"- Hey vuoi vedere un posto bellissimo?" Chiede d'un tratto.
"- A mezzanotte?!" Alzo le sopracciglia.
"- Di giorno non si può vederne la bellezza" scrolla le spalle. Beh! Non è che domani mi devo alzare presto...Incuriosita decido di dargli una possibilità.
***
"- Dove mi stai portando?" Abbiamo lasciato la moto sul ciglio della strada per seguire un sentiero buio e pieno di ostacoli. Lo schioccare sotto i nostri piedi dei rametti caduti, il sentiero stretto in mezzo agli alberi che nascondono la luna, l'aria umida che penetra sotto i vestiti leggeri. Il silenzio viene rotto di tanto in tanto da qualche cinguettio.
"- Sii un po' paziente" sento la voce di Tyler davanti a me.
"- Paziente?! È già l'una di notte e tu mi fai girare nei boschi come se fossimo due delinquenti che cercano di scappare. Aspetta...forse lo sei. Forse mi stai portando in mezzo al bosco per ammazzarmi. Adesso che ci penso eri pronto a scommettere con quell'uomo usandomi come premio. Non mi sorprende se mi vuoi uccidere" drammatizzo.
"- Potresti chiudere la bocca? Sveglierai qualche orso. E ti ho già detto che non avevo intenzione di perdere" si ferma ad aspettare che lo raggiungo.
"- Certo mister Io Sono Migliore In Tutto" cerco di imitare la sua voce. Suono ridicola. Il piede mi scivola sulle foglie bagnate, ma Tyler riesce a prendermi in tempo per mano.
"- Se ti volevo ammazzare lo avrei fatto mentre dormivi in camera con me, così non avrei dovuto sopportare la tua fastidiosa voce che parla anche nel sonno e non mi fa dormire. Quasi quasi era meglio Ron che russava. Bastava un calzino a chiudergli la bocca" ride. Tiene stretta la mia mano.
Cosa?! Parlo nel sonno?
"- Che cosa ho detto nel sonno?" Chiedo ridendo, cercando di mascherare il mio nervosismo.
"- Niente di comprensibile"
Ho la vaga sensazione che non sta dicendo la verità, ma non insisto oltre. Continuiamo a camminare. Lui due passi davanti a me.
"- Questo è un posto perfetto per nascondere il corpo. Chi cazzo farebbe tutta questa strada per farsi una passeggiata..."
"- Sai potresti farne un uso migliore di quella bocca. Ho già qualche idea" mi prende in giro. Strattono la mia mano dalla sua presa.
"- Tyler ti ammazzo" cerco di dargli un calcio da dietro.
"- Chi è che sta minacciando adesso?"
"- Non è una minaccia, lo farò sul serio"
"- Ok nonna! Adesso cammina o ti serve un bastone? Ne ho uno se vuoi" mi schernisce.
"- No grazie, è troppo usurato!"
Lo sento ridacchiare.
"- Io direi più esperto" ribatte. Sposta un ramo e si ferma.
"- Guarda" sussurra. Si sposta di lato per lasciarmi la visuale libera. Oh mio Dio!
***
Ciao a tutti! Lo so, il capitolo è troppo in ritardo. Non starò a giustificarmi perché so che non vi interessa, ma spero di aver rimediato con questo capitolo. Fatemi sapere che cosa ne pensate e votate ⭐️ se vi piace.
Kiss kiss!
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Guidami all'inferno (#Wattys2016)
RomanceUna ragazza fiera, diffidente e con un sarcasmo disarmante. Non è abituata ad avere qualcuno che si prende cura di lei. Ormai è da anni che si deve arrangiare da sola, ma poi arriva lui. La sfida, la mette alla prova, ma soprattutto è sempre lì qua...