Credo che questo sia il sesto bicchiere di whiskey che bevo. O forse il settimo?
Cazzo!
Ho perso il conto, ma chi se ne frega. Tutto quello che voglio in questo momento è gelare per quanto tempo sia possibile il cuore crepato, così da non sentire niente per un paio di ore o anche di più. E l'alcol funziona. Cazzo se funziona. Il vuoto che sento nello stomaco però è sempre lì. Quel vuoto l'alcol non è in grado di riempirlo. È lì a ricordarmi che tutto questo è temporaneo. Che ne farò i conti con esso prima o poi.Al diavolo tutto! Se posso rimandare lo farò senza pensarci due volte. Forse potrei rimandarlo per sempre...
La vista si sta facendo sempre più sfocata e il mio corpo intorpidito e pesante da reggere. La testa mi gira. O forse è il pavimento che gira?
Ma almeno il cuore è occupato a pompare sangue e ripulire le vene dall'alcool e non ha tempo di fare i conti con le sue crepe.
Questi sgabelli sono troppo alti e troppo scomodi. Sento il bisogno di un letto o un divano per abbandonarmi completamente. Mi appoggio al bancone del bar per sorreggermi meglio e alzo un dito cercando di attirare l'attenzione della barista e chiederle di riempirmi di nuovo il bicchiere. Non ce la faccio a riempirlo da sola anche se la bottiglia è a pochi centimetri dalla mia mano.
Il problema è che ne vedo quattro bariste e non riesco a capire chi cazzo è quella vera.
Oh al diavolo! Lo faccio da sola.Afferro la bottiglia con la mano tremolante e riempio il bicchiere versando la metà sul bancone. Anche i bicchieri si sono moltiplicati? Ma perché è tutto così fottutamente moltiplicato?
Mando giù metà del liquido e appoggio il bicchiere sul bancone. Alzo gli occhi sul resto della popolazione del locale cercando con li occhi una qualche distrazione temporanea.
Vedo tante persone identiche. Wow! Non sapevo che in questa topaia ci potessero stare così tante persone.Tyler è sempre seduto di fianco a me mentre parla con quattro ragazze. Identiche.
Aguzzo gli occhi cercando di stabilizzare la vista. Le ragazze diventano una. Una con i capelli neri come la peste che gli cadono dritti fino alla vita e che sposta continuamente con la mano. Gli occhi a mandorla altrettanto scuri. È molto bassa, se non avrebbe quei tacchi ai piedi credo che arriverebbe fino alla cintura di Tyler. Mentre si gira sorridendo verso di me, noto meglio i suoi tratti asiatici. Quel sorriso non mi piace per niente. Non è affatto innocente.
Chiacchierano come se fossero completamente soli.Bel amico! Mi porta ad un bar e mi lascia bere da sola mezza bottiglia di whisky, mentre lui si intrattiene con Jackie Chan. Ok forse lei è un po' più carina, ma questo non cambia le cose. È un fottuto bastardo insensibile.
Mi viene quasi da vomitare alla vista di loro due che flirtano. Il mio subconscio mi fa notare che forse è l'effetto dell'alcol. Ma il subconscio da dove salta fuori adesso?
Riporto l'attenzione sui due piccioni affianco.
Lei li sta parlando con un sorriso maligno che urla "scopami qui sul bancone". Ed è strano che non lo ha ancora fatto...
La mano appoggiata sul suo petto mentre ride a qualche sua battuta squallida facendo ballare il seno prosperoso sotto il mento di Tyler. Lui sorride ammiccante ma si tiene le mani al suo posto. Per ora..."- Ma come fai a stare con un'alcolizzata? Non se ne accorge nemmeno che ci sto provando con te da venti minuti." Dice alzando la voce. Ma sta parlando di me? Mi sta dando della stupida alcolizzata proprio davanti ai miei occhi? Ma poi chi dice al ragazzo con cui ci sta provando che ci sta appunto provando? Se riuscissi a capire quale delle quattro è quella vera le darei un pugno in quel naso rifatto facendole passare la voglia di parlare in quel modo di me. Ok! Forse sono ubriaca, ma non sono stupida! Lui allontana la sua mano con una smorfia stampata sul viso. Le dice qualcosa all'orecchio, ma non riesco a sentire che cosa.
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Guidami all'inferno (#Wattys2016)
RomanceUna ragazza fiera, diffidente e con un sarcasmo disarmante. Non è abituata ad avere qualcuno che si prende cura di lei. Ormai è da anni che si deve arrangiare da sola, ma poi arriva lui. La sfida, la mette alla prova, ma soprattutto è sempre lì qua...