L'incontro

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POV di Tyler

"- Hey Ty, dove l'hai rubata quella moto?" chiede Dexter, il mio principale rivale. E' un tale rompicoglioni...

"- L'ho comprata Dex, a differenza tua io non ho bisogno di rubare. Se vinci qualche gara allora capiresti di cosa parlo." Io e lui siamo sempre in competizione, ma non è mai riuscito a vincere contro di me. Preferirei rompermi tutte le costole piuttosto che farmi sorpassare da lui. E' stato lui ad aprire la sfida tra di noi, da quando li ho rubato la ragazza. Quella troia non mi aveva detto di avere un ragazzo. Il deficiente di Dexter era innamorato da capo a piedi di lei, ma non sapeva che la sua dolce ragazza la dava in giro praticamente a chiunque. 

"- Un giorno di questi ti farò il culo, tienilo bene in mente" ringhia e va via sgommando. Certa gente non sa cos'è l'orgoglio. In posti come questo la reputazione è la cosa più importante dopo una moto veloce, e io mi sono assicurato di averle tutte e due. Il resto non conta.

POV di Gwen

Più mi avvicino al chiasso proveniente da dietro all'edificio abbandonato, più il rumore si fa assordante. La curiosità mi spinge sempre più vicino. Probabilmente è una pessima idea, ma questo sembra l'unico punto vivo in questa strada deserta. L'aria afosa delle serate estive si mischia ad un odore di fumo che brucia le narici. Resto a distanza ad osservare quello che sembra un raduno di motociclisti...una specie. Vestiti di giubbotti in pelle, girano le gomme fino a quasi farle bruciare. Volano insulti da tutte le parti. E bottiglie di birra. E anche qualche pugno. 

Proprio adesso si doveva rompere quel catorcio di macchina? Ecco che succede quando cerchi di risparmiare e compri un rottame. Non che avessi altra scelta. Con una paga infame da cameriera non ti puoi permettere di meglio. 

Abbasso il berretto nel quale ho raccolto i capelli  e mi avvicino ancora un po', sperando che il buio mi tenga nascosta dai loro occhi. Nessuno sembra farci caso ad una imbucata. 

"- Che ci fa una ragazza come te in un posto come questo?" sento una voce maschile alle mie spalle. Forse ho parlato troppo presto. Faccio finta di non sentire. Non è mai una buona idea litigare con qualcuno in posti come questo. Ti potrebbero ammazzare e nessuno direbbe una parola. Farebbero pure finta di non vedere. Ma la voce insiste.

"- Allora? Sei sorda per caso o sordomuta?" ride. Che cafone!

"- Faccio quello che fai tu!" mi giro per affrontarlo. Se gli faccio capire di essere intimorita potrebbe continuare a molestarmi.

"- Cioè gareggiare?" sogghigna. E' questo che fanno qui a quest'ora? Gare in moto? Scommetto che sono clandestine...

"- Perché, non credi sia capace?" Alzo lo sguardo per incontrare il suo e faccio un passo in avanti in segno di sfida cercando di mascherare il mio nervosismo. I suoi occhi blu brillano nell'oscurità, intimidatori quanto belli.

"- E quale sarebbe la tua moto?" insiste alzando una sopracciglia dubbioso. La mia moto. Quale sarebbe? 

Mi guardo intorno per qualche secondo. Di moto qui ce ne sono anche troppe.

"- Quella là." Indico con la testa una moto rossa fiammante a qualche metro lontano dalla pista.

"- Ah sì? Bene, ci vediamo in pista allora!" Sorride beffardo e si allontana. Meno male. Me lo sono tolto dalle palle. Solo che... No! No no no! Cazzo, sta andando verso la moto che ho indicato io. Sale su' e gira la testa nella mia direzione. 

"- In bocca al lupo!" Mi fa l'occhiolino.

Mimo un "Vaffanculo" e gli mostro il dito medio, ma non sembra avere l'effetto desiderato su di lui, che anzi, ride di gusto. Accende la moto fino ad una linea immaginaria in cui altre moto si sono allineate aspettando il segnale di partenza. Una ragazza passa tra le moto sculettando, vestita con dei pantaloncini così corti da non riuscire a coprirle completamente il sedere e una canotta che copre a stento il suo seno. Si posiziona in mezzo alle moto e alza una mano in cui tiene una bandierina rossa. La gente si accumula attorno e urlano facendo il tifo per i motociclisti...O probabilmente per la ragazza!

 Le loro visiere si abbassano. Il ruggito dei motori manda brividi lungo il mio corpo. Non avevo mai assistito a delle gare in moto. Mi avvicino di più spingendo tra la folla, per vedere meglio, ma non faccio in tempo ad arrivare vicino alle moto che partono lasciando dietro nubi di fumo d'argento e una folla che corre e urla dietro di loro. 

Guidami all'inferno (#Wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora