La festa

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"- Ho una bella notizia per te" Ron apre la porta della mia camera ed entra euforico. Grugnisco in risposta e li lancio un cuscino per farlo andare via. Mi rilancia il cuscino proprio in testa. Bastardo! Mi giro dall'altra parte del letto.

"- Che ore sono?" Chiedo assonata senza aprire gli occhi. Se gli apro non riuscirei più a chiuderli ed ho ancora sonno. Lui apre le tende e la luce del sole riempie la camera. Mi lamento perché li chiuda. Il sole mi da fastidio agli occhi.

"- L'ora di darti una notizia bella per te, ma brutta per me." Accentua. Sento il lato del letto abbassarsi dal suo peso.

"- Perché brutta per te?" Apro un occhio incuriosita. Come se fosse sufficiente tenere un occhio chiuso per riaddormentarmi di nuovo... È seduto proprio di fianco a me. Già vestito e con i capelli sistemati. Non posso fare a meno di pensare come anche incoscientemente scegliamo per prima la brutta notizia.

"- Perché vuol dire che non so se ti rivedrò. Mi sono abituato con te in casa." Sospira. Lui sì che sa attirare la mia attenzione. Apro anche l'altro occhio cercando di studiare la sua espressione. Addio sonno!
Ron mi guarda con aria melanconica.

"- Ma di che stai parlando?!" Mi alzo sui gomiti con i capelli elettrizzati per l'umidità nell'aria. Cerco di sistemarli con una mano.

"- Che la tua auto è apposto, come nuova" sorride mesto. Dalla felicità salto giù dal letto e poi mi butto a braccia aperte su Ron facendo cadere entrambi a terra. Si sentono degli "Ahi e degli Ouch" ma poi ci mettiamo tutti e due a ridere distesi a pancia in sù.

"- Interrompo qualcosa?" La voce di Tyler ci fa girare la testa verso la porta, fallendo nel tentativo quando battiamo entrambi la testa insieme.

"- Ahi" urlo dal dolore. Tyler rimane vicino alla porta con le braccia conserte e un espressione irritata sul volto. Guastafeste imbronciato!

"- Ho dato la notizia a Gwen, devo dire che l'ha presa piuttosto bene..." sorride Ron toccandosi la fronte ancora dolorante per il tét-a-tèt di poco fa. Poi cambia espressione.
"- Questo mi offende." porta la mano al cuore e fa finta di fargli male. Alzo gli occhi al cielo. Drammatico come sempre!
Mi metto seduta e con il suo aiuto mi alzo in piedi e sistemo il pigiama.

"- Grazie" gli sorrido.

"- In realtà è tutto merito di Ty. Io ho aiutato solo con la ricerca del materiale sul web, dato che lui non capisce un cazzo dì tecnologia." Ride. Tyler lo spinge con la mano giocosamente.

"- Oh...bhe...credevo..." Balbettò un po' imbarazzata. Credevo che se ne era occupato Ron dopo quella sera in cui litigammo. O almeno questo è ciò che mi aveva promesso. Guardo Ron con aria critica. È troppo occupato a studiare il vaso dei fiori che ho raccolto in giardino per rendersene conto.

"- Non c'è di ché" risponde secco Tyler. Annuisco soltanto e abbasso lo sguardo sui miei piedi nudi. Ultimamente ci siamo avvicinati molto rispetto ai primi giorni in cui ci siamo conosciuti, eppure ci sono ancora momenti in cui mi mette in soggezione.

"- Bene, andiamo a festeggiare" Ron ci toglie entrambi dall'imbarazzo. Sorrido grata e gli chiedo di darmi il tempo di cambiarmi. Ron esce per primo. Tyler mi sta guardando come se si aspettasse che io dica qualcosa.

"- Quanto ti devo?" Chiedo piano. Qualcosa mi dice che non era questo quello che si aspettava che dicessi.

"- Niente" fa spallucce ed esce dalla camera.

"- No io..." Si ferma sullo stipite della porta e si gira. Lascio cadere la frase iniziata.

"- Mi devi dire la cifra. Voglio ripagarti" insisto. Non voglio sentirmi in obbligo con nessuno. Soprattutto lui. La sua espressione muta, sembra quasi deluso.

Guidami all'inferno (#Wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora